Il diavolo nel cassetto




Recensione di Mirella Facchetti


Autore: Paolo Maurensig

Editore: Einaudi

Genere: Giallo

Pagine: 114 nella versione a stampa

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Quando la pace dei boschi è percorsa da un fremito improvviso di rabbia silvestre, e di notte le volpi sembrano mettere sotto assedio il villaggio, forse bisognerebbe credere a una premonizione. In quel villaggio svizzero che vive da sempre in armonia, tutti e mille gli abitanti si sentono scrittori. Ma l’uomo che sta arrivando è il diavolo in persona. Le sue sembianze, neanche a dirlo, sono quelle di un editore. Paolo Maurensig propone un giocoso romanzo letterario che ha il ritmo prodigioso del thriller.

RECENSIONE

Il diavolo nel cassetto è un libro che mi ha fatto tornare bambina. Mi sono lasciata totalmente ammaliare, rapire da questo racconto e dalla sua atmosfera, tipica delle storie di altri tempi.

Dopo La variante di Lüneburg, Maurensig è tornato ad affascinarmi, grazie a una storia originale, intrigante, accattivante e ironica.

Siamo in un paesino, in una valle svizzera, zeppo di scrittori a tempo perso, di volpi rabbiche portatrici di sventura, di preti scrittori e preti (forse) illuminati. In questo paesino, in cui la vita scorre tranquilla, ecco che fa il suo ingresso il diavolo in persona, sotto le mentite spoglie di un editore. E, naturalmente, se metti un (diavolo di) editore, che promette la pubblicazione di un’opera, in un paese di scrittori, che ne sarà della pace cittadina?

E il prete, che ha intuito la vera identità dell’editore, come può intervenire per salvare i suoi parrocchiani, caduti sotto l’influsso malefico del diavolo? Ma poi… sarà il caso di fidarsi di quello che viene narrato?

Il romanzo è affascinante e lo è su più piani: per la storia in sé, che con i suoi ingredienti, amalgamati sapientemente, funziona senza mai incepparsi e ti fa rimanere incollato al libro; ma anche perché, se si scava sotto la superficie, non può passare inosservata l’analisi della società fatta dall’autore.

Infatti, soprattutto nella prima parte – introduttiva al racconto – in modo ironico Maurensig, attraverso le parole di padre Cornelius, si chiede dove, nella società odierna, possa operare il diavolo.

Un diavolo che ha visto ridursi l’ambito della sua azione (riempito da altre “diavolerie”), un diavolo che ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco a una modernità a cui lui è inadeguato.

Non ci sono più i teatri prestigiosi in cui poteva agire un tempo, ora deve accontentarsi di ruoli marginali: d’altro canto, la politica è talmente corrotta che non c’è posto per lui… la tecnologia avanza, i bei castelli di un tempo sono meta di gite domenicali… questo povero diavolo, rimane ai margini…

Dove può ritagliarsi un terreno fertile in cui operare?

Dove, se non nell’ambito letterario? Quel luogo dove «anche il più banale dei pensieri – purché sia impresso a caratteri topografici – viene accettato come verità assoluta».

Come non leggere, in questo testo, una dissacrante analisi dei mali della società?

E, in particolare, come non avvertire la stoccata, in punta di fioretto, nei confronti dell’ambizione letteraria che colpisce oramai chiunque?

Insomma, se avete voglia di una lettura tutt’altro che banale, caratterizzata dall’impianto narrativo del “romanzo nel romanzo”, questo libro è assolutamente imperdibile.

Paolo Maurensig


Scrittore italiano, approdato alla scrittura dopo aver fatto l’agente di commercio. Il successo letterario è arrivato nel 1993 con La variante di Lüneburg, che narra di una partita fra due maestri di scacchi, che si prolunga idealmente attraverso gli eventi storici dell’ultima guerra, con il colpo di scena finale che rivelerà la vera natura dei giocatori. Il secondo romanzo, Canone inverso del 1996, è invece incentrato sulla musica, in una cornice mitteleuropea che è stata la base per la versione cinematografica diretta da Ricky Tognazzi. Con Mondadori ha pubblicato inoltre: L’ombra e la meridiana (1998), Venere lesa (1998), L’Uomo scarlatto (2001), Il guardiano dei sogni (2003), Vukovlad (2006), Gli amanti fiamminghi (2008), Il golf e l’arte di orientarsi con il naso (2012) e L’arcangelo degli scacchi (2013). Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Amori miei e altri animali (Giunti, 2014), L’ultima traversa (Barney, 2015) e Teoria delle ombre (Adelphi, 2015) con cui vince il Premio Bagutta 2016. Il diavolo nel cassetto (2018) è il primo romanzo pubblicato per Einaudi.

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