La nona casa




Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Leigh Bardugo

Editore: Mondadori

Traduzione: Roberta Verde

Genere: Thriller/Paranormal

Pagine: 420

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Galaxy “Alex” Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent’anni, è l’unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l’impensabile. Ancora costretta in un letto d’ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov’è l’inganno? E perché proprio lei? Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto “tombe” senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.

Recensione

Su questo libro hanno già mosso critiche che riguardano la pesantezza iniziale vista la scrittura complessa che evidentemente la Bardugo non usa con i precedenti libri fantasy già pubblicati in Italia. Quando ho iniziato a leggere il libro in questione sono arrivata quasi subito a pagina 200 allora mi son detta che queste persone forse non hanno mai letto un libro un po’ più impegnativo.

La Bardugo per la prima volta ha scritto un romanzo prettamente per adulti, lei è famosa per i fantasy che possono essere letti anche da un pubblico adulto, ma a questo punto devo dedurre che i libri di cui sopra non abbiano preamboli o spiegazioni approfondite, ma partano subito con l’azione. Vero è che i suoi fantasy sono indirizzati a giovani adulti, comunque sempre ragazzi, quindi avranno una scrittura più scorrevole e leggera, ma ne La nona casa questo non può accadere perché questo libro è il frutto di una commistione di generi che non sono rivolti ad un pubblico di ragazzi.

Nella storia figurano delle società segrete, conosciute da molte persone, l’autrice le conosce benissimo visto che è stata una studentessa di Yale quindi conosce anche le trame che si ordiscono in quella università. Oltretutto le società segrete che nomina nel romanzo esistono davvero e basta trovare la storia di Yale o delle società segrete nominate per informarsi.

Skull and Bones addirittura era sulla bocca di molti giornalisti anni addietro proprio per i suoi riti sacrileghi e poco chiari che in molti tentavano di fotografare o registrare ma che in pochi riuscivano a fare da lontano senza esser scoperti in pochissimo tempo dalla sorveglianza della società. Storie di riti poco chiari girano intorno alla Skull and Bones e non create da complottisti dell’ultima ora! Nomi illustri hanno fatto parte di questa società segreta che poi hanno occupato cariche importanti nella CIA, nell’FBI, nella Corte Suprema e come Presidenti degli Stati Uniti.

Diciamo che nella storia inventata della Bardugo c’è un fondo di verità. La storia comprende vari generi letterari, sicuramente il thriller perché è adrenalinico, anche all’inizio quando ci sono gli eventi del passato che svelano mano a mano il personaggio principale: Galaxy “Alex” Stern. Questa ragazza non ha una vita facile, al contrario, ha un potere che crea molti problemi alla sua personalità e alle relazioni sociali.

Lei vede i morti. Ricorda la sorte della protagonista di Ghost Whisperer che come Alex aveva avuto vita dura a scuola, ma almeno lei riesce a finirla al contrario di Alex che devia buttandosi nel mondo della droga per alleviare le sue visioni anche perché una delle sue visioni si è rivelata fin troppo materiale fino al punto di farle del male fisicamente e socialmente. Aveva 12 anni e credeva di avere un’amica, la stessa che tradì Alex raccontando a scuola com’era stata ritrovata in un bagno pubblico da lei e dalla professoressa eliminando così la possibilità di allacciare relazioni sociali.

A scuola la chiamavano già Bloody Mary. Il bullismo, tema sempre attuale, e un potere più grande di lei, che aveva senza nessuna guida che le spiegasse come comportarsi con ciò che vedeva, la portarono su una brutta strada. Non è semplice vivere in mezzo a persone che non comprendono ma ridicolizzano gli altri per emergere loro stessi, così Alex si avvicinò a Mosh una goth che la fece entrare nel suo gruppo di ragazzi grandi e che facevano uso di sostanze stupefacenti dove conobbe Len quello che divenne poi il suo ragazzo.

Ma come venne a contatto con le società segrete? Quando era su un letto d’ospedale dopo esser stata prelevata da un appartamento risultando l’unica sopravvissuta a un pluriomicidio. La storia è spiegata in modo nebuloso andando a ritroso nel passato di Alex, passato che la stessa protagonista non vuole ricordare, passato dove ha perso Len e Hellie. In questa storia si alternano il passato di Alex prima di incontrare Darlington, il passato con Darlington e il presente.

Il suo dono faceva gola a chi doveva prendere un elisir chimico per poter vedere i morti, per questo motivo fu inserita a Yale e le fu dato il compito di Dante nella Lethe una società che controllava le altre per motivi di sicurezza, tenendo il controllo sui mortali presi in prestito, a loro insaputa, per vari riti attraverso i quali i membri traevano grandi guadagni e per evitare che le stesse società esagerassero con certi rituali. Come dicevo sopra, il genere thriller è presente in questo romanzo anche per lo sconcerto e l’agitazione che infonde la lettura mano a mano che si va avanti, ma non c’è solo questo genere a fare da sfondo alla trama.

La Bardugo deve fornire una storia della vita passata di Alex e di quello che è successo con i morti prima di arrivare a Yale e come dovrebbe farlo se non nella formula che ha scelto?

Nel passato con Darlington, membro della Lethe che aveva il compito di Dante, mostra e spiega ad Alex quali sono le sue competenze visto che dovrà prendere il suo posto. Deve partecipare ai riti delle società segrete e deve stare attenta per carpire cosa avviene intorno a lei, non deve fidarsi di alcune e deve studiare molto anche se è un po’ con Alex. Mentre si leggono le lezioni di Darlington ad Alex, lui è già scomparso e Alex si colpevolizza per questo!

La nona casa è anche paranormal perché parla di morti al di là del Velo, il confine tra la vita e la morte che dovrebbe segnare un limite per i trapassati, però quest’ultimi possono interagire e a quanto pare possono fare anche del male. I riti aumentano il loro potere! I morti venivano chiamati Grigi dalle società segrete, ma non c’era solo un tipo di morti che vagava per New Haven o per il campus e venivano attratti dall’energia del sangue, dalle lacrime e dai dispiaceri, da tutto ciò che era vita forse perché la anelavano ancora, non riuscivano ad accettare il fatto di essere morti e cercavano di tornare. Solo alcune parole li respingevano o certi mezzi come la terra del cimitero.

La scrittura della Bardugo illustra, un passo alla volta, la storia fin quando non arriva l’azione che accelera la stessa, ma fino ad allora deve incastrare tutti i pezzi del puzzle che poi svelano la vita di Alex prima della chiamata alla Lethe e dopo la chiamata avvicinandola ad altri personaggi che sembrano fare da contorno alla protagonista. Non hanno tratti decisi, ma la scelta della scrittrice vuole rimarcare la personalità di Alex.

Un personaggio introverso che ama il silenzio perché non riesce ad esprimere ciò che ha passato o il dolore sentito “grazie” al suo dono, ma che non è affatto debole. Anche se ha preferito ricorrere alla droga per far sparire o sopportare meglio i morti, è una ragazza forte. E questo si vede dopo il ritrovamento di un corpo, una ragazza che non faceva parte dell’università, forse era meglio lasciarla stare non indagare su di lei, soprattutto non ricorrere alla magia per capire,  ma qualcosa la spingeva a proseguire.  E per questo rischia la vita!

Molti avvisano i probabili lettori di fare attenzione alla crudeltà di certe scene che sono riportate vivide tra le pagine e nella mente di chi legge o alle scene di violenza o di abusi, ma stiamo parlando di un thriller e di solito i thriller non sono fiabe, anzi, alcuni sembra prendano spunto dalla realtà! In questo libro sono presenti anche altri due generi letterari, il mistery perché ci sono molti misteri da risolvere appunto, molte nebbie da diradare e l’horror che crea nel lettore sensazioni di spavento.

Riassumento la storia è indirizzata a un pubblico adulto, un pubblico che magari legge già thriller o paranormal o horror quindi già sa cosa c’è dentro questi libri, un pubblico che è abituato a scorrere dialoghi senza filtri dove il linguaggio e i dettagli descritti sono espliciti, quindi non si devono fare delle raccomandazioni. L’unico problema potrebbe essere la scrittura sofisticata che l’autrice impiega per dare un senso alla storia prima di partire con l’azione, ma ripeto che è necessaria se si vuole avere una trama intensa e solida.

Secondo me la Bardugo riesce sicuramente nel suo intento di scrivere un thriller diverso dagli altri che cattura proprio per la distinzione dai soliti, che porta il lettore all’interno delle cosiddette “tombe”, cioè le sedi delle società segrete chiamate così perché prive di finestre o munite di piccole aperture che non permettono alla luce di entrare all’interno e che fanno si che il buio regni per creare l’atmosfera da rituale. Seguite il percorso che architetta l’autrice senza disperare e rimarrete attratti dalla storia. Buona lettura!

A cura di Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

 

Leigh Bardugo


Leigh Bardugo è una scrittrice americana di romanzi fantasy young adult, famosa in tutto il mondo per le sue serie ambientate nel GrishaVerse. Nata a Gerusalemme ma cresciuta a Los Angeles, si è laureata a Yale e ha lavorato in pubblicità e come giornalista. Per Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, GrishaVerse. Sei di Corvi (2019), GrishaVerse. Il regno corrotto (2019).

 

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