Cattive sorelle




Recensione di Patrizia Argenziano


Autore: Jane Corry

Editore: Piemme

Traduzione: Rachele Salerno

Genere: Thriller

Pagine: 45

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Danielle e Susie sono sorelle, ma non potrebbero essere più diverse. Spensierata ed emotiva la prima, coscienziosa e amante dei libri e della scrittura Susie, non sono mai state né confidenti né amiche, come invece avrebbe voluto la madre. Anzi, si può dire che si sono sempre parlate a malapena. Così, quando un giorno riceve un messaggio da Danielle in cui le chiede di incontrarla al ‘loro’ bar, Susie capisce subito che qualcosa non va. Danielle rivela alla sorella di temere per la propria vita e di sospettare che il marito Simon stia tentando di ucciderla. Il racconto sembrerebbe una delle solite esagerazioni da attrice mancata, tipiche di Danielle. Simon è un bullo, ma davvero può essere un pericoloso assassino? Fino a quando qualcosa di inaspettato succede e Susie deve ricredersi e rivedere le sue idee, per far sì che il segreto che la lega a Danielle, l’unica cosa che hanno in comune, non pesi sulla sua coscienza e intralci le loro vite per sempre.

Recensione

Sono solo quarantacinque, lo so, ma sono quarantacinque pagine sospette.

E tra queste, il sospettato numero uno è Simon, un affascinante ricco banchiere, con qualche anno in più della moglie Danielle. Ed è proprio Danielle a sospettare che lui la voglia uccidere, che voglia sbarazzarsi di lei.

Quale migliore confidente della sorella Susie per un dubbio del genere?

Tra le righe la tensione è subito alta, tra le due donne non sembra esserci un forte legame fraterno, come invece potrebbe essere logico, dati anche i soli quattordici mesi di differenza. L’esuberante piccola Danielle di un tempo, ha perso la spensieratezza, appare nervosa, quasi ostile e non solo nei confronti di Simon ma anche di Susie.

Quest’ultima, dal canto suo, nonostante non sia più una bambina, sembra vivere ancora in conflitto e competizione con Danielle, proprio come quando andavano a scuola. Una competizione quasi malsana che nasconde invidie e rancori, una competizione che emerge da fatti e parole, anche quando il fine ultimo sembra essere il medesimo. Nonostante ciò, Susie è l’unica che può aiutare la sorella, nel bene o nel male.

Ma cosa si è disposti a fare per rimediare agli errori commessi e per scrollarsi dalla pelle colpe e rimorsi?

Cosa si è disposti a sacrificare per essere al centro dell’attenzione o per raggiungere un traguardo tanto ambito?

È un racconto breve e per questo non posso addentrarmi troppo nei particolari, ma la sua peculiarità è lasciare a bocca aperta a ogni pagina. Ed è proprio quando si è certi di essere arrivati al termine che si aprono nuove verità.

“In tutta onestà”, non poteva esserci finale migliore.

Jane Corry


Jane CorryScrittrice bestseller in Inghilterra e in USA, dove con i suoi thriller raggiunge i primi posti in classifica, è l’autrice de La nuova moglie (Piemme, 2017). Scrive per diversi giornali inglesi, tra cui The Times e The Daily Telegraph, e ha lavorato anche come insegnante di scrittura in una prigione di massima sicurezza – esperienza che spesso ritorna anche nei suoi thriller.

 

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