Alberto Sordi





Recensione di Giulia Manna


Autore: Giancarlo Governi

Editore: Fandango libri

Traduzione: V. Sarzano

Genere: biografia

Pagine: 256

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Quel che Giancarlo Governi oggi ci racconta, è l’opera colossale con cui Sordi ha voluto raccontare il suo tempo, attraverso i suoi film, un patrimonio che fa parte del “tesoro euro sordiano” custodito nel Museo a lui dedicato.

Mi dispiace, ma io so’ io, e voi non siete un cazzo!”

La celebre battuta del Marchese del Grillo, entrata immediatamente nell’immaginario collettivo, non potrebbe essere più lontana dalla personalità di Alberto Sordi, un uomo affabile, che aveva una straordinaria voglia di scherzare, di spiazzare l’interlocutore, di trovare sempre il lato debole delle cose e delle persone. Nei suoi innumerevoli personaggi ha incarnato e portato alla ribalta tutti i tipi dell’italiano, tratteggiandoli non solo con l’interpretazione ma anche con una cascata di colpi di genio. Sordi studiava personalmente le connotazioni esteriori dei suoi personaggi, il modo di vestire, il modo di camminare, il modo di pettinarsi, perfino l’attaccatura e la foggia dei capelli per far capire allo spettatore che tipo fosse: un cretino, un sognatore, un ingenuo, un furbo, un criminale, un povero cristo. Voleva rappresentare sulla scena la vita reale di un’Italia in rapida trasformazione, prima allegra negli anni Cinquanta e Sessanta del boom economico, poi tragica ai tempi del terrorismo, negli anni Settanta, e lo smarrimento degli anni successivi. La sua Storia di un italiano andò in onda su Rai2, tra il 1979 e il 1989, ottenendo un successo clamoroso. Giancarlo Governi lo ha accompagnato per due anni in questa avventura di selezione e montaggio, lavorando con il grande attore ogni giorno e parlando con lui di tutto: della Roma e della Lazio, del rapimento di Aldo Moro, del passato e del presente, di Mussolini e di Andreotti, di De Sica, di Fellini e di Totò. Ma con la sua Storia di un italiano Alberto Sordi ha raccontato soprattutto la storia d’Italia e del costume, il fascismo, la guerra, la ricostruzione, il boom e la crisi di un Paese.

Recensione

La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si puo’ ridere quasi su tutto”

disse Alberto Sordi. Con i suoi film ed i suoi personaggi ha narrato il suo tempo. Con “Storia di un italiano” ha voluto mostrarci la vera forza della sua opera che non è solo cinema. E’ storia, arte, cultura, comicità e tanto altro ancora.

Se guardiamo in fila i suoi ca 150 film o figli, come lui stesso li definiva, raccontano uno spaccato genuino dell’Italia di allora e di come si è evoluta la società. Raccontò l’Italia del dopoguerra, della ricostruzione, del miracolo economico e della crisi e come dice lo stesso Governi, se oggi fosse ancora con noi, racconterebbe la decadenza del nostro Paese con la stessa ironia di sempre. Materiale per un nuovo Alberto Sordi ce ne sarebbe, è l’Albertone nazionale che manca e ci manca!

Con le 32 puntate di Storia di un italiano che andò in onda nel 1979 fino al 1989, Sordi ha voluto svelarci che con le sue opere ci ha voluto raccontare il Novecento come lo ha vissuto. Tale programma entrò subito nel pantheon dei programmi che hanno fatto la storia del servizio pubblico, ma che per un problema di diritti d’autore non è più nelle teche di mamma Rai.

Ora è conservato nel Museo Alberto Sordi. Peccato davvero, perché sono fermamente convinta che se si accompagnasse lo studio, alla visualizzazione dei film di Sordi, ne uscirebbe un’analisi che ci rimarrebbe impressa nella memoria anche dopo anni. Mi ricordo ancora quando dopo aver studiato la seconda guerra mondiale, ci fecero vedere “Roma città aperta” con un’incredibile Anna Magnani o “La vita è bella” di Benigni o “Mediterraneo” di Salvatores. Danno una marcia in più alla storia illustrata nei manuali scolastici.

Giancarlo Governi con questa biografia riassume in poche pagine, perché si tratta solo di 250 pagine circa, il lavoro di Alberto Sordi, la sua importanza storica e culturale, riportando interviste e dichiarazioni sue e dei tanti colleghi che hanno avuto l’onore di lavorare con lui.

Alberto Sordi non c’è più, ma i suoi personaggi sono indimenticabili!

Quest’anno si festeggiano i 100 anni di Alberto Sordi e sarebbe opportuno festeggiarli con “Storia di un italiano” per ricordarci tramite personaggi memorabili come Nando Moriconi in “Un Americano a Roma”, Oreste Jacovacci in “La Grande Guerra”, Otello Celletti in “Il vigile”, Dr. Guido Tersilli in “Il medico della mutua”,  Onofrio Del Grillo e Gasperino in “Il Marchese del Grillo” e tanti altri ancora, com’eravamo solo un secolo fa. Diciamocelo, personaggi così che dopo anni ed anni ancora ci ricordiamo il nome e cognome ed una marea di battute, non ci sono più!

Il cinema di oggi è completamente diverso, soprattutto quello italiano. Con questo non voglio dire che sia più o meno bello, è totalmente diverso.

 

 

Giancarlo Governi


Giornalista, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo, bandiera della Rai e tra i fondatori di Rai2, autore e conduttore di trasmissioni di grande successo (Supergulp!, Storia di un Italiano, Il pianeta Totò, Ritratti, I Grandi Protagonisti), ha pubblicato oltre venti libri, tra i quali Alberto Sordi. Un italiano come noi, Nannarella, Totò. Vita, opere e miracoli, Vittorio De Sica. Un maestro chiaro e sincero, Il volo dell’airone. Il romanzo della vita di Fausto Coppi (Fandango Libri, 2019) e Alberto Sordi (Fandango, 2020). Ha collaborato con numerose tra le principali testate italiane, come Il Corriere della Sera, Il Messaggero, Il Mattino, l’Avanti!, l’Unità, Tempo Illustrato, Il Mondo. Ha ideato e scritto, per la regia di Silvio Governi, il film Alberto Sordi, un italiano come noi.

 

Acquista su Amazon.it: