La figlia adottiva




Recensione di Katia Montanari


Autore: Jenny Blackhurst

Traduzione: Marta Lanfranco

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Thriller

Pagine: 384

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Imogen Reid ha deciso di diventare una psicologa dell’infanzia per aiutare i bambini in difficoltà. Ecco perché, quando le viene assegnata in cura Ellie Atkinson, una ragazzina di undici anni, si rifiuta di ascoltare chi le dice che è pericolosa. Ellie è l’unica sopravvissuta a un terribile incendio che ha sterminato la sua famiglia. E Imogen sa bene che in questi casi i problemi del paziente sono la rabbia e la tristezza inespresse di chi non è ancora riuscito a elaborare il lutto. Ma i genitori adottivi di Ellie hanno un’altra storia da raccontare. Così come i suoi insegnanti. Quando si arrabbia, cominciano ad accadere cose brutte. Cose in grado di generare strane leggende su quella ragazzina silenziosa. E stare così vicina a Ellie per Imogen potrebbe diventare presto molto pericoloso…

Recensione

“La figlia adottiva” è un bel thriller con una sottile venatura horror ,che scorre lungo tutta la trama, e che le attribuisce quel “quid” in più.

Uno stile frizzante e fresco, con personaggi caratterizzati in modo da lasciare il segno.

Ellie è una figura enigmatica, sfuggente, a volte contradditoria e di lei penserete tutto e il contrario di tutto, cambiando idea tantissime volte.

L’autrice è bravissima a guidare il gioco e a portare il lettore fuori strada proprio quando si sta avvicinando troppo alla verità.

Imogen, invece, è un personaggio complesso che cerca il male solo al di fuori di sé, senza rendersi conto del pericolo causato dalle ferite ancora aperte dentro se stessa.

In noi c’è una parte nascosta che non vogliamo mostrare a nessuno ma che a volte si manifesta in alcune nostre azioni e influisce sul modo in cui percepiamo la realtà.

Entreremo in contatto proprio con la parte più segreta di vari personaggi in un turbinio di mistero, timore e inquietudine. Come improvvise pugnalate arriveranno tematiche forti come la morte di un figlio, il disagio sociale e il bullismo.

Un romanzo quindi dal fortissimo impatto emotivo, quasi da brividi, che consiglio sicuramente.

Jenny Blackhurst


Jenny Blackhurst è cresciuta in Inghilterra, nello Shropshire, dove ancora vive con marito e figli. Il suo thriller di esordio, Era una famiglia tranquilla, ha ottenuto in pochissimo tempo il consenso della critica e un grande successo di pubblico. La Newton Compton ha pubblicato anche La paziente perfetta e La figlia adottiva.

 

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