La follia dei Flood




Recensione di Orazio Rovere


Autore: Jess Kidd

Editore: Bompiani

Traduzione: Sergio Claudio Perroni

Genere: Thriller 

Pagine: 400

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. Ogni giorno Maud Drennan lascia il suo piccolo appartamento in periferia per andare nell’elegante West End londinese a Bridlemere, un tempo sontuosa dimora della famiglia Flood e ora tana di Cathal Flood, anziano e belligerante padrone di casa più a suo agio con i gatti che con gli esseri umani.Ogni giorno Maud prepara a Cathal un pasto caldo e cerca di farsi strada tra fasci di giornali, pile di menu di pizzeria o mucchi di scatolette vuote per riportare un po’ di ordine nel caos. E più lei conquista terreno, apre porte e finestre, più la casa la accoglie e le lascia messaggi: qualcosa è successo a Bridlemere, qualcosa di terribile, che non è mai venuto alla luce.Inizia così un’indagine, una ricerca della verità sotto strati di polvere e ricordi nella quale Maud si fa aiutare da Renata, sua eccentrica padrona di casa oltre che appassionata di libri gialli, e da uno stuolo di santi, impiccioni e sarcastici, che solo lei può vedere. Con fascino eccentrico e una vena noir molto poetica, La follia dei Flood esplora il confine tra peccato e santità, tra rimorsi e rimpianti, e veste di leggerezza il genere gotico.

 

 

 

Recensione

Oppressione e soffocamento”. Ecco i primi sentimenti che scaturiscono dalle pagine de La follia dei Flood di Jess Kidd, scrittrice in erba che emerge nel mondo della letteratura con questo secondo romanzo. Il libro piuttosto corposo ma per niente noioso, ci pone davanti una sorta di “rivisitazione” di quello che potrebbe essere una storia vista e rivista attraverso canali televisivi o nel vicino della porta accanto.

Ci troviamo nel West End londinese a Bridlemere per l’esattezza, un tempo sontuosa dimora della famiglia Flood e ora tana di Cathal Flood, un anziano bisbetico, bellicoso e incorrompibile padrone di casa che vive nel ciarpame più assoluto insieme ad una sfilza infinita di gatti.

Qui rivestiremo i panni di Maud Drennan, una ragazza incaricata dai servizi sociali che cercherà di mettere un pò d’ordine nell’immenso pattume creatosi a Brindlemere.

Ed è qui che la storia comincia a prendere una piega nettamente diversa da quel che poteva sembrare solo una quiete narrazione. Liberando pian piano la cucina e il forno ormai tempestato dalla sozzura, il bagno a pian terreno dove lo scarico inutilizzato da anni emette suoni suggestivi, e cercando di tenere testa al signor Flood e all’orda di gatti di ogni specie e colore che vive con lui, Maud comincia ad intravedere una storia che affonda le sue radici sotto tutta la sporcizia della casa.

Ogni giorno Maud prepara un pasto caldo a Cathal cercando di far strada tra cartoni, enormi pile di giornali, scatolette per gatti, e ad ogni centimetro di terreno conquistato sembra che la casa cercasse di lasciare dei messaggi come foto o articoli di giornali riguardo a ciò che successe a Brindlemere, un fatto terribile, che non è mai venuto alla luce. Oltretutto in casa ci sono aree che Cathal impedisce di varcare,come la grande muraglia di National Geographic, dove nessuno sa cosa si possa celare dietro quel vasto muro invalicabile e tanto importante da rendere il signor Flood geloso e belligerante.
Ecco che sotto strati di memoria, questa casa nasconde ricordi dolorosi e spaventosi a cui Maud cercherà di far chiarezza. Ad accompagnare la protagonista di questo libro ci sarà Renata, sua amica nonchè eccentrica padrona di casa devota a Gesù Cristo e Johnny Cash oltre che grande appassionata di libri gialli.

Il romanzo ha svariate ambientazioni che intercedono tra il presente e il passato ma non solo, anche tra il mondo onirico,e il mondo visto con gli occhi ed elaborato dalla mente della protagonista. Gran parte delle vicende saranno vissute proprio a Brindlemere e dintorni, tra le montagne di oggetti che da fuori sembrano enormi immondezzai ma che saranno ricordi indelebili nella mente dei protagonisti.

