Danilov, il violista




Recensione di Annalisa Tomadini


Autore: Vladimir Orlov

Traduzione: Daniela Liberti

Editore: Carbonio Editore

Genere: Romanzo fantastico

Pagine: 464

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Danilov, di padre demone e madre terrestre, vive sulla Terra come “demone a contratto”. Ma a parte qualche scherzo innocuo, non si impegna molto e, catturato dal ritmo della vita umana, preferisce piuttosto passare il tempo a suonare la viola, a intrattenere gli amici e a inseguire l’amata NatašaBen presto però arriva la resa dei conti: una chiamata dalla Cancelleria dei Nove Livelli annuncia che sta per scoccare l’ora X. La commissione ha passato in rassegna il suo dossier e ha deciso di licenziarlo. E non basta: qualcuno gli ha rubato la preziosissima viola, un’Albani del valore di tremila rubli. In una folle corsa contro il tempo, inizierà per lui una serie di rocambolesche avventure tra il mondo demoniaco e quello umano. Tra orchestre e corride, ex mogli arrabbiate, voli ad alta quota sui cieli di Mosca e fiumi di burocrazia, il destino di Danilov il violista è appeso a un sottilissimo filo. Sulla scia de Il maestro e Margherita di Bulgakov, un romanzo vorticoso, surreale, folle, onirico, che è anche una satira pungente dell’insensato e abnorme sistema politico-burocratico sovietico.

Recensione

Vladimir Alekseevic Danilov è un demone. Anzi, un mezzo demone, per la verità, visto che sua madre era un’umana. Non è quel che si dice un bravo demone, ma per un colpo di fortuna gli è stato offerto un contratto per “esercitare” sulla Terra.

Anche qui, però, le cose non vanno, non riesce a rigare dritto e i Nove Livelli non sono per niente contenti di lui. Mentre gli altri demoni, come lui in incognito, si danno da fare per causare calamità, guerre, incendi o almeno qualche disputa fra gli uomini, lui si limita a vivere tra di loro, ingarbugliato nella burocrazia moscovita per dare una mano all’ex moglie Klavdija Petrovna, capricciosa e balzana, in ritardo per ritirare i suoi pantaloni in lavanderia, ospite ad un pranzo a casa dei gentili Muravlèv, così pazienti come creditori, ma soprattutto dedito alla sua vera passione: la musica.

Possiede uno strumento umano preziosissimo, la viola Albani, e quando suona Danilov non usa mai i suoi poteri di demone; suona sempre da uomo ed è – si può ben dire – dannatamente bravo.

Ogni tanto è costretto a partecipare alle riunioni settimanali dei domovye, i demoni domestici, e qui una sera compare Valentin Sergeevic, un domovoy nuovo arrivato che assume un comportamento molto arrogante nei confronti di Danilov e, dopo una acceso litigio, gli consegna il rettangolo laccato color porpora che contiene il tremendo annuncio: per lui sta per scattare l’ora X.

Verrà convocato ai Nove livelli, sarà giudicato, punito e non tornerà mai più alla sua vita terrestre. Danilov si sente improvvisamente spacciato. Niente più musica, niente più concerti (gli hanno anche rubato l’Albani – e sospetta che non si tratti di un furto terrestre), e soprattutto niente più Natasa, che ha appena incontrato e di cui già si sente così preso.

Non gli resta che attendere Karmadon, suo compagno di liceo, demone di successo, che spera possa aiutarlo con la tremenda convocazione. Quando questi arriva, però, è reduce da incarichi molto gravosi in giro per il cosmo e ha voglia di ferie e divertimento, più che di occuparsi delle faccende dell’amico. Inizia così l’affannosa rincorsa di Danilov a tutte le estrose richieste di Karmadon, che lo porteranno da un capo all’altro del mondo tra corride, metamorfosi e improvvisi ritorni ai fastidi quotidiani a Mosca.

Riuscirà Danilov a evitare l’arrivo dell’ora X, potrà tornare a suonare l’Albani e vivere il germoglio d’amore per Natasa?

Questo libro è talmente coinvolgente, così pieno di voli nello spazio, di sale concerto con lamusica che cattura e avvince, di demoni e uomini stravaganti, che davvero non dà modo di respirare, ti trascina assieme al protagonista su tra le nuvole e i fulmini e poi giù in un noioso ufficio, in coda per non si sa bene cosa, e poi nei Nove Livelli tra demoni deformi, e ancora sulla Terra tra le braccia di una donna.

È un romanzo originale, rocambolesco, a tratti comico; insomma, un vero spasso!

Vladimir Orlov


Vladimir Orlov (1936-2014) è nato e vissuto a Mosca. Laureatosi alla Facoltà di Giornalismo, ha insegnato per vent’anni all’Istituto Letterario Maksim Gorkij. Raggiunge la fama nel 1980 con la pubblicazione di Danilov, il violista, a cui seguono altri due romanzi che completano la trilogia Le storie di Ostankino, ispirata alla tradizione del realismo fantastico di cui la letteratura russa ci ha dato maestri noti in tutto il mondo: Gogol’, Bulgakov, Sologub. Carbonio Editore pubblica Vladimir Orlov per la prima volta in Italia.

 

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