Come navi nella notte




Recensione di Costantino Giordano


Autore: Tullio Avoledo

Editore: Marsilio

Genere: Thriller

Pagine: 464

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Marco Ferrari è un ex poliziotto che per aver creduto nella giustizia ha dovuto lasciare l’Italia rifugiandosi in Germania, dov’è diventato uno scrittore di gialli di successo. Costretto a tornare nel suo paese d’origine per mettere in vendita la casa al mare in cui ha trascorso le estati della sua infanzia, diventa testimone involontario di un rapimento sulla spiaggia deserta. Imbarcatosi di slancio in un’ostinata indagine personale che si dipana tra una Trieste oscura e una località balneare friulana meta dell’invasione giovanile della Pentecoste, Marco si districa in uno slalom mortale tra misteriosi antiquari e inquietanti balli in maschera, politicanti corrotti e agenti nazisti. Lungo la strada, costellata di ostacoli e minacce, lo accompagna una galleria di personaggi affascinanti e ambigui – una bellissima e fatale veterinaria, un enigmatico poliziotto cinese e un giovane seminarista ucraino in possesso di un documento per cui qualcuno è disposto a uccidere -, fino al drammatico epilogo, che costringerà Ferrari a sostenere lo scontro che ha sempre cercato di evitare, quello con il suo passato.

 

Recensione

Come scriveva Dickens:

Le avversità fanno accettare all’uomo strani compagni di letto”.

È proprio su questa cruda e dura verità che in modo magistrale, Tullio Avoledo, getta le basi del suo nuovo romanzo. Il romanzo è ambientato in un’Italia post pandemica resa ormai schiava sia a livello economico che amministrativo dal potere Cinese, arrivato come salvatore in un momento di difficoltà e trasformatosi in potenza dittatoriale in grado di controllate forze dell’ordine, media e internet.

Avoledo immagina una Italia completamente distrutta dalla pandemia, stanca e incapace di reagire alle avversità; in questo scenario apocalittico si staglia con forza prorompente e incredibilmente efficace l’immagine del protagonista Marco Ferrari, che viene travolto, suo malgrado, da una serie di sfortunati eventi che lo porteranno ad indagare su quello che sembra un sequestro di persona ma che si rivelerà poi, alla fine, tutt’altro.

Come navi nella notte” è un thriller appassionante e incredibilmente coinvolgente, la narrazione si concentra soprattutto sul personaggio principale. Durante tutta la lettura, l’autore ci fa conoscere pian piano ogni dettaglio della vita di Marco Ferrari, snocciolando con cura ed attenzione maniacale ogni peculiarità di quest’ultimo evidenziando luci e ombre!

Le ombre, sono soprattutto le ombre che perseguitano l’animo di Ferrari a renderlo interessante e attuale; la malinconia che lo caratterizza viene descritta in modo intenso e preciso; è proprio quest’ultima che ci fa entrare in sintonia con lui e ce lo fa apprezzare; in fondo, da più di un anno, siamo tutti un po’ Marco Ferrari, malinconici e spaventati dal futuro.

Sul piano dell’azione il libro però, nonostante la grande attenzione che l’autore dedica al personaggio principale, non delude!

Il lettore viene letteralmente catapultato all’interno dell’azione e vive a pieno e in prima persona le avversità che Ferrari deve affrontare per arrivare alla verità, alla risoluzione del caso. Tra esplosioni, rapimenti e omicidi il lettore non avrà un attimo di respiro, avrà voglia di continuare a leggere ogni capitolo per scoprire cosa succede e quale assurdo progettosi sta tentando di mettere, o rimettere, in piedi.

D’altronde si sa, la storia aiuta a mantenere vivo il ricordo di un evento avverso, con la speranza che non accada più, ma non sempre dalla storia si impara!

 

 

 

Tullio Avoledo


Nato a Valvasone, in Friuli, nel 1957, Tullio Avoledo ha esordito nel 2003 con “L’elenco telefonico di Atlantide” (premio Forte Village Montblanc – Scrittore emergente dell’anno), romanzo che ibridava fantascienza e mitologia con una satira feroce del mondo bancario e della società italiana ai tempi dell’effimero trionfo della web economy. Ha poi pubblicato altri undici romanzi, prima per Sironi e poi per Einaudi e Marsilio, tra cui Lo stato dell’unione (2005), Tre sono le cose misteriose (2006, premio Super Grinzane Cavour), Breve storia di lunghi tradimenti (2007), Un buon posto per morire (2011, scritto a quattro mani con Davide “BoostaDileo dei Subsonica) e Chiedi alla luce (2016). Ha anche pubblicato per Rizzoli una personalissima e divertita versione, ambientata nell’Italia odierna, delle Baruffe chiozzotte di Goldoni (2014). Ha partecipato con due romanzi (Le radici del cielo e La crociata dei bambini, Multiplayer) a Metro 2033 Universe, una narrazione collettiva internazionale sul mondo post catastrofe nucleare immaginato dallo scrittore russo Dmitry Glukhovsky; il suo terzo romanzo della serie, Il conclave delle tenebre, è di imminente pubblicazione in Russia. Nel 2021 è uscito Come navi nella notte (Marsilio). Suoi libri sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco, russo, polacco e ungherese.

 

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