I venti di sabbia




Recensione di Francesca Marchesani


Autrice: Kristin Hannah

Traduzione: Federica Garlaschelli

Editore: Mondadori

Genere: Narrativa

Pagine: 444

Anno di pubblicazione: Marzo 2021

Sinossi. Texas, 1934. Milioni di persone sono rimaste senza lavoro e la siccità ha distrutto le Grandi Pianure. Gli agricoltori stanno combattendo per non perdere le loro terre e la loro fonte di sostentamento, dal momento che le coltivazioni avvizziscono irrimediabilmente, l’acqua si sta prosciugando e le tempeste di polvere e sabbia minacciano di seppellirli tutti. Uno dei periodi più bui della Grande Depressione, l’era del Dust Bowl, è arrivato come un’implacabile vendetta. In questo tempo incerto e pericoloso, Elsa Martinelli, una donna e madre coraggiosa, cerca in tutti i modi di salvare la sua famiglia e la fattoria dove vive, l’unica vera casa che abbia mai avuto. A un certo punto, però, come tanti suoi vicini, è costretta a fare una scelta angosciosa: continuare a combattere per la terra che ama o andare a ovest, in California, alla ricerca di una vita migliore. Per dare un futuro ai suoi figli decide di partire, ma il viaggio è estenuante e difficile, e l’arrivo ancora di più: la situazione in California non è così facile come Elsa credeva. Ampi e abbaglianti, i campi senza grano delle Grandi Pianure prendono vita in questo romanzo potente e indimenticabile, che è una parabola di difficoltà e nuovi inizi e al tempo stesso la narrazione epica del fallimento di un sogno, ora più che mai emblematico, e della speranza che ciononostante non viene mai meno.

Recensione

Avevo preso mille appunti e usato dei segnalibri per prepararmi a scrivere la recensione di questo libro. Ma, dopo averlo finito ed essermi asciugata le lacrime, penso di poter parlare di questa storia usando solamente le emozioni che mi ha provocato.

Se avete già letto “Via col vento” e “Furore” siete sulla strada giusta (se non lo avete fatto invece, vi consiglio caldamente di recuperare).

Questo romanzo non vuole mettersi a paragone degli altri due capolavori della letteratura, semplicemente raccontare la stessa storia da un altro punto di vista.

La nostra protagonista è Elsinore, Elsa per gli amici, anche se in realtà di amici ne ha pochi. Nel piccolo paese del Texas in cui vive è troppo diversa dagli altri per confondersi fra la folla.

Figuriamoci, è una donna di venticinque anni, ormai zitella quindi, che sogna di andare all’università.

Queste tre cose sono impossibili da pensare nella stessa frase, non nei primi anni del 900. I suoi genitori sono proprio i primi a tarparle le ali, la disprezzano perché non sarà mai in grado di sposarsi e fare la signora come le sue sorelle.

Ma poi Elsa incontra Raffaele. Lui sembra finalmente vederla e apprezzarla per quella che è e le circostanze li portano a sposarsi, anche se i piani, soprattutto per lui, erano diversi.

Ora Elsa avrà a che fare con un’altra famiglia di cui deve guadagnarsi la stima e l’affetto e fa quello che le riesce meglio, si rimbocca le maniche e dimostra quello che è in grado di fare, facendo uscire una forza che le servirà poi più avanti.

Negli anni grigi e polverosi della crisi economica e della siccità, la terra che prima li nutriva e cullava ora si sta seccando e spaccando sotto i loro piedi, c’è solo una cosa da fare, fuggire verso la California, la terra del latte e del miele, come stanno facendo i milioni di americani rimasti improvvisamente senza una briciola di pane o una goccia d’acqua.

Dove la felicità si trova sempre dal lato opposto a quello in cui ci è costata tanta fatica arrivare.

Qui mi fermo perché questo libro è stato un viaggio arido e bollente, che mi ha lasciato senza fiato e senza tregua per poco meno di 48 ore. Non sarà una passeggiata, ma almeno a me, ha fatto capire tante cose.

Siamo tutt’ora in una situazione orrenda, in cui milioni di persone sono senza lavoro e altrettantemuoiono di fame.

Il mondo è ancora in ginocchio, solo che dalla nostra posizione privilegiata a volte possiamo permetterci di girare la testa dall’altra parte.

Smettere di guardare solo nel nostro orto e lottare per un bene comune che faccia stare tutti nello stesso piano, sembra utopia.

Ma ci sono libri come questo che ci fanno credere che la speranza sia davvero l’ultima a morire.

 

 

Kristin Hannah


Kristin Hannah (Garden Grove, California, 1960) è una pluripremiata autrice statunitense, con oltre venti romanzi all’attivo. Ha lavorato come avvocato prima di dedicarsi interamente alla scrittura, nel 1991. Tra i suoi romanzi pubblicati in Italia ricordiamo L’estate in cui imparammo a volare(Mondadori 2014), L’usignolo (Mondadori 2016) e Il grande inverno (Mondadori 2018).

 

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