Dormi stanotte sul mio cuore




Recensione di Sara Zanferrari


Autore: Enrico Galiano

Editore: Garzanti

Genere: narrativa

Pagine: 368

data pubblicazione: 28 maggio 2020

Sinossi. “Ricordati di fare ciò che ti fa sentire vivo”. Mia sa che può sempre contare su Margherita, la sua maestra delle elementari che, negli anni, è diventata anche la sua migliore amica. Nello strambo quaderno che custodisce in un cassetto di casa ci sono scritte tante piccole meraviglie, che sono anche tante grandi risposte. È lei a spiegarle che il cuore di una tartaruga batte sei volte al minuto, quello di un colibrì seicento. E che ogni cuore, quindi, segue il suo tempo. Ma c’è una domanda a cui Margherita non sa rispondere: «Perché Fede è andato via?». Fede è il ragazzo che la famiglia di Mia ha preso in affido. Fede non voleva parlare con nessuno, ma ha scelto lei come unica confidente. Fede, con i testi delle canzoni, le ha insegnato cose che lei non ha mai saputo. Fede l’ha stretta nel primo abbraccio in cui si è sentita al sicuro e davvero felice. Fede l’ha ascoltata e capita come nessuno mai. Da quando non ha più sue notizie, Mia non riesce ad avvicinarsi alle persone, non riesce nemmeno a sfiorarle. Mentre il mondo e la storia si inseguono e si intrecciano, lei si è chiusa in un guscio più duro dell’acciaio. E non vuole più uscire. Ma se non si affronta un nemico, il rischio è che diventi sempre più forte, persino invincibile. Se non si va oltre l’apparenza non si conosce la realtà. Anche se provare a farlo è un’enorme fatica; anche se ci vuole molto tempo. Perché, come dice Margherita, ogni cuore ha la sua velocità: non importa chi arriva primo, basta godersi la strada verso il traguardo.

Recensione

Ho trovato un pacco di foto, oggi, dentro un cassetto. [….] Voglio prendere una per una queste foto e raccontare la nostra storia, qui su questo quaderno, perché se l’amore davvero è sempre lì sospeso, da qualche parte tra l’attesa e il ricordo, questo mio quaderno sarà tutto l’amore che ho. Questo quaderno sarà il mio amore per Fede. Pag. 15

Questa è la storia di Fede e Mia, anzi di Mia, anzi di Mia che racconta di Fede. E del loro rapporto speciale. Ma chi è Fede? E chi è Mia?

Fede è un ragazzo che viene preso in affido dalla famiglia di Mia a 13 anni, quando lei ne ha 12: arriva dalla ex Jugoslavia, ha visto la guerra e non parla. Ma Mia riesce piano piano a entrare in contatto con lui, unica a riuscirci, lei che non molla, decisa ad accogliere il nuovo membro in famiglia.

Mia ha 29 anni quando il libro inizia, trova delle foto in un cassetto e comincia a raccontare la loro storia. Ci accompagna passo passo nei momenti fra i due ragazzi che diventano davvero come fratelli, e anche di più, perché, come vedremo, non è necessario avere lo stesso sangue nelle vene per essere famiglia.

Finché una notte però lui scompare e da allora in poi il mondo di Mia cade in pezzi. Lei si è chiusa in un guscio e…non si lascia più toccare. Un po’ alla volta non riesce più a toccare e a farsi toccare da nessuno, cosa che naturalmente le attira critiche e pregiudizi da parte di chi le sta intorno. Ma lei non lo fa certo perché è una snob.

Questa è una storia anche sui pregiudizi, come possono rischiare di cambiare chi li subisce, e di quanto sia importante non credere a ciò che vedono gli occhi, ma a ciò che vede il cuore.

Una storia di crescita, di difficoltà, di relazioni, come ci hanno abituato le emozionanti storie di Enrico Galiano.

La crescita di Mia si incrocia con quella di Fede, con due genitori (finalmente) positivi, e (anche in questo libro) un’insegnante: si chiama Margherita, è la maestra delle elementari di Mia, che era già abbastanza in là con gli anni quando le insegnava, e ora è diventata la sua migliore amica e le dispensa pensieri e soluzioni attraverso la lettura del suo quaderno dove ha trascritto frasi, numerandole, nel corso della sua carriera scolastica. Un quaderno dove trovare spesso le risposte alle tante domande che crescere e vivere ci pone davanti.

Una storia da leggere, da vivere, da condividere.

“Non so se esiste un gesto più affettuoso di quello. Al mondo, dico. Più affettuoso di un sorriso sulle labbra di chi sta peggio di te, ma come per proteggerti dal male che sente, cosa fa? Ti sorride. Non lo trovi facilmente chi lo sa fare, quasi sempre un genitore, qualche volta un amore, e quando succede è una carezza sugli occhi, un appoggiarsi gentile. È per questo che ci cerchiamo, è per questo che quando ci troviamo lo sappiamo, È per questo che restiamo con chi restiamo. Che fra tutti i miliardi che siamo, sono sempre pochi, molto pochi quelli a cui ci avviciniamo, quelli da cui andiamo.
Non vai da chi ti ferisce. Vai da chi ti rimargina.
Pag. 106

A cura di Sara Zanferrari

 poesiedisaraz.wordpress

 

Enrico Galiano


Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per il mondo con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore. Il suo romanzo d’esordio, Eppure cadiamo felici, in corso di traduzione in tutta Europa, è stato il libro rivelazione del 2017 e ha vinto il Premio internazionale Città di Como come migliore opera prima e il Premio cultura mediterranea. Con Garzanti ha pubblicato anche Tutta la vita che vuoi (2018), Più forte di ogni addio (2019), Dormi stanotte sul mio cuore (2020) e il libro illustrato Basta un attimo per tornare bambini (2019) in collaborazione con Sara Di Francescantonio.

 

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