Il libro dei numeri




Recensione di Francesco Morra


Autore: Joshua Cohen

Traduzione: Claudia Durastanti

Editore: Codice edizioni

Genere: Narrativa

Pagine: 750

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Quando Joshua Cohen, scrittore newyorchese fallito, viene contattato da Joshua Cohen, il misterioso fondatore della più importante azienda tecnologica del mondo, affinché gli faccia da ghostwriter per la sua autobiografia, non sa che l’impresa in cui sta per imbarcarsi lo renderà una pedina in un gioco molto più grande di quanto immagini. Dagli albori di internet all’11/09, passando per la Shoah, il Vietnam e l’avvento dei social network, il racconto dei due Joshua si intreccia in un alternarsi di geniali invenzioni e cocenti sconfitte, amicizie incrollabili e amori infelici, per diventare uno specchio duplice della vita ai tempi della rivoluzione digitale. In fondo, nel mondo post-Facebook, chi non può vantare almeno un avatar, un alter ego, un altro io?

Recensione

Mi sono reso conto che l’unico resoconto della mia vita sarà il riassunto della vita di un altro

Un romanzo che parla di internet, la rete, i social media. Questo libro non è solo ciò, vi è un mondo dentro che spiazza il lettore e lo conduce in narrazioni parallele a volte intersecantesi.

Il pregevole lavoro di traduzione della scrittrice Claudia Durastanti ci regala un’opera densa e gravida di spunti e riflessioni.

Joshua Cohen, lo scrittore personaggio di questo magma di parole. E’ un quarantenne che vive un’esistenza di galleggiamento, giornalista e recensore, inerte si lascia scorrere tutto addosso e ottunde la sua percezione del quotidiano. Egli si relazionerà con l’uomo più potente nel mondo della rete, l’inventore del motore di ricerca web per eccellenza. Uomo con interessi e potere senza alcun limite.

I computer tengono traccia di tutto, ma non degli sforzi, e le pagine inchiostrate dalle loro stampanti non ne lasciano una, di traccia. Gli schermi non conservano i fallimenti o le ferite

Questo suo omonimo, espediente l’omonimia sapiente gioco di specchi estremamente originale, si rivelerà come scollegato dalla realtà. Il Cohen genio della rete parla e si descrive in una prima persona plurale e si racconta quasi narrando le sue gesta in forma epica. Pioniere che ha rivoluzionato il mondo rendendo tutti connessi grazie ai suoi algoritmi e codici.

Possiamo solo cercare ciò che è stato trovato, trovare quello che viene cercato

Ci sono vari nuclei e riflessioni che si preme ricordare quali ad esempio: lo choc del post 11 settembre; l’ossessione riguardo al sionismo; una forte e lucida critica sul mondo editoriale. Certo vi è una trama di romanzo che si affianca ai temi sopra citati. Uno scrittore ingaggiato si trova coinvolto in un gioco più grande di lui, novello Raskolnikov si sta autodistruggendo e sperperando occasioni e talento per vivacchiare. Fotografia di un io in totale decostruzione pertinente e omologante al maschio di questi primi venti anni del duemila. Una ,di fatto, autocommiserazione e profondo senso di repulsione che lo aliena da una società dove gli insuccessi non sono contemplati. La perfezione e soprattutto l’apparenza sono le strade maestre su cui costruirsi.

La ricerca inventata dal come cercare. Inventata dal come adattare i risultati per l’utente.

L’autore regala a tutti noi lettori un romanzo fotonico. Si alternano pagine di pura narrativa con stralci di mail e di blog. Un linguaggio e stile diverso. Neologismi e frasi tronche. Fiumi di riflessioni senza alcun segno di interpunzione. Finalmente si trova uno scrittore che riesce a sperimentare non come puro allenamento di stile. Sferza il ruolo stesso della scrittura e il mondo e industria letteraria. Senza alcuna pietà e non cedendo a facilonerie.

Il futuro era e sarà sempre davanti a noi, ma anche dietro di noi, e anche attorno, ai lati. Il futuro è il client, il passato è solo qualcosa da trovare.

C’è tutto in questo libro? Dipende da come ognuno di noi lo legge e di quali filtri si arma per decodificarlo. Il gusto di queste pagine decanta per giorni e si sedimenta: è pura vita.

Joshua Cohen, dimostra quanto la letteratura possa innovare ed essere un passo avanti. Racconta i nostri giorni e la rivoluzione digitale senza tralasciare i rapporti umani e incastonando tutto ciò in una trama che appassiona e porta a divorare paragrafo dopo paragrafo questo libro che, a nostro parere, deve essere riletto perché contiene una ricorsività geniale.

Nessun personaggio è integro, tutti hanno debolezze. Cinismo, sarcasmo, solitudine ed egotismo ne permeano le pagine.

Esperienza e viaggio di qualità altissima che fa urlare al capolavoro assoluto. Disorienta, ammicca, e scuote permettendo di assaporare l’arte del saper scrivere e fare letteratura.

A cura di Francesco Morra

www.youtube.com/user/Vetriera

 

Joshua Cohen


Nato ad Atlantic City nel 1980, ha pubblicato romanzi (Book of Numbers), ma anche storie brevi (Four New Messages) e saggistica per il “New York Times”, “Harper’s Magazine”, il “London Review of Books”, “n+1” e altri. Nel 2017 è stato nominato da Granta uno dei migliori romanzieri americani. Vive a New York.

 

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