La famiglia del piano di sopra




Recensione di Francesca Marchesani


Autrice: Lisa Jewell

Traduzione: Annamaria Biavasco, Valentina Guani

Editore: Neri Pozza

Genere: Thriller

Pagine: 336

Pubblicazione: Luglio 2021

Sinossi. Cheyne Walk è una delle strade più eleganti di Chelsea, il quartiere in cui vive la buona società londinese. I suoi appartamenti, tuttavia, non sono soltanto la quinta di una vita ricca e spensierata, ma costituiscono a volte anche il teatro di raccapriccianti ritrovamenti. Come quello che si spalancò davanti agli occhi degli agenti di polizia accorsi al numero 16 di Cheyne Walk, dopo una telefonata anonima che segnalava un possibile triplice suicidio. Sul pavimento della cucina giacevano i corpi dei coniugi Martina e Henry Lamb e di un terzo uomo non identificato. In una camera al primo piano, c’era una bambina di circa dieci mesi in buone condizioni di salute, con una zampa di coniglio sotto la copertina della culla. Stando alle dichiarazioni dei vicini, da alcuni anni in quella casa abitavano molti bambini e diversi adulti, tutti misteriosamente svaniti nel nulla, compresi i due figli maggiori dei Lamb. Una vicenda di cronaca nera irrimediabilmente consegnata al passato per Scotland Yard, una ferita tragicamente riaperta per Libby, ovvero Serenity Lamb, la bambina che venticinque anni prima era stata adottata dai signori Jones, diventando Libby Jones. La giovane donna ha ereditato la casa di Cheyne Walk e, con lei, il suo spaventoso passato, un passato fatto di indagini senza sbocco, tracce di sangue e DNA sconosciuti, messaggi e strane scritte sui muri, pannelli segreti e un orto di piante officinali, alcune delle quali erano state usate per il palese suicidio collettivo dei suoi genitori. Cos’è accaduto davvero tra quelle mura? Che fine hanno fatto gli altri abitanti della casa di Chelsea? E, soprattutto, in che modo quei drammatici eventi hanno a che fare con gli strani rumori che Libby sente provenire dal piano di sopra, benché sia certa di essere sola in quella strana e tetra dimora?

Recensione

Non è il sogno di tutta una vita quello di ricevere una lettera che ci informa che abbiamo ereditato una villa in un posto rinomato e prestigioso?

È quello che succede a Libby. Nel giorno del suo venticinquesimo compleanno scopre di essere l’unica erede della villa di famiglia.

I suoi veri genitori non li ha mai conosciuti. I genitori adottivi le hanno raccontato di come sia rimasta orfana dopo un incidente stradale, ma, una volta diventata grande gli articoli di giornale raccontano ben altro.

I suoi erano membri di una strana setta e sono morti durante un rituale di suicidio collettivo. E non è neanche la cosa peggiore che si racconta in giro di loro.

Così, quando Libby entra in quella casa per la prima volta non ha davvero idea di cosa aspettarsi, ma di certo non quello che si trova davanti. Una casa che vale milioni di sterline letteralmente a pezzi e con un’aura oscura e misteriosa.

Non solo. C’è anche qualcuno al piano di sopra, qualcuno che non ha paura di raccontarle davvero tutta la sua storia, chi è davvero Libby, chi sono i suoi veri genitori e cosa è successo venticinque anni prima a tutta la sua famiglia.

I capitoli si alternano come in una corsa fra presente e passato con i punti di vista di Libby e dei suoi familiari, pagina dopo pagina si scava sempre più a fondo per scoprire cosa sia successo davvero in quella casa.

Lo stile di Jewell è magnetico e accattivante, le pagine volano senza accorgersene e soprattutto, il colpo di scena è sempre dietro l’angolo. Se vi piacerà questo romanzo non posso che consigliarvi anche “La ragazza A” di Abigail Dean.

 

Lisa Jewell


Il suo primo libro, Ralph’s Party, è stato il romanzo d’esordio più venduto del 1999. Ha scritto numerosi altri romanzi che sono entrati nella classifica dei bestseller del Sunday Times. Nel 2018 esce Ellie all’improvviso (Neri Pozza) e La famiglia del piano di sopra (Neri Pozza, 2021).

 

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