L’ascesa di Senlin




Recensione di Anthony Brigida


Autore: Josiah Bancroft

Traduzione: Alessio Lazzati

Editore: Mondadori

Genere: Fantasy

Pagine: 406

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. La Torre di Babele è la più grande meraviglia del mondo conosciuto. Grande come una montagna, l’immensa Torre ospita innumerevoli Regni Circolari, alcuni pacifici, altri bellicosi, appoggiati l’uno sull’altro come gli strati di una torta. È un mondo popolato di geni e tiranni, aeronavi e motori a vapore, animali insoliti e macchine misteriose. Attirato dalla curiosità scientifica e dalle mirabolanti promesse di una guida turistica, Thomas Senlin, mite preside di una scuola di provincia, decide di visitarla. Anzi, gli sembra che, con i suoi lussuosi Bagni, sia proprio la meta ideale per la sua luna di miele con Marya. Solo che, appena arrivati, i due sposi si perdono tra la folla di abitanti, turisti e furfanti. Determinato a ritrovare la moglie, Senlin inizia una lunga ricerca tra bassifondi, sale da ballo e teatri di burlesque. Dovrà sopravvivere a tradimenti, assassini, e ai lunghi cannoni di una fortezza volante. Ma se vuole riavere Marya, sopravvivere non basterà: dovrà sapersi trasformare da uomo di lettere in uomo d’azione.

Recensione

L’ascesa di Senlin è un mix di Fantasy e Steampunk, questo romanzo è il primo di ben quattro libri che fanno parte della serie The books of Babel.

Il protagonista della storia, Thomas Senlin è il preside di un istituto nel Isaugh, insieme alla neo sposa, Marya, giunge alla Torre di Babele per la loro luna di miele. Senlin è un uomo di cultura, da sempre affascinato dalla Torre, tanto da sacrificare il loro viaggio di nozze per condurre la moglie in questo magnifico posto, oggetto dei suoi studi e della sua passione, realizzando cosi il sogno della sua vita.

La suggestiva ambientazione, imponente e maestosa, diventa protagonista tanto quanto i personaggi del romanzo. Si staglia all’orizzonte prendendosi di prepotenza la scena, soprattutto grazie alle descrizioni curatissime dell’autore. Nessuno conosce i livelli più alti, quelli più ambiti, che non sono visibili da chi la osserva dal basso, vista l’altezza, i livelli più alti della Torre sono sempre circondati dalle nuvole, tanto da non sapere con certezza se sia essa stessa a generarle oppure se semplicemente le attiri e vi si trovi in mezzo.

Ai piedi della Torre, si trova il mercato, le vie del mercato sono piene di gente e quando Marya si fermerà ad una bancarella per acquistare degli indumenti, Senlin la perderà di vista ed i due non riusciranno più a ricongiungersi. Stravolgendo il loro viaggio di nozze. Iniza così l’avventura di Senlin alla ricerca della giovane moglie, in quel fiume di gente ritrovarsi non sarà per nulla semplice, molti in quel caos girano in coppia legati da una corda, perchè ogni giorno le persone si perdono per anni o addirittura per sempre.

Senlin uomo mite e riservato, dovrà trovare il coraggio dentro di sè e partire alla ricerca della moglie. Dovrà esplorare ogni livello della Torre che sarà uno diverso dall’altro, ognuno con le sue regole e le sue caratteristiche ben descritte dall’autore. I Regni che formano la Torre e i personaggi che ci abitano la renderanno inquietante e capace di cambiare le persone.

La Torre di Babele è a volte chiamatail Lavandino dell’Umanità”.

La sua immensità, la varietà dei Regni Circolari, le sue altezze misteriose ed eleganti sono irresistibili per tutti i visitatori. Ne siamo attratti come l’acqua da uno scarico ”

In questo viaggio, Senlin incontrerà diversi personaggi, tutti molto particolari e ben caratterizzati pronti a trarre beneficio a discapito del nostro protagonista. Questo porterà Senlin a cambiare profondamente, rendondolo un uomo diverso, più audace, più scaltro e decisamente più coraggioso.

Riuscirà Senlin a trovare la moglie e cosa e chi dovrà affrontrare pur di trovarla? Cosa siamo disposti a fare per l’amore della nostra vita?

Lo scopriremo presto, forse.

Parto dal pressuposto che leggendo in copertina la mini recensione della Shannon, paragonandolo a BioShock e l’Inferno, (La Divina Commedia) di Dante, due opere che conosco ed ho apprezzato molto, ne sono stato attratto, nonostante il fantasy non sia nelle mie corde, tranne alcune eccezioni. A tratti ne sono rimasto deluso. Ma mi riservo di dare un giudizione definitivo in quanto è il primo libro della serie.

La trama di per sé è buona, soprattutto l’idea della stratificazione dei Regni della Torre, riportando alla mente l’opera del sopracitato Dante, la storia in questo primo capitolo si snocciola solo per i primi tre livelli della Torre, portando il protagonista e le vicende in altri luoghi. Spero tanto con gli altri libri di poter conoscere cosa ci sia dopo il terzo livello.

Il ritmo è altalenante, a tratti scorre fluido con attimi di tensione e portando il lettore ad essere attratto dalle vicende narrate, mentre in altre circostanze si impantana in particolari noiosi non supportando l’attenzione del lettore, portando la parte centrale del romanzo ad essere più lenta rispetto l’inizio e la fine.  Nonostante sia un genere fantasy, non è quel tipo di libro “infantile” che spesso peccano i libri di questo genere ma anzi sarà un viaggio pieno di disperazione, incontri, scelte ed avventure.

I protagonisti sono tanti, ben descritti e ben caratterizzati dall’autore. Capace di rendere ognuno di loro particolarmente intriganti.

Scoprirete che la Torre non è quel che sembra.

Allacciate le cinture, si parte per Babele.

Un consiglio? Non fidatevi di nessuno.

Buona lettura.

A cura di Anthony Brigida

www.instagram.com/let.sreadtogether

 

Josiah Bancroft


Josiah Bancroft, prima di dedicarsi interamente alla scrittura, ha lavorato come docente di college, musicista rock, aspirante fumettista e poeta. La trilogia della “Torre di Babele”, uscita tra il 2013 e il 2019, è stata un fenomeno nel mondo del self-publishing, con un notevole successo anche di critica.

 

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