Intervista a Max e Francesco Morini




A tu per tu con l’autore


 

Innanzitutto la classica domanda: chi è Max e chi è Francesco?

Beh, Francesco è quello con la barba e gli occhiali, Max quello senza…
A parte gli scherzi, in Misericordia e Fango c’è sicuramente anche qualcosa di noi,
ma le nostre creature vivono di vita propria, abbiamo cercato di dare a ognuno dei due una personalità originale, certo ispirandoci anche alle grandi coppie del giallo classico.

Come nasce l’idea di scrivere un romanzo a quattro mani?

Noi siamo una “ditta” artistico-familiare , da venticinque anni ormai lavoriamo insieme come autori comico-satirici per il teatro, la tv, il web e come docenti per l’Accademia del Comico prima e per la nostra scuola di scrittura Pensieri e Parole adesso. La svolta creativa finalizzata alla letteratura di genere, il giallo in questo caso, è arrivata quasi naturalmente, nel tentativo di ampliare i nostri orizzonti di scrittura, ma i meccanismi e gli automatismi di collaborazione fra di noi rimangono gli stessi.

Roma e il teatro, binomio inscindibile: il giallo di Ponte Sisto è un tributo a entrambi. Quale dei due amate di più?

Entrambi, e con la medesima, grande passione. Lo diceva anche Ettore Petrolini:
“Per me nascere a Roma è stata una concessione del Nostro Signore Gesù Cristo!” ; in effetti crescere e vivere in questa città senza uguali, in questo “unicum” mondiale, è veramente un privilegio, nonostante i problemi e le contraddizioni che la caratterizzano da sempre. Perché Roma non è solo il più bel museo a cielo aperto del mondo, ma anche il più straordinario teatro di storie e personaggi mai visto.

Roma di ieri e di oggi, quali sono i tratti immutabili?

Sicuramente la famosa “grande bellezza”, immutata nei secoli, che la rende come sospesa nel tempo. Eppoi la sua eternità, appunto: Roma è madre, sorella, amante e “mignotta” allo stesso tempo, dall’alto delle sue chiese, dei suoi palazzi e monumenti ti osserva sempre con sguardo ironico e disincantato, consapevole che tu sei solo un piccolo, povero essere di passaggio e Lei , al contrario, non morirà mai.

Quali sono i vostri autori di polizieschi preferiti, a parte ovviamente Conan Doyle?

Le indagini del nostro libraio Ettore Misericordia sono un nostro personale tributo ai “giganti” del giallo anglo-americano dell’inizio del Novecento: Chesterton e Padre Brown, la Christie e Poirot, Van Dine e il suo Philo Vance, Ellery Queen, Rex Stout e Nero Wolfe, senza dimenticare ovviamente il Maigret di Simenon, personaggi-icone che hanno influenzato tutta la letteratura poliziesca che è venuta dopo.
Oltre, naturalmente, al Dio degli investigatori e del giallo deduttivo, lo Sherlock Holmes di Conan Doyle; l’idea di poter regalare a Roma il suo Sherlock ci piaceva molto. Così è nato Ettore Misericordia.

Avete mai pensato di scrivere un giallo ambientato nell’antica Roma, stile Danila Comastri?

No, perché li scrive già lei…
Seriamente: il nostro format e le nostre trame mistery sono ambientate nella Roma di oggi ma ruotano sempre attorno a un grande personaggio della storia della nostra città: Caravaggio in “Nero Caravaggio”, Bernini e Borromini in “Rosso Barocco” e adesso Petrolini ne “Il giallo di Ponte Sisto” ; certo, detto questo, non è escluso però che un futuro episodio veda come protagonista un console, un imperatore o un generale della Roma antica, chissà…

Quale sarà la nuova indagine della coppia di librai?

Adesso Misericordia e Fango, dopo aver risolto brillantemente “Il giallo di Ponte Sisto”, si sono concessi una meritata vacanza… Speriamo che a Settembre si facciano sentire!

Qualche giorno fa, Misericordia e Fango ci hanno comunicato l’intenzione, dopo tre anni di febbrile attività investigativa, di prendersi una bella pausa di riposo, forse una meritata vacanza. Aspettiamo anche noi trepidanti loro notizie: speriamo a breve!

Max e Francesco Morini

Cristina Bruno

 

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