La ragazza con la Leica




Recensione di Clementina Di Branco


Vincitore 

 

Autore: Helena Janeczek

Editore: Guanda

Pagine: 241

Genere: Romanzo

Anno di pubblicazione: 2017

RECENSIONE

“Vivere a tutti i costi, ma non a ogni prezzo.”

Gerda Taro, nata Pohorylle da una famiglia ebreo-tedesca originaria della Polonia nell’Europa che osserva distratta l’avanzata del nazifascismo, è una di quelle figure che la storia ci regala per ricordarci come si può essere libere. Questa ragazza, morta a 26 anni sul fronte di liberazione spagnolo, è in realtà la prima fotoreporter di guerra, compagna di André Friedmann, con cui dà vita al celebre personaggio di Robert Capa, fotografo americano emigrato a Parigi le cui opere in pochissimo tempo diventano vere e proprie icone.

La ragazza con la Leica è il ritratto di questa giovane donna e fotografa, affascinante e dal talento indiscutibile, per molto tempo rimasta nell’ombra. In questo romanzo, dove realtà e finzione difficilmente sono distinguibili, l’autrice riesce a restituirne un’immagine autentica lontana da ogni interpretazione simbolica o mitica. C’è, infatti, prima del romanzo, un grande lavoro di documentazione.

La struttura del romanzo è assolutamente perfetta. Tre parti, tre voci, che corrispondono a tre figure importanti nella vita di Gerda, ci consegnano i loro ricordi. I tre “narratori” sono Willy Chardack, Ruth Cerf e Georg Kuritzkes, nell’ordine l’ex-spasimante, l’amica di giovinezza e l’ex-fidanzato. Ognuno di loro, ricordando Gerda, aggiunge una sfumatura a questo ritratto a posteriori. Ad aprire e chiudere il romanzo ci sono le foto, il linguaggio scelto da Gerda, la sua voce.

La Janeczek è molto abile nel seguire attraverso la scrittura le tracce della vita di tutti i personaggi che incontriamo, che sono del resto realmente esistiti, senza tralasciare la realtà storica che ha un peso innegabile nel romanzo. L’autrice porta a galla i loro ricordi, dai più divertenti ai più dolorosi. Una scrittura al servizio della memoria che per questo può, a tratti, disorientare il lettore con salti temporali o cambi di contesto. La memoria è qui un processo di ricostruzione e la scrittura della Janeczek assolve perfettamente al suo compito.

Non c’è un filo di retorica nella narrazione della Janeczek. Gerda è veramente la ragazza con la Leica per cui fare l’amore ha la stessa importanza che andare al fronte. Vivace, affascinate, seducente e coraggiosa, Gerda Taro non accetta nessun compromesso. Ama liberamente e sceglie per sé e la sua arte con una determinazione che ancora oggi è una lezione per tutte noi.

Helena Janeczek


Helena Janeczek vive e lavora in Italia da trent’anni. Nata nel 1964 a Monaco di Baviera da una famiglia ebreo-tedesca, originaria della Polonia. Ha esordito con una raccolta di poesie Ins Freie (Suhrkamp, 1989). Nel 1997 pubblica Lezioni di tenebra, prima opera in italiano, disponibile oggi per Guanda. Con questo romanzo vince il premio Bagutta . Successivamente pubblica Cibo (Mondadori, 2002), Bloody Cow (Il Saggiatore, 2012). Del 2010 è il romanzo Le rondini di Montecassino (Guanda) con cui l’autrice ha vinto il premio Napoli, il premio Pisa e il Premio Sandro Onofri. La ragazza con la Leica (Guanda 2017) è il suo terzo romanzo, candidato al premio Strega nel 2018.