La ragazza scomparsa




Recensione di Enrico Fasano


Autore: Shirley Jackson

Traduzione: Simona Vinci

Editore: Adelphi

Genere: antologia di racconti

Pagine: 78

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Il mondo di Shirley Jackson in miniatura: tre superbi racconti, uniti dal brivido di scoprire che l’orrore di cui leggi sta capitando a te.

Recensione

Shirley Jackson si addentra nuovamente in sentieri a lei familiari riuscendo a regalare intense emozioni con grande qualità. Un risultato eccellente. Antologia con tre mini racconti, ricchi di dialoghi con il ruolo determinante della morale. Ogni racconto sa il fatto suo e non lascia indifferente nemmeno il lettore occasionale. Seconda opera della Jackson che leggo, dopo L’incubo di Hill House, e dire che ne sono rimasto deluso è quasi blasfemia ma capirete anche voi che paragonarlo con il suo capolavoro è molto difficile.

La raccolta si apre con il racconto che dà il nome al libro. L’ambientazione è un college femminile in cui due compagne di stanza stanno trascorrendo di malavoglia il tempo insieme fino a quando una delle due annuncia all’altra che sta per uscire, senza più tornare. Che fine ha fatto? E soprattutto: è mai esistita?

In Viaggio con signora il tono è decisamente diverso. Protagonista è Joseph, un bambino di nove anni in viaggio su un treno per raggiungere i nonni. Sull’intero racconto aleggia un’atmosfera di inquietudine, tra le raccomandazioni di papà e mamma, finchè qualcuno interrompe il flusso dei suoi pensieri.

Da ultimo, Incubo è il più particolare e imprevedibile. Qui Miss Morgan deve consegnare un pacco per il capo, al posto della collega malata, ma non sa che il facile compito si trasformerà in un vero ‘incubo’. Tutto nasce dall’incontro con un poster, una pubblicità singolare.

Già dalla copertina, Adelphi ha optato una soluzione controcorrente. Rispetto alla quasi totalità delle sue opere, la casa editrice ne ha voluta una coloratissima e variopinta che sembra in disaccordo con la ‘corrente di pensiero’ che ha sempre visto copertine a tinta unita e molto eleganti ma che, altresì, crea molta curiosità nel lettore. Fa chiaramente dire: “voglio assolutamente leggere questo libricino”.

L’orrore che la Jackson ci presenta è diverso da quello moderno, non è solo splatter e spargimento di sangue, anzi non lo è affatto. La sua è una penna molto più fine che sa cogliere la paura con sfumature particolari, nei dettagli della vita quotidiana ed è facile rendersi conto di come ogni situazione da lei descritta potrebbe benissimo capitare a te, in qualsiasi momento. L’orrore è nella semplicità dei dettagli. Non a caso mi viene in mente Stephen King, che di lei è stato ‘allievo’ per sua stessa ammissione.

Leggere la Jackson è pura estasi. Un’autrice tutta da scoprire, da vivere e di cui innamorarsi, pagina dopo pagina.

A cura di Enrico Fasano

metanfetalibri.blogspot.com

 

Shirley Jackson


Shirley Jackson è stata una scrittrice e giornalista statunitense, nota soprattutto per L’incubo di Hill House del 1959 e La lotteria. Ha esordito scrivendo per il prestigioso The New Yorker nel 1948. Nella sua carriera ha scritto anche opere per bambini, come Nine Magic Wishes, e persino un adattamento teatrale di Hansel e Gretel, The Bad Children. Muore per infarto nel 1965, forse a causa della terapia a base di psicofarmaci che stava seguendo.

 

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