Goldstein




Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Volker Kutscher

Editore: Feltrinelli

Traduzione: Lucia Ferrantini

Genere: Noir

Pagine: 480

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Berlino, 1931. La crisi economica si aggrava, il conflitto fra nazisti e comunisti diventa sempre più violento e in città infuria una guerra fra bande di criminali rivali, mentre il commissario Gereon Rath, per fare un favore ai colleghi dell’Fbi, deve tenere sott’occhio Abe Goldstein, un gangster americano in città per motivi oscuri. Come se non bastasse, viene coinvolto da Charly, la sua eterna non fidanzata, nelle indagini su un misterioso furto di gioielli al grande magazzino KaDeWe finito male, con uno dei rapinatori che è precipitato dal cornicione. Ritroviamo qui i personaggi degli altri suoi romanzi, delineati con cura, vividezza e intensità, cui si aggiunge il sorgere sempre più violento della caccia agli ebrei, delle bande di nazisti, dell’opposizione ai comunisti e della crisi dell’economia tedesca. Un thriller mozzafiato sullo sfondo di una città sull’orlo dell’abisso.

Recensione

“Goldstein” è il terzo romanzo della serie incentrata sul commissario Gereon Rath che ha ispirato il telefilm di culto “Babylon Berlin”.

Sinora Volker Kutscher ha scritto otto libri della saga di cui oltre a “Goldstein” sono stati tradotti in italiano solo i primi due “Babylon Berlin” del 2007 e “La morte non fa rumore” del 2009.

Quelli di Kutscher sono noir particolari soprattutto per la collocazione storica in quanto sono ambientati a Berlino tra il crepuscolo della repubblica di Weimar e l’elezione di Hitler a cancelliere tedesco.

Berlino è sempre stata l’emblema del Novecento, città ricca di fermenti culturali e sociali e di fascino decadente negli anni trenta, nel periodo in cui agisce Gereon Rath, contava più di quattro milioni di abitanti tra cui c’erano circa seicentomila disoccupati e questi numeri danno una chiara idea dei problemi che poi diedero origine al nazismo.

Le estreme differenze sociali, la grande vivacità culturale, il notevole dinamismo economico e l’esuberanza vitalistica dei suoi abitanti di quell’epoca hanno reso facile per Kutscher inserire una trama noir nella storia della città costruendo intrecci perfettamente verosimili e affascinanti.

Evocando con abilità diversi generi letterari come l’espressionismo tedesco, l’hard boiled e la gangster story Kutscher crea un universo narrativo convincente e intrigante con un investigatore dalla morale dubbia e pronto anche a piegarsi a ricatti e pressioni indebite ma capace anche di indagare con coraggio su ambienti molto pericolosi.

In “Goldstein” Gereon Rath deve indagare sulle morti misteriose di due gangster rivali e sull’arrivo a Berlino di Goldstein, malavitoso americano che sembra al centro di un intrigo che coinvolge contesti politici e militari.

Rath, la cui fede è il cinismo, in alcuni aspetti ricorda il protagonista dei romanzi di Chandler, non a caso che il suo contatto nella criminalità berlinese si chiami Marlow e come nei migliori hard boiled la narrazione mette a nudo i mali della società, “Le colonne della società tedesca non facevano altro che esporre roba in vetrina e incassare margini di guadagno vergognosi”.

Le varie indagini che vengono condotte dalla Polizia Criminale sembrano non avere punti in comune ma Rath riesce con l’aiuto della fidanzata Charly ad intuire un complesso piano che rischia di mettere in pericolo la sua vita.

Sono tanti i pregi di questo romanzo che supera il genere giallo e mette davanti al lettore un caleidoscopio di situazioni e personaggi come una moderna Babilonia, raccontando, con precisione storica, un periodo drammatico, ma allo stesso tempo sfavillante, della vita tedesca che ha inquietanti analogie con il momento attuale.

Volker Kutscher è un autore da seguire con attenzione e sono sicuro che ci regalerà altri ottimi romanzi.

Volker Kutscher


Nato in Lindar  nel 1962, vive a Colonia. Dopo gli studi di lingue e letterature tedesca, filosofia e storia ha lavorato come giornalista prima di intraprendere la carriera di scrittore. E’ principalmente noto per la serie di romanzi avente come protagonista il detective Gereon Rath ambientata a Berlino tra gli anni venti e trenta, romanzi che nel 2017 hanno ispirato la serie TV Babylon Berlin. Nel 2010 ha ottenuto il il Burgdorfer Krimipreis grazie al romanzo “La morte non fa rumore”.

 

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