L’artista della fuga




A cura di Antonia del Sambro


Autore: Brad Meltzer

Traduzione: Giuseppe Marano

Editore: Fazi Editore

Genere: Thriller

Pagine: 476

Anno pubblicazione: 2018

Sinossi. Il corpo di Nola Brown è stato trovato su un aeroplano misteriosamente precipitato dal cielo mentre lasciava una base militare segreta in Alaska. L’ufficiale comandante conferma: è morta. Anche il governo US conferma. Ma Jim “Zig” Zigarowski ha appena scoperto la verità̀: Nola è ancora viva. E sta fuggendo. Zig lavora alla base militare aeronautica di Dover, dove cerca di sistemare i corpi dei militari caduti nelle missioni segrete dell’Esercito americano. Nola era un’amica della figlia di Zig, e una volta le aveva salvato la vita. Mentre scava nel suo passato, scopre che i problemi seguono Nola ovunque. 

Recensione


Un aereo militare partito da una base segreta precipita in Alaska. A bordo restano tutti uccisi, compresa Nola Brown, soldatessa addestrata anche alle missioni più pericolose. Quando il suo corpo arriva all’obitorio, però, il medico legale, che la conosce da sempre, comprende subito che probabilmente non si tratta di lei e che la spericolata e misteriosa Nola in realtà potrebbe essere ancora viva. Jim Zigarowski, detto Zig, infatti, conosce Nola da tempo, era amica di sua figlia e le aveva anche salvato la vita.

Allora di chi è quel corpo arrivato all’obitorio? Dove si trova Nola Brown? E cosa ha visto o scoperto di così pericoloso nella sua ultima missione da indurla a far perdere le sue tracce e a far credere a tutti di essere in una cella frigorifera dell’Istituto di Medicina Legale?

“Nola avevi ragione. Continua a scappare”.

Leggere L’artista della fuga mette ansia, ma di quella buona, di quella che serve a ogni lettore per potersi gustare pagina dopo pagina un thriller nuovo e originale in cui la protagonista non è affatto indifesa, ha tutte le caratteristiche per potersi difendere e ne conosce una in più del nemico che vuole farla sparire. Eppure, il lettore finisce con il soffrire e tormentarsi ogni volta che Nola deve scappare o inseguire.

Brad Meltzer si merita un lunghissimo applauso proprio per questo, per aver creato una storia al cardiopalma ed essere riuscito a farla vivere quasi in prima persona a chi legge. Se a questo si aggiunge che per tutto il romanzo l’autore continua a stendere sui protagonisti un velo di mistero si apprezza ancora di più il finale della stessa storia.

Una trama fittissima dove i sentimenti come l’amicizia e la riconoscenza si fondono perfettamente con quelli della paura e del pericolo costante.

Meltzer è anche coraggioso nel trattare temi che riguardano l’esercito americano così da vicino e a svicolare quando il soggetto della storia diventa troppo rischioso anche per lui.

L’artista della fuga è un romanzo complesso ma assolutamente affascinante. Un buonissimo thriller che terrà compagnia nella stagione autunnale, ricco di adrenalina, sostanza che scalda sempre.

 I personaggi


I personaggi di questo strepitoso thriller di Brad Meltzer possono dividersi essenzialmente in due categorie: quelli reali, viventi e pronti a combattere per la verità e la giustizia, e quelli che sono solo dei fantasmi ma non per questo meno importanti e di minore ispirazione.

Jim Zigarowsky, detto Zic, sovrasta e ingloba l’intera scena narrativa come se fosse il vero autore e ideatore di quanto succede nella storia e di quanto succede al resto dei protagonisti. Zic è l’uomo che ha sofferto per la perdita più crudele che possa colpire un essere umano ma, pur non superando il passato e il dolore interiore, non ha mai sbagliato un colpo nel suo lavoro. Anzi, ha affinato la sua tecnica a Dover, prima di permettere che i militari americani caduti in missioni segrete abbiano una degna sepoltura, prega affinché lui sia capace di sistemarli come essi meritano, o quantomeno di capire al meglio cosa gli sia successo. Zic è perspicace e professionale ma è anche testardo e inossidabile. È un uomo che sa distinguere sempre tra l’ufficio dei suoi doveri e l’aspetto umano della sua missione. Zic desidera guardare negli occhi i familiari delle vittime e non abbassare la testa, perché la sua coscienza lo spinge sempre a essere leale, soprattutto con le vittime. Jim Zigarowsky ha perso sua moglie. Ma soprattutto la sua adorata figlia Maggie.

Maggie. La vera coprotagonista dell’intero romanzo. Morta a poco meno di quattordici anni, Maggie è il fantasma che muove le intere azioni di Zic. Nei capitoli a lei dedicati la ragazza diventa, già in vita, una sorta di guida dantesca per il padre e per le persone che frequenta. Fragile e forte insieme, è lei che fa conoscere e incontrare Zigarowsky con Nola Brown, l’altra protagonista indiscussa de L’artista della fuga.

Nola Brown. Quando le due adolescenti si incontrano Nola è appena arrivata nel gruppo di Maggie, adottata da una famiglia che nulla in realtà può offrirle; le sue compagne la chiamano “La Muta” perché Nola, già da piccolissima, capisce che meno si sa di lei e più possibilità può avere di cavarsela. Nola Brown una sera salva la vita a Maggie, ma poi la vita le allontana, e Maggie muore insieme a sua madre. Zic non dimentica Nola e da sempre sa che le fughe della ragazza sono fughe per la salvezza. Jim Zigarowsky e Nola Brown sono i personaggi reali, più che reali dell’intera storia. Anche se nessuno di preciso sa chi sia la donna e il mistero che la circonda diventa ancora più pericoloso quando da artista di guerra dell’Esercito americano, simulando la sua morte, diventa una vera e propria artista della fuga. C’è un atro personaggio, però, che dà il senso a tutto il lavoro letterario e che da “fantasma” muove e dirige i fili della narrazione: Harry Houdini.

Harry Houdini. Il celebre mago, diventato l’illusionista professionista ed escapologo più famoso al mondo, è il deus ex machina del romanzo di Meltzer e il lettore lo apprende gradualmente fino ad averne la consapevolezza più assoluta.

Accanto a questi quattro grandi protagonisti, molti altri personaggi minori, tra i quali spiccano Amy Waggs, responsabile dell’unità dell’FBI che estrapola i dati biometrici dei terroristi e che, con la sua inclinazione al dovere e alle regole, fa da controcanto alla passionalità umana di Zic, e il prezioso informatico Daewon che, come tutti i nerd, odiando il lavoro di ufficio, si dà all’hackeraggio, finendo con il restare dietro una scrivania ogni giorno della sua vita.

Personaggi straordinari nel senso più etimologico della parola quelli de L’artista della fuga, perché di ordinario non hanno proprio nulla, ma contribuiscono enormemente alla bellezza dell’intero lavoro.

Brad Meltzer


Nato nel 1970, è uno scrittore di thriller e fumettista statunitense. Nel 1998 ha pubblicato il suo primo bestseller, a cui sono seguiti numerosi romanzi di grandissimo successo. È stato anche ghostwriter di Bill Clinton, suo fan. Vive in Florida.