Il primo cadavere




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Angela Marsons

Traduzione: Erica Farsetti

Editore: Newton Compton Editori

Serie: Kim Stone #7

Genere: Thriller

Pagine: 384 p., R

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. 

ll primo sorprendente caso della detective Kim Stone

All’alba di un freddo e buio giorno d’inverno, la detective Kim Stone scende dalla moto e fa il suo ingresso nella stazione di polizia di Halesowen, pronta a incontrare la squadra che le hanno assegnato. Poco dopo viene ritrovato il cadavere di un giovane impalato e decapitato, e Kim e i suoi si precipitano sul posto. È l’inizio della prima indagine che li metterà subito a dura prova. Stacey Wood, entrata a far parte del gruppo come esperta informatica, scopre un’inquietante somiglianza con un omicidio recente e si convince che tra le due morti ci sia un legame. La chiave di tutto potrebbe essere una residenza per ragazze maltrattate. Mentre l’assassino minaccia di mietere altre vittime, i quattro colleghi dovranno imparare al più presto a collaborare. Se la giovane Stacey già si distingue per l’efficienza e il sergente Bryant per la sua affidabilità, l’ambizione di Dawson rischia di mandare all’aria il delicato equilibrio del team investigativo. Non sarà facile per Kim, nel suo nuovo ruolo di capo, tenere unita la squadra che è chiamata a risolvere il suo primo difficile caso.

Dimmi, Stone, perché praticamente nessuno vuole lavorare con te?

Signore, in tutta onestà, probabilmente non è così facile andare d’accordo con me.

“E perché mai?”

“Non sono brava con le persone. Non mi piacciono granché.”

“Tutte le persone?”

“La maggior parte, quindi preferisco generalizzare.”

Recensione

Di Kim e della sua squadra, oramai, sappiamo tutto o quasi ma c’è un però, ovvero cosa conosciamo o ignoriamo del primo incontro?

Com’è nata e perché questa piccola “famiglia” all’interno della polizia?

Diciamocela tutta, a quanti di voi piacerebbe poter ritornare indietro, premere semplicemente il tasto “rewind” e via, scivolare di pagina in pagina a ritroso all’interno dei romanzi di Marsons per saperne di più. Ebbene Angela ci ha concesso questo privilegio perché come afferma nelle pagine finali dei ringraziamenti, anche in lei, già da un po’, era sorta una buona dose di curiosità e il desiderio di approfondire la conoscenza con i suoi personaggi, e proprio per questo motivo ha deciso di farci un grande regalo, condividendo questo tassello importante anche con il suo affezionato pubblico.

Quindi ora, non vi resta altro da fare che iniziare ad aprire il libro e sfogliare a gambero le pagine al suo interno per poi ritrovarvi alla data del 15 dicembre 2014, un giorno importante, anzi, fondamentale per osservare da una posizione privilegiata come Stone, Bryant, Dawson e Wood siano stati volutamente fatti incontrare/scontrare per la prima volta, con l’intento di farli trasformarein quella che nel tempo si è dimostrata essere una squadra con la S maiuscola.

Insomma, preparatevi a scoprire come tutto è cominciato.

Questo romanzo si è rivelato essere una sfida per ognuno dei protagonisti che con i loro vissuti, illoro carattere e le loro diverse personalità hanno contribuito ad arricchirlo di miriadi di sfaccettaturedifferenti, rendendolo ricco, prezioso, unico.

Per riuscire a fare squadra veramente, OGNUNO dovrà compiere il giusto passo nella medesima direzione.

Una squadra, nel tempo, finisce per allacciare un legame ancora più forte di quello familiare, perché al gruppo a cui appartieni, affidi la vita e sai, poiché ne hai l’assoluta certezza, che per te ci saranno sempre in ogni minuto del tuo turno (e ad un certo punto diventerà così anche dopo l’orario di servizio!), che tu li possa visibilmente guardare o meno.

Spalle coperte, fiducia incondizionata.

Per raggiungere questo livello però, servirà l’abnegazione di ognuno dei singoli membri che andranno a comporre l’equipe. Se non vi sarà scambio e collaborazione reciproca, non potrà esserci squadra e, se non vi sarà fiducia non ci potrà essere senso di appartenenza.

Kim tutte queste cose le sa bene anche se, il suo carattere solitario, ruvido e spigoloso l’ha messa in difficoltà più volte da inizio carriera. I risultati con lei ci sono sempre come per altro, anche i continui trasferimenti a risoluzione avvenuta.

In un’unica persona si racchiudono grande intuito investigativo, grandi qualità come detective ma allo stesso modo zero capacità di relazionarsi con i colleghi e per di più intollerante nei confronti degli atteggiamenti maschilisti.

