I Serpenti del Vaticano




Recensione di Costantino Giordano


Autore: Carmelo Nicolosi De Luca

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Thriller

Pagine: 320

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. L’ultima rivelazione dei Milites Christi sta per sconvolgere la Chiesa di Roma Le profezie divine di Tertulliano si stanno puntualmente avverando e un pericolo strisciante minaccia la Chiesa di Roma: è quello che credono di avere scoperto l’anziano sacerdote della chiesa di Santa Maria della Catena di Palermo e il parroco della basilica di Santa Prassede a Roma, studiosi di Storia romana. Alcuni fatti accaduti nel II e III secolo dopo Cristo – a partire dalle maggiori persecuzioni dei cristiani – sembrano inequivocabilmente connessi a episodi dei giorni nostri. Il Vaticano liquida le riflessioni dei due religiosi come poco rilevanti, ma i due sacerdoti, dopo una sparatoria di fronte a una chiesa, spariscono. Delle indagini sulla loro scomparsa si occupano il capo della squadra Mobile di Palermo, Giovanni Barraco e il questore di Roma, Ettore Midiri, assistiti da monsignor Matteo Cattaneo, uomo della Santa Sede, che già in passato ha collaborato con loro. Chi può avere interesse a chiudere la bocca ai due sacerdoti? Quale nervo dolente hanno inconsapevolmente toccato? Una profezia che sta per avverarsi. Un nemico subdolo e strisciante pronto a uccidere.

Recensione

Il veleno dei serpenti dilaga. Strisciano nella Nostra Casa. La Pasqua sarà una tragedia. Le stagioni e gli elementi non si riconoscono più. Da fatti mostruosi e prodigi l’aspetto della natura è sconvolto: tutto ciò è stato scritto, previsto”.

Quante sono le probabilità che una profezia diventi realtà? Può questa profezia stravolgere la vita di tutti e mutare per sempre la società?

I Serpenti del Vaticano” è un thriller ricco di suspense, tensione e colpi di scena; la peculiarità del libro è che non si ha un singolo personaggio principale ma diversi personaggi principali, ognuno con una storia appassionante e unica che l’autore snocciola piano piano durante la lettura riuscendo a creare curiosità nel lettore e premiandolo un po’ alla volta capitolo dopo capitolo, dandogli la possibilità di scoprire tratti del carattere dei personaggi, riuscendo a creare una vera e propria empatia tra quest’ultimi e il lettore.

Il nodo principale, il filo conduttore del romanzo è una profezia di Tertulliano, utilizzata come mezzo per creare disordini e incertezze nelle persone e nella società. Il capo della squadra mobile di Palermo Giovanni Barraco ed Ettore Midiri questore di Roma, si troveranno alle prese con un complicato caso di rapimento di due sacerdoti che darà il via ad una fitta rete di misteri dove si intrecceranno intrighi internazionali, terrorismo e criminalità organizzata.

Tutto questo mix di situazioni e colpi di scena terranno morbosamente incollato il lettore alle pagine del libro, si avrà voglia di scoprire e di capire, inoltre, il ruolo di quattro personaggi che da antieroi diventeranno, improvvisamente e senza volerlo realmente, eroi e protagonisti.

La narrazione è fluida e precisa, i luoghi sono descritti in modo maniacale e il lettore riesce ad immergersi a pieno nella storia e nelle situazioni narrate. Sarà coinvolto a pieno nell’indagine ma anche negli intrighi internazionali e terroristici che si intrecceranno nella storia e capitolo dopo capitolo, tutto quello che sembra irreale diventerà reale e incredibilmente attuale.

Un thriller dove la storia, la religione e la politica sociale si fondono alla perfezione, creando una storia appassionante e coinvolgente che non deluderà il lettore.

Alla fine del libro per una serie di vicissitudini il lettore capirà che non tutto accade per nostra volontà anzi, spesso a guidarci è una volontà superiore che ci guida e ci indica la direzione.

E’ difficile per noi uomini capire la volontà divina, ma una cosa è certa: è più vicino di quanto l’uomo possa credere”.

 

 

Carmelo Nicolosi De Luca


Carmelo Nicolosi De Luca è nato a Catania, ma vive a Palermo, dove scrive per il «Giornale di Sicilia». Ha lavorato 23 anni per il «Corriere della Sera». Ha curato inchieste e servizi da Europa, Asia, Africa, Medio Oriente, Sudafrica, Americhe, intervistando molti personaggi che hanno fatto la storia mondiale, tra cui Nelson Mandela. Si è dedicato solo al giornalismo fino a pochi anni fa, quando è ritornato alla vecchia passione di scrittore, pubblicando L’Italia degli inganni. Il genere che preferisce, però, è il thriller. È stato insignito, nella sua carriera, di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. La Newton Compton ha pubblicato La congiura dei monaci maledetti, Il codice dei cavalieri di Cristo e I serpenti del Vaticano.

 

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