La bambina con la valigia…




La bambina con la valigia di cartone 


Recensione di Deborah Nardone


Autore: Glynis Peters

Traduzione: Valentina Cabras (Inglese)

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Romanzo storico

Pagine: 382

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. Mentre gli ordigni dei nazisti cadono implacabili dal cielo durante il bombardamento di Coventry del 14 novembre 1940, i genitori di Rose Sherbourne perdono la vita. Quando la piccola si ritrova orfana a soli sei anni, il suo destino si intreccia a quello della figlia di un contadino della Cornovaglia, Elenor Cardew. Elenor sa che l’unico modo per proteggere Rose è quello di lasciare la città e cominciare una nuova vita lontano dai bersagli dei bombardieri tedeschi. Ma la tempesta di fuoco di Hitler non è l’unica cosa a minacciare la vita della piccola… C’è infatti un segreto terribile che riguarda il passato della bambina, e che spinge Elenor a rivolgersi all’unica persona di cui può fidarsi: l’eroico pilota canadese Jackson St John. E mentre lei e Jackson cercano un modo per tenere al sicuro Rose, tra di loro nascerà un sentimento destinato a diventare sempre più forte.

 

 

Recensione

Questo libro ci accompagna in un viaggio a ritroso nel tempo, toccante come solo il ricordo delle persone care scomparse sa essere. Forte e inesorabile, come il tempo di guerra di cui ci narra GlynisPeters.

La storia inizia nel 1940 con il bombardamento della città di Coventry, quando la piccola Rose rimane orfana. Subito dopo però approdiamo ai giorni nostri. Rose, ormai anziana, festeggia con i figli e i nipoti il suo compleanno. La sua famiglia sa che ha vissuto la seconda guerra mondiale, ma non conosce molti dettagli della sua vita passata. E così le domande dei familiari riportano alla mente di Rose antichi ricordi, mai sopiti e mai confessati, e la mente vola alla donna che dopo il bombardamento adottò la piccola: Elenor Cardew.

Già dalle prime pagine conosciamo quindi come la vicenda terminerà, ma quello che non sappiamo, e che l’autrice ci racconta con un repentino cambio di prospettiva, è la strada che i personaggi hanno percorso per arrivare all’epilogo. Iniziamo quindi a vivere i fatti attraverso gli occhi della contadina Elenor.

Costretta più volte a scontrarsi con uomini prevaricatori per difendere la propria dignità e la propria posizione, Elenor imparerà a vivere l’amore incondizionato della zia, che la accoglierà in città, in contrapposizione al disprezzo ricevuto dai fratelli in campagna. E sarà proprio l’amore incondizionato che la spingerà a prendersi cura di Rose quando questa ne avrà più bisogno.

L’autrice costruisce il mondo di Elenor arricchendolo di numerosi personaggi di contorno, mai banali e tutti sapientemente delineati, con un ruolo preciso all’interno della storia.

Tra questi il pilota canadese Jackson St John con cui scoccherà sin da subito una scintilla destinata a diventare qualcosa di più. Ma la guerra è crudele. Gli avvenimenti riguardanti l’avanzata di Hitler in Europa spargeranno presto ansia e terrore e costringeranno i protagonisti a compiere scelte che cambieranno loro la vita.

Questo romanzo ci mostra uno spaccato di umanità in cui sono presenti sia individui votati alla causa comune e dotati di spiccate doti di resistenza morale, sia personaggi più cupi, disfattisti e traditori. Il tutto in un’ambientazione storica complessa come quella della seconda guerra mondiale.

I fatti narrati sono ben bilanciati e la parte relativa alla storia d’amore non prevarica il resto degli avvenimenti, ma li incornicia in maniera delicata. Negli ultimi capitoli si concentra infine la scoperta del segreto che minaccia la piccola Rose, cui avrei preferito fosse dato più spazio: un’idea senz’altro originale che, se sviluppata un pizzico in più, avrebbe conferito un notevole valore aggiunto al romanzo.

La bambina con la valigia di cartone è in conclusione un romanzo appassionante e scorrevole, una lettura vivamente consigliata anche ai neofiti del genere storico e che saprà entrarvi nel cuore.

 

A cura di Deborah Nardone

https://instagram.com/recensioniluielei

 

 

Glynis Peters


È autrice di romanzi storici e vive nell’Essex. Quando non scrive, ama pescare insieme al marito, ricamare o dedicarsi alle nipoti. Proprio in onore di uno dei nipoti che vive in Canada, ha introdotto la figura del pilota canadese nel suo romanzo La bambina con la valigia di cartone.

 

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