Ma chi sono gli altri agenti con i quali si troverà a dover gestire questo ennesimo trasferimento?

Bryant, totalmente diverso da lei, un brillante acume investigativo ma anche l’altra faccia della medaglia se rapportato a Stone, ovvero gentile, educato, mai sopra le righe e ben presto, anche lei si renderà conto che talvolta un sorriso vale più di un pugno sul muro.

C’è poi l’agente Wood, giovanissima, timida e impacciata, la novellina, ma anche una donna determinata e terribilmente abile appena la si mette davanti ad una tastiera e, nonostante il suo carattere all’apparenza così morbido, non permette agli altri di approfittarsi di lei.

Per finire Dowson, arrogante, scansafatiche, a tratti uno sfruttatore che cerca sempre la strada più corta per ottenere qualcosa lucrando sul lavoro altrui, insopportabile e incapace di stare agli ordini.

Quattro persone totalmente diverse, che nulla hanno in comune se non il loro diretto superiore“Woody”, come è stato soprannominato in privato da Stone, e che proprio lui ha scelto di mettere assieme per tentare di dare origine ad una nuova piccola squadra e non solo. Certo, perché forse i motivi sono anche altri, ma li lascerò a voi e alla vostra lettura.

Appena riuniti, non avranno nemmeno il tempo di conoscersi un po’ meglio, perché da subito una chiamata per un brutale omicidio li metterà sull’attenti e li farà scendere in pista.

«Non sei spaventato?», ti chiedo, fissando i tuoi occhi senz’anima.

Sei disteso, immobilizzato. Questa volta sei tu quello ridotto all’impotenza.

Se non fosse per il bavaglio che ti copre la bocca, quali sarebbero le tue ultime parole? Imploreresti il mio perdono? Mi supplicheresti di risparmiarti? Faresti delle promesse? Porgeresti delle scuse?

Come la Marsons oramai ci ha abituato, anche in questo frangente tutto ciò che accadrà non sarà null’altro se non la risposta, ovviamente sbagliata, a dei vissuti travagliati, impensabili e terribilmente dolorosi.

Chi la conosce bene, sa bene che le storie di Angela hanno sempre una grande attenzione per il sociale e sulle mancanze di questo sistema, che di norma poi accompagnano le persone a intraprendere la strada peggiore e pur non giustificandole poiché l’omicidio non è mai la scelta giusta, ti porta a riflettere su come tutto avrebbe potuto essere diverso se si fosse agito in un altro modo.

In ogni suo libro, e questa volta non sarà diverso, il punto di partenza è un qualcosa di terribilmente negativo che ha condotto vittime e carnefici sulla china pericolosa dell’oblio, per poi farle fondere facendole così diventare un’unica figura indistinta. Quando il confine verrà varcato, però, non ci sarà più redenzione per nessuno.

Ancora una volta quest’autrice mi ha costretta ad una lettura senza respiro, ricca di tematiche che trafiggono chi le vive, ma che anche nel lettore, pur consapevole che sia solo un romanzo, inducono pensieri negativi indescrivibili per la ferocia e l’atrocità con cui sono raccontati. È noto come spesso finzione e realtà si mescolino e diventi difficile scindere fra ciò che vero da ciò che non lo è, ma quello che è certo, è che con ogni suo libro Marsons ti costringa a riflettere e a non dimenticare che non tutto è sempre così semplice, bello, ordinato come si vede nelle facciate.

«È il momento di scegliere».

«Allora dimmi, Stone. Chi vuoi tenere e chi vuoi lasciare?».

Kim prese fiato, poi annunciò la sua decisione

Beh! Il resto è storia e chi ha già letto i precedenti conosce ogni particolare e l’evoluzione che tutti questi personaggi hanno subito. Una crescita ed una maturazione profonda che li ha resi ancora più uniti. Ancora più famiglia.

Non va però scordato che questo è un romanzo che in veste di prequel, è arrivato a pennello anche per i tanti che ancora non conoscono Angela e che si trovano nell’indecisione di iniziare un’altra serie poiché già con questo libro, potranno fare la conoscenza approfondita del personaggio e, cosa non da poco, avranno l’opportunità di farsi un’idea delle abilità dell’autrice nel dar vita a storie intricate con intrecci incredibili e finali ad effetto, sempre ricchi di colpi di scena imprevedibili che finiscono ogni volta, pur conoscendo il suo stile, per farti rimanere senza fiato e senza parole.

A presto Stone!

 

 

Angela Marsons


ha debuttato nel thriller con Urla nel silenzio arrivando a vendere un milione e mezzo di copie nel mondo. Angela vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientati i suoi thriller.

 

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