Pioggia sottile




 Pioggia sottile

di Luis Landero

Fazi editore 2023

Giulia Zavagna (Traduttore)

Narrativa, pag.240

Sinossi. A Madrid vive una famiglia come tante: una madre vedova ormai anziana, tre figli adulti. La madre fra poco compirà ottant’anni e, per l’occasione, l’unico figlio maschio vuole organizzare un pranzo che riunisca tutti. Ma le sorelle non ci stanno: ha forse dimenticato che non si parlano più da mesi? In effetti, a ben guardare la situazione è tutt’altro che idilliaca. Nel tempo, malumori e risentimenti di ogni sorta hanno logorato i rapporti, in un groviglio di accuse reciproche che sembra inestricabile: la gelosia fra le due figlie, il loro comune rancore verso il fratello, ma anche verso la madre, colpevole di aver sempre preferito lui. All’annuncio di questo pranzo imminente, i problemi tornano a galla e ognuna delle donne di famiglia cerca un’alleata in Aurora, l’irreprensibile nuora e cognata che suo malgrado è diventata la confidente di tutti ed è costretta a trascorrere le giornate al telefono ascoltando le loro lamentele. Cosa che comincia a pesarle più di quanto potesse immaginare… Si può parlare di tutto con i propri cari? Nessun racconto è innocente, tantomeno lo è quello che ci raccontiamo sulla nostra famiglia. Lo straordinario Pioggia sottile, il romanzo dell’anno per le testate spagnole più autorevoli, pluripremiato e accolto dal pubblico con un entusiasmo che l’ha mantenuto ai vertici delle classifiche di vendita per mesi, è il libro che tutte le famiglie spagnole hanno letto: un romanzo commovente e vivace che trascina il lettore in un vortice di incomprensioni in cui la necessità di affermare la propria verità è più forte del desiderio di riappacificazione. 


Recensione di Roberta Canu

Un romanzo familiare in cui emerge tutta la tragicità e la poetica della penna straordinaria di Luis Landero, in una storia in cui i protagonisti si confrontano, ma ancor di più si scontrano tra loro, alla ricerca del loro posto nel mondo, come ad esempio Andrea che è amante delle canzoni punk e rappresenta la ribellione ma anche la divinizzazione, oppure Sonia che è l’emblema dell’innocenza strappata troppo presto dal suo corpo di bambina, Horacio e Gabriel che sembrano quasi a sé stanti vivendo in una sorta di comfort zone che li lascia indifferenti ai turbamenti della vita che tutto è fuorché un gioco semplice. 

Il leitmotiv del romanzo è l’innocenza in contrapposizione con la crudeltà dell’età adulta, rappresentata simbolicamente da uno degli antagonisti principali: la figura matriarcale che imperversa su tutto e tutti e come una despota continua imperterrita a rimanere fissa sui suoi ideali, odiata e amata, rispettata e idealizzata.

La storia è un semplice ma anche intricato reticolo d’idee, dialoghi infiniti e confessioni che i personaggi rivolgono ad Aurora, la protagonista assoluta. 

Quest’ultima sembra essere quasi una figura celestiale nelle sue fragilità e stanchezze, riesce comunque sempre a essere presente per tutti, per questa famiglia che di perfetto ha ben poco, ma sembra voler simulare un comportamento di facciata per emulare le famiglie perbeniste.

Il libro riesce a catturare l’attenzione fin da subito per la potenza della parola ben utilizzata nell’ambiente familiare, le frasi, infatti, sono ben strutturate ed evocative, quasi martellanti, talvolta lente e cadenzate come pioggia fine, altre potenti e ansiose come un’inondazione vera e propria. 

Un libro doloroso, che commuove e intristisce, una storia difficile da dimenticare e da circoscrivere in un unico genere, da poter leggere come un romanzo corale ma anche individuale, d’amor proprio e collettivo e per quanto si parli di rapporti interpersonali e affettivi e amori, le tenebre sottili dei propri dolori personali sono sempre in primo piano, come cicatrici di nuvole cariche d’acqua.

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Luis Landero


Nato ad Alburquerque, in Estremadura, nel 1948, ha conseguito la laurea in Lettere all’Università Complutense di Madrid. Ha insegnato Letteratura alla Scuola di Arti Drammatiche di Madrid ed è stato professore ospite all’università di Yale. Ha esordito con successo nel 1989 con il romanzo Giochi tardivi. A partire da allora, la sua carriera di scrittore è stata prolifica e costellata di numerosi premi: oggi è considerato uno dei maggiori scrittori spagnoli contemporanei. Di recente ha vinto il Premio Nacional de las Letras Españolas, uno dei più importanti riconoscimenti alla carriera.

A cura di Roberta Canu

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