Io sono Dot



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Recensione di Caterina Bovoli


Autore: Joe R. Lansdale

Editore: Einaudi

Collana: Stile Libero Big

Traduttore: Luca Briasco

Pagine: 220

Genere: Narrativa

Anno di Pubblicazione: 2017

Non è che avere diciassette anni, vivere in una roulotte (poco importa che tua madre la chiami casa mobile, rimane una roulotte) e dover lavorare servendo cibo su pattini a rotelle sia il massimo. Dubito sarebbe il massimo anche a trenta, di anni; o a cinquanta. Ma a diciassette, se mi credete, lo è ancora meno.
A diciassette anni si dovrebbe passare il tempo litigando con la mamma, cercando l’appoggio del papà che prima ti sgrida poi ti fa l’occhiolino quando la moglie non guarda, truccandoti in maniera spaventosa, uscendo con una moltitudine di gente diversa e guidando pick-up dai colori accesi.
Già. Si dovrebbe.
Se non ti chiami Dot e non vivi in una roul… in una casa mobile.
Se ti chiami Dot e vivi in una casa mobile (che rimane comunque una piccolissima roulotte) allora sei senza un padre, perché un giorno è uscito per comprare le sigarette e non è più tornato, hai una sorella che si fa prendere a pugni dal compagno senza fare nulla per fermarlo, una madre che fa il possibile per restare a galla, un fratellino un po’ nerd (sul quale tutti ripongono – forse sbagliando – grandi speranze) e una nonna che, standosene allungata sul divano tutto il giorno, ci tiene però a dare la sua opinione su ogni argomento le giunga alle vetuste orecchie.
No, la vita non è stata lieve con la piccola Dot.

Ma una cosa è certa: chi ha sofferto, ha una marcia in più; io ne sono convinta. È semplice, no? Quando il mare comincia ad agitarsi molto, tu sei costretto a nuotare, nuotare, nuotare. Ne esci esausto, ma hai superato il mare, i suoi flutti, le sue oscurità. Sei un vincitore. Esausto e stravolto, ma vincitore. E quella stanchezza ormai ti si è appiccicata addosso e ti ha cambiato nel profondo, ha fatto di te una persona diversa da quella che eri prima della tempesta. Sei un po’ migliore. Sei diverso. Tu hai visto il buio della notte. E sei sopravvissuto.

Dot è una sopravvissuta, una che ha dovuto nuotare e che ancora continua a nuotare, ogni giorno, ogni dannata ora della sua vita, che deve fare a meno di trucco, pick-up, feste, amici, fidanzato. Dot lavora e cerca di rimanere a galla. Ad aiutarla, una mente fresca e vivace e un sarcasmo a dir poco meraviglioso, che la rendono un personaggio principale davvero indimenticabile. Ve ne innamorerete.
Ma basta un nulla perché le cose cambino, e spesso i cambiamenti arrivano assumendo forme strane, quasi irriconoscibili, molto spesso improbabili.
Elbert.

Elbert arriva di punto in bianco, si sistema nella roulotte, fa come se fosse a casa sua e dice di essere il fratello del padre scomparso post-sigarette. E nonostante non convinca proprio nessuno, l’uomo (un ex-quasi-rapinatore-di-banche) diventa una presenza fissa nelle loro vite.
Elbert è amico, consigliere, paciere. Elbert è quanto di più vicino a un padre Dot abbia mai avuto (anche se lei non lo ammetterebbe proprio mai). Pronto al sorriso, veloce nel consiglio e soprattutto agile di gamba, Elbert è un pattinatore eccezionale, che si offrirà di allenare Dot e le sue colleghe per vincere una gara su pattini a rotelle; anche se, volendo mostrare a se stesso e a Dot che può anche fare un salto all’indietro sui pattini, si spacca la testa; anche se nessuno ha davvero fiducia in lui; anche se Dot continua a trattarlo con spocchiosa sufficienza adolescenziale.

E tra un piroetta e l’altra, tra un giro al pronto soccorso e l’altro, tra il lavoro al locale e le caustiche battute della nonna, l’amicizia tra Dot e il misterioso Elbert scaverà radici sempre più profonde nei cuori dell’uno e dell’altra, andando così in profondità da far dimenticare, anche solo per un attimo, la miseria, le brutture della vita, le sofferenze.
Non so, forse vi parrà che questo romanzo sia abbastanza tristanzuolo, un po’ cupo, un po’ drammone. Ma, ehi… stiamo parlando di Lansdale. Quindi, bando ai drammoni e affidatevi alla penna di questo abilissimo scrittore che, con pochi tratti, riesce a costruire un mondo bellissimo e fascinoso ai massimi livelli, nel quale anche le cose meno piacevoli diventano motivo per farsi una risata, sorridere alla vita, dare pacche sulle spalle.

Irriverente e cinico, caustico e crudo, Lansdale non si lascia però scappare l’occasione per insegnare qualcosa al suo lettore, per lasciare un messaggio e una traccia che, lentamente, si fanno strada attraverso le nebbie della mente, e sedimentano.
Lansdale, proprio perché è Lansdale, riesce a far passare concetti importanti anche parlando di un quasi-rapinatore-di-banche che però mentre rapinava la banca voleva pagare il parcheggio per l’auto, di una ragazzina che ha perso ogni speranza di essere felice, di un gruppo di ragazze che rischiano di essere massacrate sui pattini a rotelle solo perché per una volta, per una sola volta, stanno davvero facendo qualcosa per loro stesse. Insieme.
Io sono Dot è una bellissima storia di rinascita, di fiducia nell’umanità e nelle proprie possibilità, di amore e di perdono.
Leggetelo
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Joe R. Lansdale


Joe R. Lansdale, (Gladewater, Texas, 1951) ha scritto piú di venti romanzi e centinaia di racconti, ed è forse il piú geniale autore di crime contemporaneo. Tra le sue opere pubblicate da Einaudi Stile Libero: La sottile linea scura, Tramonto e polvere, Acqua buia, La foresta, Notizie dalle tenebre, Paradise Sky, Io sono Dot e, per la serie di Hap e Leonard,Una stagione selvaggia, Mucho Mojo, Il mambo degli orsi, Bad Chili, Rumble Tumble, Capitani oltraggiosi, Una coppia perfetta e Honky Tonk Samurai.