La mamma si è addormentata




Recensione di Fiorella Carta


Autrice: Romy Hausmann

Traduttore: Daniele Alida

Gebere: Thriller psicologico

Pagine: 384

Editore: Giunti

Anno: 2021

Sinossi. Era solo una ragazzina di quindici anni quando è stata condannata per un crimine atroce, di cui si è sempre dichiarata innocente. Adesso Nadja è una donna adulta e ha ormai scontato la sua pena. Non chiede altro che una vita normale, e quel lavoro anonimo come assistente in uno studio di avvocati sembra l’unico modo per tenere a bada gli incubi e il panico che la assale all’improvviso. Un’esistenza grigia e ripetitiva che però la fa sentire protetta. Ma un giorno, inaspettatamente, la morte rientra di nuovo nella sua vita. Laura, la moglie del suo capo, l’unica persona che le abbia mai dimostrato amicizia, ha commesso un tragico errore, un errore che è finito nel sangue. Adesso potrebbe perdere tutto: suo marito, sua figlia, le sue sicurezze. Nadja sa bene che cosa significhi. Ma sa anche che aiutarla la renderebbe sua complice. Mentre si dirige nei boschi dello Spreewald con un carico inquietante nel bagagliaio della macchina, non può certo immaginare che quel luogo popolato di oscure leggende diventerà teatro di una caccia spietata. Qualcuno sta cercando di trascinarla in un gioco perverso e Nadja capirà ben presto che il suo passato sanguinoso potrebbe fare di lei la vittima perfetta. O l’assassina perfetta.

Recensione

Dopo il successo del suo primo romanzo, “La mia prediletta”, Romy Hausmann torna con un thriller psicologico dall’abile intreccio di vite. 

Fra passato e presente di ogni protagonista aleggiano ombre scomode. Nadja le riporta a galla attraverso lettere mai spedite, destinate a un bambino che, forse, non la rivedrà più. Scontate le sue pene Nadja torna a vita normale, per quanto possa esserlo un’esistenza fatta di lavoro e solitudine, che osserva il mondo che scorre da lontano senza mai farne parte. 

E poi troviamo Laura e la sua famiglia. 

E poi troviamo la morte, il sotterfugio e il doppio gioco in una caccia al colpevole che rimescola il tempo. 

Nadja scappa, rincorre, diventa preda e predatore, stanca di una vita che l’ha resa felice solo per pochi attimi. 

Scrittura come sempre accattivante, magnetica, capace di sviscerare l’animo umano dei protagonisti per cercare di capire il male che li avvolge, il malessere che li assale, fra incubi e realtà che grondano sangue; una girandola che non perdona innocenti e colpevoli, arrivando sempre al dunque, a un epilogo coerente, mai scontato e agrodolce. 

 

 

Romy Hausmann


Romy Hausmann (1981) ha lavorato come caporedattrice di una casa di produzione televisiva a Monaco. Dalla nascita di suo figlio, lavora come libera professionista per la tv. Vive con la sua famiglia in un cottage nei boschi vicino a Stoccarda. La mia prediletta è il suo romanzo d’esordio, divenuto rapidamente un grande bestseller internazionale. La mamma si è addormentata è il suo secondo romanzo.