Baci da Polignano




Recensione di Stefania Ceteroni


Autore: Luca Bianchini

Editore: Mondadori

Genere: narrativa contemporanea

Pagine: 240

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Ninella e don Mimì si sono sempre amati, anche se le loro vite hanno preso da molto tempo strade diverse. Da giovani le loro famiglie si erano opposte al matrimonio, a sposarsi invece sono stati i rispettivi figli Chiara e Damiano. Gli anni passano e davanti a don Mimì Ninella resta sempre una ragazzina. L’arrivo di una nipotina, anziché avvicinarli, sembra averli allontanati ancora di più, anche perché Matilde, l’acida moglie di don Mimì, fa di tutto per essere la nonna preferita, viziando a dismisura quella che tutti chiamano semplicemente “la bambina”. La situazione cambia all’improvviso quando Matilde perde la testa per Pasqualino, il tuttofare di famiglia. Mimì decide così di andare a vivere da solo nel centro storico di Polignano: è la sua grande occasione per ritrovare Ninella, che però da qualche tempo ha accettato la corte di un architetto milanese. Con più di cento anni in due, Ninella e Mimì riprendono una schermaglia amorosa dall’esito incerto, tra dubbi, zucchine alla poverella e fughe al supermercato. Intorno a loro, irresistibili personaggi in cerca di guai: Chiara e Damiano e la loro figlia che li comanda a bacchetta; Orlando e la sua “finta” fidanzata Daniela; Nancy e il sogno di diventare la prima influencer polignanese; la zia Dora, che corre dal “suo” Veneto per riscattare l’eredità contesa di un trullo. Luca Bianchini torna a raccontare la “storia infinita”. Tra panzerotti e lacrime, viaggi a Mykonos e tuffi all’alba, i suoi protagonisti pugliesi continuano a sbagliare senza imparare mai niente – ma questo è il bello dell’amore – sotto il cielo di una Polignano che ha sempre una luce unica e inimitabile.

Recensione

Ninella ha sempre dato poco peso al giudizio degli altri in quella Polignano a Mare dove il pettegolezzo è all’ordine del giorno. Anche ora che tenta di rifarsi una vita con un nuovo amore, non le interessa il chiacchiericcio di coloro che vedono in quell’uomo tanto più giovane di lei una persona poco adatta per una madre di famiglia, per una donna come lei.

Non le interessa e segue il suo cuore.

Un cuore che, però, non ha mai smesso di battere per quell’uomo che ama da sempre: il suo consuocero, ecco cos’è per lei oggi don Mimì, quell’uomo che ha sempre amato e da cui è stata divisa, anni prima, da questioni d’onore.

Un amore grande, di quelli che non si possono dimenticare, che fanno vibrare le corde dell’anima ancora oggi, dopo tanto tempo. Perché se è vero come è vero che quell’uomo molto più giovane di lei ha portato una ventata di freschezza, di passione e di leggerezza nella vita di Ninella, è anche vero che il vero amore non si dimentica mai.

La storia di Ninella e don Mimì vive, in Baci da Polignano, un altro capitolo e tornano all’attenzione del lettore le storie di tanti protagonisti, di due famiglie, in particolare, legate a doppio filo ma ognuna con delle questioni sospese da risolvere.

Famiglie che si rispettano perché devono, legami familiari che tendono a sfilacciarsi e amori che si allontanano per via di errori che ognuno di noi potrebbe commettere.

Ecco dove sta, secondo il mio parere, il successo della storia delle famiglie di don Mimì e di Ninella: nella normalità nonostante il paradosso di alcune situazioni.

Le due famiglie offrono un bel carnet di personaggi, ognuno con una storia da raccontare, ognuno con un sospeso da risolvere. Ma sono, appunto, situazioni in cui ci si può ritrovare: la fanatica dei social, la vicina chiacchierona ed invidiosa, la moglie che non è mai stata amata e che si trova un nuovo compagno tanto da lasciare il marito su due piedi, il figlio gay che ha sbagliato in passato ma che è ancora legato a quel vecchio amore. E poi Ninella e don Mimì, ancora stretti nella morsa di un amore mai dimenticato, che hanno tentato di tenersi a distanza, di evitarsi, di salvaguardare gli equilibri familiari ma che mai si sono dimenticati davvero.

Ciò che è alla base della vita di ognuno dei personaggi che tornano ad animare la vita a Polignano è fondamentalmente l’amore. Declinato in modi diversi ma è pur sempre l’amore. Quello che porta a chiudere un occhio davanti ad un tradimento, quello che teme di uscire allo scoperto, quello che si manifesta con una comprensione dell’altro, con la gelosia, con il senso di protezione ma, soprattutto, quello che vuole essere vissuto intensamente, a tutti i costi.

La figura di Ninella domina così come aveva fatto nelle due precedenti puntate della storia delle due famiglie ma anche gli altri personaggi sono fondamentali per dipingere il quadro di due famiglie vive, vere, reali, molto vicine alle famiglie di ognuno di noi.

Anche stavolta il racconto scorre via velocemente lasciando nel lettore, almeno per me è stato così, quel senso di serenità che avevo auspicato in precedenza ma che era rimasto in sospeso.

 

Luca Bianchini


Luca Bianchini nasce a Torino l’11 febbraio del 1970. Si laurea in lettere moderne e trascorre un periodo a Londra per migliorare la lingua. Lavora come intervistatore telefonico e copywriter free-lance e cura diverse campagne pubblicitarie. Esordisce nel 2003 con il romanzo Instant Love. L’anno successivo esce Ti seguo ogni notte. Nel 2005 è autore della biografia ufficiale di Eros Ramazzotti, intitolata Eros – Lo giuro. Torna al romanzo nel 2007 con Se domani farà bel tempo. Nello stesso anno inizia l’attività di conduttore radiofonico per il programma “Colazione da Tiffany”. Nel 2011 esce Siamo solo amici. Il 2013 è l’anno di Io che amo solo te, seguito da La cena di Natale. Del 2016 è dimmi che credi al destino. L’ultimo suo libro è Nessuno come noi.

 

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