Athena Protocol




Recensione di Alessio Balzaretti


Autore:Shamim Sarif

Editore:Longanesi

Traduzione:Adria Tissoni

Genere: Romanzo

Pagine: 212

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Jessie è una giovane agente dell’Athena Protocol, un’organizzazione segreta d’élite che promuove la giustizia, attenta a proteggere i più deboli e, in particolare, le donne abusate e sfruttate. Jessie è addestrata a scovare, catturare e consegnare alla Legge i signori della guerra, i terroristi, i capi delle organizzazioni responsabili dei traffici di persone e organi in tutti i continenti. Opera sotto copertura, in un mondo pericoloso e dominato dagli uomini, al fianco di altre donne come lei, ed è orgogliosa del suo lavoro. Jessie è una ragazza brillante, spericolata, un po’ selvaggia. Ma soprattutto è arrabbiata. Ed è questa rabbia a farle commettere un errore imperdonabile: davanti a un efferato criminale che non avrebbe mai pagato per tutto il male provocato, spara e uccide. Quello sparo manda in pezzi la sua vita e tutto ciò in cui credeva: l’Athena Protocol, che vieta alle proprie agenti l’uso delle armi contro i prigionieri disarmati, la licenzia in tronco. Ma Jessie non si rassegna, decisa a prendere parte a tutti i costi alla nuova missione per la quale la sua squadra sta rischiando la vita, per dimostrare a se stessa e alle donne di Athena di meritare stima e rispetto. Sola e scoperta su tutti i fronti, Jessie non esita a sfidare i mille volti del pericolo, ma soprattutto decide di lottare contro le sue paure più profonde e un rancore che cova dentro di sé da troppo tempo.

Recensione

Quando, in futuro, penserò ad un testo che rappresenti una parte di femminismo, quella forse più estrema, ricorderò sicuramente Athena Protocol.

Un romanzo d’azione, quello scritto da Shamim Sarif, che sicuramente richiama, almeno nell’impostazione, le gesta delle ormai iconiche Charlie’s Angels.

In questo caso, oltre alle ragazze che si cimentano sul campo di battaglia, anche l’organizzazione che le sostiene è gestita da donne molto coraggiose e intraprendenti.

Donne a difesa delle donne ma non solo, emerge anche, con forza, la ricerca di uguaglianza nella differenza di genere e nei sentimenti che vanno oltre gli stereotipi dettati da una società eterosessualee maschilista.

Nel romanzo, il male ha fatalmente, ma non troppo, le sembianze dell’uomo inteso nella sua versione maschile peggiore. Persino Thomas, l’unica eccezione alla regola imposta dall’autrice, viene relegato al ruolo più basso nella scala gerarchica dei buoni alla stregua di usciere dell’organizzazione Athena.

Questa inclinazione netta che viene data alla storia, non mi ha convinto completamente e forse ne ha condizionato un po’ il mio giudizio generale.

Il colpo di scena finale cerca di ridare un certo equilibrio nel conflitto fra sessi che ruba un po’ la scena alla storia di fondo che merita la totale attenzione del lettore.

L’azione, in questo testo, è preponderante e Jessie rappresenta perfettamente quel mix di efficienza e scarsa disciplina, che servono ad una nuova eroina.

Il ritmo incalza dall’inizio alla fine e la scrittura è scorrevole e dettagliata, tuttavia, un po’ asciutta.

L’aspetto emotivo, che pure è molto presente, sembra non sfociare mai del tutto in qualcosa che tocca il cuore.

Insomma, quel bacio che ti aspetti da un momento all’altro, rimane eternamente in sospeso per dare spazio alla rabbia che si cela nei personaggi.

Concludendo, ritengo Athena Protocol un discreto romanzo, godibile in tutte le sue parti ma non nuovissimo nei contenuti se non per questo punto di vista femminile decisamente particolare.

 

 

Shamim Sarif


(1969) è una scrittrice britannica, sceneggiatrice e regista per il piccolo e il grande schermo, attiva nella lotta per i diritti della comunità LGBT. Vive a Londra.

 

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