Dopo tanta nebbia




Recensione di Francesca Giovannetti


Autore : Gabriella Genisi

Editore : Sonzogno Editore

Pagine : 208

Genere : giallo

Anno di pubblicazione : 2017

Lolita Lobosco è stata promossa questore e deve trasferirsi a Padova. Il trasferimento non è facile, il lavoro non decolla, i colleghi, l’appartamento, il paesaggio, tutto le è estraneo. Solo grazie all’aiuto e ai consigli di Giancarlo Caruso, affascinante vicequestore di origini siciliane, le cose migliorano, mentre un caso di bullismo – la scomparsa, nell’omertà generale, di un ragazzo da uno dei licei più in vista della città –mette a dura prova il talento investigativo di Lolì.

Dopo la breve parentesi al nord, la commissaria riesce a tornare nell’amata Puglia, dove pure l’attende un mistero da risolvere: una sensuale arpista è stata massacrata in un appartamento. I sospetti sono tanti, ma c’è uno strano testimone. Alle due estremità della penisola, tra panzerotti e pettole di Natale, la passionale poliziotta barese torna a ricercare la verità, sui luoghi di delitti efferati e nel fondo stropicciato del proprio cuore.

Il settimo capitolo delle avventure del neo questore Lolita Lobosco si apre nella nebbia padovana, in un clima difficile e ostile. La nostalgia di casa e il senso di estraneità rischiano di impedirle di svolgere il proprio lavoro, ma con un piccolo aiuto e grazie al suo forte senso del dovere, la protagonista affronterà un terribile caso di bullismo.

La tematica viene trattata in maniera lucida e profonda, scandagliando i punti di vista di chi commette e di chi subisce atti di bullismo. Con un approccio solido e lineare viene centrato il cuore del problema, senza la pretesa di offrire formule magiche come soluzione.

È una realtà con la quale le forze dell’ordine sono obbligate a confrontarsi, nonostante gli inutili sforzi che scuola e buona parte dei genitori compiono per sminuire e sotterrare ciò che accade. Oltre alla rabbia verso gli aguzzini, traspare il disprezzo nei confronti di chi è complice nel nascondere i soprusi che le vittime subiscono.

I tratti distintivi della protagonista vengono alla luce durante l’indagine: vibrante di un forte senso di giustizia, incurante delle conseguenze per la sua persona o la sua carriera, Lolita Lobosco è una inarrestabile valanga in corso che vuole arrivare alla verità. La determinazione e la competenza sul lavoro vengono bilanciate, nella caratterizzazione del personaggio, da una travagliata vita sentimentale. Mai certa delle proprie scelte in amore, la protagonista arriverà a capire ciò che vuole e ciò che prova dopo mesi di domande e dubbi.

Questo lato della sua personalità la rende deliziosamente imperfetta, svestendola del ruolo di perfetta investigatrice che sfodera durante le indagini. Proprio il suo lato sentimentale, però, la porterà a risolvere, una volta tornata a Bari, l’omicidio di una affascinante musicista, sensuale e misteriosa.

Presenza fissa e preziosa nel libro è la Puglia, coi suoi odori, i sapori, le tradizioni, il mare.
Lo stile è snello e scorrevole, arricchito con dialoghi e termini dialettali che rendono ancora più piacevole il romanzo e contribuiscono alla sua riuscita, donando quei momenti di sospesa ironia che alleggeriscono le tematiche forti e importanti che vengono affrontate.

Gabriella Genisi


Gabriella Genisi è nata nel 1965 a Bari, dove vive e cucina per marito, figli, gatti e svariate persone.