L’anello mancante




Recensione di Alberto Minnella


Autore: Antonio Manzini

Editore: Sellerio Editore Palermo

Genere: Giallo

Pagine: 256

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Un ritratto del vicequestore Rocco Schiavone. Cinque tessere che contribuiscono a definire il personaggio per chi già lo conosce e servono come una presentazione per chi non l’ha mai letto. Racconti già pubblicati in varie antologie che questo volume mette insieme per la prima volta. Il primo – che dà il nome all’intera raccolta ed è ampio poco meno che un romanzo breve – ha un inizio macabro, quasi horror: al cimitero, dentro una cappella gentilizia, viene trovato un cadavere sconosciuto disteso sopra la bara di un’altra; unico indizio uno strano anello nuziale. Ma presto la storia prende le vie tipiche che ispirano Antonio Manzini: innestare su un’indagine poliziesca misteriosa disagi esistenziali, denuncia sociale, sentimenti profondi; il tutto narrato con un umorismo ironico che sfiora il sarcasmo, fatto di battute rapide e paradossi, che nella misura breve dei racconti sembra persino accentuarsi per concentrazione. Le altre storie che seguono – tre amici in gita alpinistica finita con il morto; una partita di calcio truffaldina tra uomini di legge; un delitto nella «camera chiusa» di un treno; un innocuo eremita ucciso in una chiesetta abbandonata – sono indagini che portano, secondo l’umor nero che non lascia mai Schiavone, a «una conclusione scomoda, squallida, triste, più del cielo di questa città». Lui, il protagonista indiscusso, è un poliziotto non integerrimo, spesso ai limiti della brutalità, ma che sa riconoscere una persona vera ovunque e comunque si presenti. Un uomo che non sopporta il tempo in cui vive, per tanti motivi, ma soprattutto perché gli ha strappato la cosa più importante della vita.

RECENSIONE

Cinque racconti come cinque canzoni, come quando, alla fine degli anni Novanta, le rock band più cazzute si sfidavano a forza di EP (mi vengono in mente i Melvins, che tra il ’91 e il ’92 di EP ne sfornarono quattro, uno più bello dell’altro, fregandosene delle classifiche).

Pochi pezzi, ma micidiali. E il paragone con il rock non è casuale; a guardare il panorama spesso monotono dei detective all’italiana, Rocco Schiavone è fra quei due o tre che possono salire sul palco, sfondare gli amplificatori, dare fuoco alla chitarra, lasciar fischiare il microfono dopo aver fatto un gestaccio agli astanti ed essere osannato dagli stessi un secondo dopo.

«I libri di Rocco marcano l’evoluzione, o involuzione, psicologica esistenziale e temporale del vicequestore» ci dice Antonio Manzini prima ancora che l’avventura abbia inizio. «Introdurre quindi delle storie sganciate dal flusso narrativo delle vicende personali del vicequestore è stato complicato […] Ho dovuto quindi pensare a una sospensione temporale dove piantare questi racconti, che a volte risentono dell’influenza dei libri a loro contemporanei a volte no».

Si inizia con “L’anello mancante” che dà il titolo alla raccolta. Bisogna traslare il corpo di Veronica Guerlen Bresson. Quando apriranno il loculo, una sorpresa raggelerà tutti: sopra alla bara di Veronica c’è un altro cadavere.

Basta questo per farvi venire l’acquolina in bocca e procedere fino a “L’eremita”.

Si dice spesso che un giallista seriale faccia molta fatica a costringere il proprio detective dentro la scatola racconto. E invece Antonio Manzini lascia Rocco Schiavone libero di essere. Nessuna costrizione, nessun fiato corto.

Il vicequestore respira e aspira, borbotta quanto gli pare e incede per conto suo, sia in dieci che in mille pagine, indossando fiero la sua ancestrale e sacrosanta disobbedienza.

Antonio Manzini


Antonio Manzini, scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato i romanzi Sangue marcio e La giostra dei criceti, quest’ultimo pubblicato da Sellerio nel 2017. La serie con Rocco Schiavone è iniziata con il romanzo Pista nera (Sellerio, 2013) cui sono seguiti La costola di Adamo (2014), Non è stagione (2015), Era di maggio (2015), Cinque indagini romane per Rocco Schiavone (2016), 7-7-2007 (2016), Pulvis et umbra (2017) e L’anello mancante. Cinque indagini di Rocco Schiavone (2018). Nel 2015 ha pubblicato Sull’orlo del precipizio in altra collana di questa casa editrice.

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