Qui noteremo la peculiarità dell’autrice che descriverà in maniera dettagliata l’ambientazione a tal punto da farci sentire come in trappola, in mezzo a cumuli di rifiuti soffocanti, attanagliati dalla costante presenza di un anziano e del suo macabro segreto che continuerà ad arrovellarci il cervello.

Maud non è una ragazza qualunque, quella che inizialmente potrebbe sembrare una donna schernita e dedita semplicemente al lavoro, sarà invece una protagonista brillante e con un grande senso dell’ironia e del sarcasmo ma anche coraggiosa, intelligente, abile, furba e sempre pronta ad improvvisare anche nei momenti più pericolosi. Maud ha anche una particolarità, lei riesce a vedere una moltitudine di santi impiccioni e sarcastici,  da Santa Dinfna a San Valentino, che faranno da contorno a questa particolare storia.

Anche se la base di partenza del romanzo potrebbe apparire piuttosto comune e poco attraente, Jess Kidd nonostante sia una scrittrice con ancora poca esperienza nel suo ambito, riuscirà a tenere il lettore abbastanza legato dalla storia, facendo avanzare la protagonista passo passo verso delle velature noir che ci conquisteranno del tutto, aggiungendo dettagli che ci faranno dubitare più volte di qualsiasi cosa finchè non riusciremo a riportare a galla l’enigma.

La follia dei Flood ha molti aspetti positivi, è un libro che di certo non si legge tutti i giorni, poichè la trama possa sembrare debole, il mix e gli intrecci creati dall’autrice riuscirà a rendere il romanzo un titolo piuttosto singolare. Il principale fattore che gioca a favore di quest’ultimo è di certo il lato paranormale,di come la casa cerchi di espellere quel segreto sepolto da anni tra la discarica che ormai Brindlemere è diventata, di come Maud riesca a vedere i santiche, come fossero una sorta di “grillo parlante”, interpreteranno la coscienza nonchè i vari stati d’animo della protagonista e faranno da una voce interiore, guidandola sulla strada che percorrerà.Saranno presenti pure riferimenti esterni ad altre storie,favole e miti greci, troveremo spesso citazioni su Barbablù, La tela di Arianna e persino gli Argonauti che renderanno sicuramente curioso ogni lettore. Inoltre tutta la vicenda sarà irrorata da una buona dose di suspanse e surrealismo che traccerà il cammino tra la realtà e l’altra dimensione.

Una delle poche cose negative che ho trovato in questo romanzo è lo stile di scrittura dell’autrice. Ci ritroveremo davanti un racconto in prima persona dove noi stessi vestiremo i panni di Maud Drennan. Ma forse a causa della trama che man mano si fa sempre più complessa e la presenza di flashblack, questo stile di scrittura non si addice molto e rende a volte confusionario il passaggio tra presente e passato impedendo così di godersi a pieno la storia.

Il libro comunque, umanamente parlando lascia un grande segno poichè ritrovandosi a leggere i pensieri e le azioni della protagonista, ci si immedesima a tal punto da trovare i personaggi di questa storia un pò come fossero i propri affetti personali.

L’enorme animo di Maud ci farà riflttere molto,tanto che una volta sfogliata l’ultima pagina e chiuso il libro, rimarremo lì a riflettere su come le persone riescano a cambiare radicalmente e di come non bisogna mai fermarsi alle semplici apparenze, che dietro un emorme muro o sotto una possente armatura, si possa nascondere sempre un animo nobile che magari è stato vittima delle ingiustizie della vita e pertanto è stato reso una persona piena di rancori, ma con il giusto approccio e bontà persino nel più arido terreno può sempre sbocciare un bellissimo fiore.

 

 

 

 

Jess Kidd


Jess Kidd è cresciuta e vive a Londra. Il suo primo romanzo, Lascia dire alle ombre (Bompiani, 2018), è stato finalista all’Irish Book Awards nel 2016 e nello stesso anno l’autrice ha vinto il Costa Short Story Award. Il secondo romanzo, La follia dei Flood, è stato finalista del Kerry Group Irish Novel of the Year Award in associazione con la Listowel Writers’ Week.

 

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