Krampus




Recensione di Alessio Balzaretti


Autore:Davide Stocovaz

Editore:​ Dark Zone

Genere: Horror

Pagine: 136

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Marco, Simona, Anna e Danilo hanno deciso di trascorrere il Capodanno sulle montagne della Carnia, in Friuli Venezia-Giulia, nello chalet di un loro coetaneo. Durante il viaggio, però, una valanga li manda fuori strada e li costringe a fermarsi. Usciti miracolosamente illesi dall’incidente, vengono soccorsi da Andrea, giovane abitante dello sconosciuto e vicino villaggio di Val Chiara, che si propone di aiutarli. Il ragazzo li scorta in paese, dove i quattro vengono curati e rifocillati. E, in attesa che la loro auto sia rimessa in sesto, decidono di affittare una casa. Quasi subito, però, si rendono conto che c’è qualcosa di molto strano che aleggia per le vie e per le case di Val Chiara e che coinvolge anche e soprattutto le montagne circostanti. Una leggenda nera getta il suo manto di terrore sul paese, una leggenda che coinvolge l’ultimo mese dell’anno e che parla di una creatura mostruosa, che può essere saziata solo con carne umana. Uno dopo l’altro, i quattro amici dovranno intraprendere una disperata corsa contro il tempo per mettersi in salvo. Ma chi è il vero mostro? Da chi ci si deve guardare davvero?

Recensione


I discepoli di Stephen King crescono e con tante ottime idee, come quella di Davide Stocovaz che fa rivivere la leggenda del Krampus in questo breve ma intenso romanzo a tinte horror.

Una trama semplice che porta il lettore a vivere emozioni forti, sempre accompagnato da un’ambientazione cupa e piena di sorprese come è tipico di questo genere.

Sicuramente, nell’idea dell’autore, si intravedono le contaminazioni anni ottanta di diverse pellicole cinematografiche che hanno fatto da apripista, creando il format vincente del gruppo di amici che si trovano sperduti in una casa nel bosco e vengono attaccati da entità malvagie e sanguinarie.

Questa constatazione non vuole sminuire Krampus ma, al contrario, mi da modo di sottolineare come ci sia ancora bisogno di queste storie da brivido.

L’ambientazione ci ricorda che spesso, per esplorare le proprie paure, ci si deve misurare sempre con la natura che sa essere crudele quando ci spoglia dalle agevolazioni quotidiane a cui siamo abituati.

L’uomo e il mostro si devono sempre confrontare su un terreno neutrale come è Val Chiara, paese scomodo e invisibile, dove nessuno può arrivare in soccorso di Simona e dei suoi amici.

In questo senso si notano in maniera evidente le grandi capacità di Stocovaz, prima di tutto, come sceneggiatore.

Lo stile di scrittura è scorrevole e il libro si lascia assorbire in poche ore, tuttavia sarebbe stato interessante uno sviluppo più corposo della vicenda, magari approfondendo la conoscenza dei personaggi che ho trovato leggermente sbrigativa oppure dando più respiro a quei momenti di palpitante attesa che precedono l’entrata in scena dell’assassino.

Il finale è perfetto, perché recupera un ritmo di narrazione più cadenzato e meno frenetico, dimostrando le ottime attitudini dell’autore.

Insomma, quando vuoi che un grande horror ti tenga sveglio la notte, speri che un romanzo come Krampus finisca il più tardi possibile.

 

Davide Stocovaz


Nato a Trieste nel 1985, dopo gli studi partecipa alla realizzazione di film e documentari. Nel 2010 vince il Primo Premio per la Sceneggiatura Mattador dedicato a Matteo Caenazzo. I suoi romanzi sono: Zanne nelle Tenebre (2016, Editrice GDS), Abissi (2017, Elison Publishing), La Voce e altri racconti (2017, Franco Puzzo Editore), Tra due fuochi (2019, La Sirena Edizioni) , Krampus – La leggenda è viva (2020, Dark Zone Edizioni). 

 

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