Il trafficante




Recensione di Costantino Giordano


Autore: Jorge Fernández Díaz

Traduzione: Patrizia Spinato

Editore: Longanesi

Genere: Thriller

Pagine: 350

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Roma. Quando una suora scompare lasciando dietro di sé un enigmatico messaggio, un collaboratore di papa Francesco incarica due agenti dei servizi segreti di cercarla ovunque. Patagonia. Una consulente politica, ex dipendente della Casa Rosada, viene assunta per migliorare l’immagine di un governatore ed evitargli così una possibile catastrofe elettorale. Nella sua squadra c’è Remil, un agente abituato a lavorare sotto copertura, già impegnato nella ricerca della suora scomparsa. Tormentato da un enigmatico scivolone professionale che getta la propria ombra sul suo presente e sul futuro, Remil torna a occuparsi di spionaggio politico, corruzione e narcotraffico, fino a imbattersi in un crimine di Stato e in un’organizzazione molto pericolosa, che allunga i tentacoli su qualcuno di molto vicino a lui…

Recensione

“La politica argentina è un noir: festeggiano il giorno della lealtà, ma gli altri 364 si ingannano allegramente l’un l’altro.”

Cos’è la politica se non un susseguirsi di inganni e strategie? Jorge Fernandez Diaz attraverso questo grande Spy-Thriller racconta la politica argentina e lo fa con il tono e la visione disincantata di chi ha ormai scoperto i retroscena del potere! È un vero e proprio sguardo realistico sul lato occulto della politica.

Il ritmo narrativo inizialmente è lento e la narrazione molto descrittiva poi, man mano, il ritmo aumenta in modo costante fino ad aumentare in modo vertiginoso diventando un vero e proprio thriller di azione e suspense ben orchestrato in grado di attrarre sempre di più il lettore dandogli la possibilità di conoscere a pieno gli intrighi del potere e cosa si cela realmente dietro ogni figura politica.

Il protagonista del libro è Remil, agente sotto copertura che partendo alla ricerca di una suora scomparsa si troverà immischiato in un affare di stato che riguarderà corruzione e droga. Una piaga, quella dei cartelli della droga che, soprattutto negli stati dell’America Latina ma non solo, riesce a radicarsi fino alle alte sfere del potere.

La povertà e la disperazione delle persone rendono i capi dei cartelli salvatori della patria in quanto, questi ultimi, aiutano economicamente le persone più povere assicurandosi aiuti e silenzio nei quartieri che diventano, inevitabilmente, dei veri e propri bunker dove sono protetti e nascosti da occhi indiscreti e dal mondo.

Il romanzo di Diaz è una meravigliosa storia di inchiesta giornalistica, i fatti reali, gli intrighi al potere, il modo in cui i cartelli si rapportano con lo Stato e la politica, si mischiano alla perfezione con la storia di fantasia creando un connubio perfetto. Il lettore viene messo a conoscenza di come, dietro i volti noti della politica, si muovano persone nell’ombra che spesso spostano le pedine decisionali del potere senza neanche interpellare il politico di turno o i normali cittadini che pensano di vivere in un mondo in cui regna incontrastata la democrazia. C’è una logica dietro ogni dichiarazione, dietro ogni evento benefico e culturale atta a guadagnare consensi e voti che viene smascherata dall’autore e presentata al lettore in ogni sua sfaccettatura e peculiarità.

La trama del libro è ben strutturata e il susseguirsi di eventi e situazioni diverse creano nel lettore una sana curiosità che spinge a non voler chiudere il libro e continuare a scoprire cosa di cela dietro ogni personaggio presentato, ognuno con un proprio scheletro nell’armadio e con un passato burrascoso e cupo.

Riuscirà Remil a districare la folta rete di intrighi nei quali si vedrà immischiato?

Riuscirà a scoprire chi muove realmente le pedine del potere?

Soprattutto, che fine ha fatto la suora scomparsa nel nulla? Che sia stata una pedina scomoda da eliminare da parte di chi controlla il gioco per poter fare scacco matto?

Per rispondere a tutte queste domande dovrete immergervi a pieno nella lettura di questo meraviglioso Spy-Thriller in modo da trovare, forse, tutte le risposte.

Jorge Fernández Díaz


(Buenos Aires, 1960) è un giornalista e uno scrittore argentino. Ha all’attivo trent’anni di carriera, nei quali è stato giornalista d’inchiesta, editorialista e direttore, attività che gli ha fatto ottenere numerosi premi e riconoscimenti. Attualmente dirige adn Cultura, il supplemento letterario del quotidiano di Buenos Aires La nación.

 

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