Revolver




Recensione di Simona Vallasciani


Autore: Simone Buchholz

Editore: Emons Edizioni

Traduttore: Natalia Amatulli

Pagine: 188p

Genere: Giallo

Anno di Pubblicazione: 2015

Anche solo guardando la copertina di “Revolver”, romanzo d’esordio della scrittrice tedesca Simone Buchholz, si intuisce che sarà una lettura incisiva, cruda, reale, proprio come solo alcuni gialli tedeschi sanno essere.

È una fredda notte ad Amburgo quando, sulle rive dell’Elba, viene trovato il corpo senza vita di una giovane ragazza. È completamente nuda e indossa una sgargiante parrucca che, quando viene sollevata, rivela le vere intenzioni del suo aguzzino.

Tutto sembra portare al mondo delle prostituite e dei loro protettori, ma quando anche uno di loro muore e, dopo pochi giorni, viene ritrovata un’altra ragazza uccisa nello stesso modo, tutto prende una piega ben diversa. Il lettore verrà trasportato in una angosciante lotta contro il tempo per scovare il vero assassino e impedirgli di continuare ad uccidere ancora.

Uno degli elementi più piacevoli di questa lettura è quello rappresentato dai personaggi.

La protagonista è Chastity Riley, PM trentottenne, metà tedesca e metà americana, amante del calcio e del suo quartiere, St Pauli. È una donna forte Chas, o almeno così sembra, perché, quando nessuno la vede, i terribili fantasmi del suo passato tornano a tormentarla e lei non può fare a meno di svenire. Personaggio decisamente atipico ma a dir poco interessante.

Ad aiutarla nelle sue indagini una squadra altrettanto curiosa: l’anziano commissario Faller, suo punto di riferimento, Carla, barista portoghese e sua unica amica, e soprattutto Sberla (vero nome Henri) ex scassinatore passato al lato buono dopo un periodo in carcere, vicino di casa molto bello e molto giovane, dotato di un fascino a cui nemmeno Chas è capace di resistere.

L’amore per Amburgo, e in particolar modo per St Pauli, con la sua freddezza e caratteristica oscurità si respira in ogni pagina della storia, fredda e oscura proprio come il luogo in cui viene ambientata.

Un’altra passione che si nota in questo libro è quella per l’Italia, forse collegata al fatto che il marito della scrittrice è italiano. Mi sono ritrovata più volte a sorridere vedendo citati canzoni, espressioni e addirittura personaggi tipici del nostro Paese.

“Revolver” è un romanzo piacevole, che rappresenta un buon punto di partenza per una serie che potrebbe riservare belle sorprese, con un’unica piccola pecca: il finale. Ovviamente non posso esprimermi oltre per non rovinare la lettura, ma posso dire che vi lascerà completamente senza parole.

Simone Buchholz


Simone Buchholz è nata nel 1972 e dal 2006 scrive romanzi gialli. Collabora con giornali e riviste. Le piacciono le nuvole in cielo e i gabbiani che non sanno cosa vogliono. Vive nel quartiere di St.Pauli, Amburgo, con il marito italiano e il figlio. Con il suo primo romanzo,“Revolver, le ragazze del porto di Amburgo”(Emons edizioni,2015) ha conquistato la Germania con oltre 30.000 copie vendute.

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