Recensione della redazione
Giusy, Fiorella, Leonardo e Sabrina
Autore: Simone Regazzoni
Editore: Rizzoli
Genere: Thriller
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Roma, 2020. Sulle strade della città la neve si mescola con il sangue. Davanti allo specchio del bagno, Giulia osserva i lividi dell’ultimo allenamento di MMA sul corpo scolpito. Poi indossa la divisa di ordinanza ed esce nella notte. Roma è ricoperta da una coltre di neve. Nel Foro romano – dove, secondo la leggenda, è sepolto Romolo – è stato ritrovato il cadavere di una donna sventrata. Un serial killer sta mettendo in ginocchio la capitale attraverso efferati delitti che rimandano alla fondazione della città eterna. Uccide con addosso una testa di lupo e un mantello di pelliccia e incide sulla pelle delle vittime un’oscura maledizione arcaica: sakros esed. Per il commissario Giulia Rakar è solo l’inizio di un’indagine pericolosissima. Nonostante a trentun anni sia una profiler impeccabile, Giulia nasconde una profonda ferita del passato e convive con il buio da quando era bambina. Perché le sfaccettature del Male sono infinite e anche quando sei convinto di essere tu a dargli la caccia lui può dare la caccia a te. E stavolta per risolvere il caso non le basterà entrare nella mente del killer: dovrà evitare che sia lui a entrare nella sua.
Recensione
Si muove a scatti, nervosa, la narrazione de “I segni del male”.
Ho apprezzato molto la struttura in capitoli brevi, a volte brevissimi; una raffica di flash in cui il lettore è chiamato a rimanere sempre vigile e attento. Non si perde in chiacchiere, Simone Regazzoni, non gli interessa annoiare il lettore con troppi particolari o con uno stile che non sia schietto e diretto.
Protagonista tra i protagonisti, Roma, Roma caput mundi, capitale del mondo come scrissero all’epoca, Roma città eterna, ma nel romanzo, Roma assume il ruolo di “Capitale insanguinata”.
C’è una storia da raccontare, in un crescente clima di tensione; c’è un lettore da confondere e spiazzare, al quale non bisogna dare troppi indizi, altrimenti si rischia di rovinargli il finale.
Il ritmo crescente è affidato alla sfida mentale tra assassino e la profiler, Giulia Rakar, sfida che trascina il lettore tra le varie supposizioni sull’identità del serial killer, appagando così quella velleità inconscia da profiler, sita in ognuno di noi.
Giusy Ranzini
I thriller strappano un velo. Lacerano l’apparenza, mettono a nudo il nostro lato più crudele, quel sogghigno che esce fuori quando noi lettori abbiamo a che fare con pagine intrise di sangue.
Forse è una catarsi, un modo per tenere a freno la densità del buio che si annida in ognuno di noi. Negare a se stessi questa dualità ci rende pericolosi.
Libri come “I segni del male” cancellano quella linea netta che lascia in evidenza solo la luce e intinge nell’ inchiostro più nero una quotidianità che illude.
Una storia che ammalia, tradisce, esalta il lettore di genere. Regazzoni scrive e ci sbatte in faccia uno specchio davanti al quale non possiamo negare quanto l’ efferatezza degli omicidi ci esalti.
Giulia Rakar non è solo una profiler, ma un demone che risale dall’inferno con le mani macchiate di zolfo e solo lei potrà svelare ai nostri occhi chi si nasconde dietro Romulus. Arriverete esausti alla fine, eppure non ne avrete mai abbastanza.
Fiorella Carta
Il thriller italiano dell’anno, un viaggio in una Roma oscura, una città sacra, una città di riti pagani e riti religiosi.
Un viaggio interiore per il commissario Giulia Rakar, un’indagine che tirerà fuori una parte nascosta del suo io, una vita che voleva dimenticare…ma che non potrà … fino alla fine dell’indagine.
Regazzoni ci regala un thriller da divorare, non da leggere
Leonardo Di Lascia.
“I Segni del Male” è un twist thriller audace e insinuante, a presa immediata e a rilascio di emozioni prolungato. E’ terrificante e avvolgente, preciso nel contesto e nella trama. Nulla di casuale, nulla di ridondante.
Nulla di fine a se stesso, tutto per un fine incandescente, laddove, talvolta, tra le fiamme dell’inferno e il fuoco della conoscenza, si ravvisa identità.
E’ scritto con vera arte, penna sicura e forte di un talento eccezionale, è pensato con cura estrema e dedizione pura. In una parola, “I Segni del Male”, è totalmente, ma non banalmente, perfetto.
Basterebbe questo a farne IL Thriller da leggere e da consigliare.
Basterebbe eccome, ma c’è di più.
C’è anima.
C’è un autore che si chiama Simone Regazzoni.
Sabrina De Bastiani
Simone Regazzoni
è nato a Genova nel 1975. Filosofo, allievo di Jacques Derrida, si occupa di filosofia politica e di filosofia della cultura di massa ed è autore di saggi e romanzi. Insegna all’Università Cattolica di Milano. È stato coautore, sotto lo pseudonimo collettivo di Blitris, della “Filosofia del Dr. House” (2007). Per i tipi del Melangolo ha pubblicato “La decostruzione del politico” (2006); “Harry Potter e la filosofia” (2008); “Nel nome di Chora”(2008). Con Ponte alle Grazie “La filosofia di Lost” (2009).
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