I delitti di Valhalla




A cura di Giusy Ranzini


 

I delitti di Valhalla è una serie televisiva giallo/thriller islandese diretta da Thordur Palsson, composta da otto episodi, prodotta nel 2019 e poi rilasciata da Netflix in tutto il mondo a marzo 2020.

 

 

Trama.

Diverse persone vengono brutalmente assassinate a Reykyavik, apparentemente senza nessun collegamento, anche se si delinea un modus operandi comune dell’assassino, come per esempio inveire sugli occhi delle vittime. Al caso vengono assegnati Kata (interpretata da Nina Filippusdottir), una poliziotta che ama il suo lavoro e che da poco ha ricevuto una scottante delusione nel dipartimento per una mancata promozione, e Arnar (interpretato da Bjorn Thors) un detective chiamato da fuori appositamente per questo caso con una vita personale travagliata. Dopo qualche giorno emerge un indizio fondamentale: viene ritrovata una foto di classe risalente a quasi vent’anni fa, dove sono raffigurati i ragazzi di una scuola dal nome Valhalla e diverse vittime sono presenti nella foto. Finalmente una svolta che potrebbe indirizzare il corso delle indagini.

Personaggi

  • Nína Dögg Filippusdóttir : Kata
  • Björn Thors : Arnar
  • Bergur Ebbi Benediktsson : Erlingur
  • Aldís Amah Hamilton : Dísa
  • Arndís Hrönn Egilsdóttir : Hugrún
  • Tinna Hrafnsdóttir : Helga
  • Sigurður Skúlason : Magnús

Produzione

I delitti di Valhalla è la prima collaborazione tra l’Islanda e Netflix.

Recensione

The Valhalla Murders, è la prima serie islandese trasmessa in streaming su Netflix. Un serial killer, si aggira, indisturbato, in questi luoghi sperduti, prendendo di mira le persone anziane.

Qual è la connessione tra le vittime e serial killer?

È Valhalla, la casa dei ragazzi abbandonati, attiva negli anni 80.

I vecchi peccati, a volte, proiettano lunghe ombre nel presente e nel passato.

Kata, è l’investigatrice che si occuperà del caso. È divorziata, combatte problemi di abuso di sostanze, si occupa di suo figlio di 16 anni che potrebbe essere stato coinvolto in un crimine orribile. Kata è supportata da Arnar, profiler che, da Oslo, torna,a malincuore, a casa a Reykjavik, Anche lui, come Kata, non ha una situazione personale facile. Ha i suoi segreti: un padre malato che non è disposto a perdonare e una sorella con cui non desidera essere in contatto.

L’indagine non è solo una caccia all’uomo, ma è un’indagine psicologica sulla personalità del killer,dei suoi schemi e del suo modus operandi. Per capire le sue motivazioni Arnar e Kata non solo metteranno insieme i vari pezzi del puzzle, affidandosi alle loro capacità, ma si spingeranno anche oltre, mettendo l’integrità professionale e la moralità a dispetto degli interessi economici e non si fermeranno davanti a nulla.

La trama si presenta come una fitta rete di indizi da districare, usando intuito e dedizione che di certo non mancano ai due protagonisti.

Il finale, a mio parere, è volutamente aperto e auspico, quindi, l’avvio di una seconda stagione

È una gioia ascoltare una lingua diversa, approcciarsi a un’altra cultura e, soprattutto, godere di un paesaggio nuovo: il blu brillante dei cieli islandesi e il bianco intenso di cumuli di neve incontaminata.

Il cielo azzurro abbagliante contrasta nettamente con l’interrato umido di Valhalla, dove continuano a perpetuarsi,ogni tipo di orrori.

Concludo, attribuendo a I delitti di Valhalla un giudizio positivo, la serie è promossa a pieni voti!