L’estate dell’incanto




Recensione di Sara Zanferrari


Autore: Francesco Carofiglio

Editore: Piemme

Genere: letteratura italiana

Pagine: 272

Data di pubblicazione: settembre 2019

Sinossi. È l’estate del 1939, Miranda ha dieci anni e il mondo è sull’orlo dell’abisso. Ma lei non lo sa. Quell’estate sarà la più bella della sua vita. Miranda parte con sua madre da Firenze per raggiungere Villa Ada, la casa del nonno paterno, il marchese Ugo Soderini, sulle colline pistoiesi. Suo padre è altrove. La cascina del nonno e il bosco misterioso che la circonda sono il teatro perfetto per le avventure spericolate insieme con Lapo, il nipote del fattore, le scorribande in bicicletta, le scoperte pericolose, il primo, innocente bacio. Ma il bosco è anche il luogo abitato dalle creature parlanti che l’anima di bambina vede o crede di vedere. E la foresta compare sempre, e misteriosamente, nei quadri del nonno, chiusi nel laboratorio che nessuno ha il permesso di visitare. C’è come una luce magica che rischiara quella porzione di mondo. Miranda, ormai novantenne, ce la racconta, fendendo le nebbie della memoria. Tornare a quei giorni, a quella bambina ignara, che ancora non ha visto, vissuto, sofferto, perduto è più che una consolazione, è un antidoto. È l’incantesimo di una giovinezza improvvisa.

Recensione

Ambizioso” Carofiglio, lui, uomo, che sceglie come protagonista parlante in prima persona una donna, Miranda, per di più anziana mentre ricorda la giovinezza, passando attraverso momenti di attuale quotidianità dove tutto sembra quasi ovattato, sospeso, in un’età avanzata (90 anni) che se qualcosa toglie, qualcosa può anche dare:

L’ingiuria degli anni mi ha tolto lucidità, il senso delle distanze, il passo spedito, perfino il pudore, talvolta. Ma mi ha regalato questo senso lieve di galleggiamento, questo godimento silenzioso della vista e del gusto. Una specie di sospensione, una trance emotiva che mi consente di non cedere più al pianto, ricordando le cose perdute, chi è andato via. E così il senso stesso dello stare al mondo mi pare più leggero, ed effimero, quasi fossimo davvero formiche, viste dall’alto. Formiche.” Pag. 14-15.

E poi Miranda a 10 anni, in quella che per lei è stata l’estate più bella della sua vita, anche se drammatica, forse crudele. La Miranda novantenne che ricorda e racconta quella ragazzina che non è più bambina ma nemmeno ancora giovane donna, in quel momento di passaggio quando ancora non si conoscono le sofferenze e le perdite che la vita porta con sé.

Firenze, giugno 1939, Miranda si trasferisce in collina con la madre dal nonno paterno, uomo chiuso, concentrato esclusivamente sulla propria attività di pittura, che tiene gelosamente nascosta nel suo studio, dove la bambina si avventura di nascosto scoprendo grandi ritratti di animali del bosco, da cui traspare però un non so che di inquietante, che mette paura. Il padre non c’è e Miranda gli scrive moltissime lettere a cui non riceve risposta. Il tempo trascorre fra le passeggiate con la madre, la casa, il bosco, le avventure con Lapo, il nipote del fattore, un po’ più grande di lei.Un’estate all’apparenza serena, che porta già al contrario dentro di sé il germe della tragedia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale che incombe su tutti e piomberà su di loro al momento di tornare in città, cambiando irrimediabilmente le loro vite.

L’estate dell’incanto, quando tutto pare ancora possibile, e il ricordo di quei giorni è un balsamo che accompagna i giorni della vecchiaia e del disincanto.

“Esperimento” riuscito: l’autore entra con bravura nel delicato mondo femminile e dell’infanzia, regalando momenti di poesia e nostalgia.

A cura di Sara Zanferrari

 poesiedisaraz.wordpress

 

Francesco Carofiglio


Scrittore, architetto e regista, è nato a Bari. Oltre a “L’estate del cane nero”, “Ritorno nella valle degli angeli” e “Radiopirata” (tutti usciti per Marsilio), ha pubblicato per BUR il romanzo “With or without you” e per Rizzoli, in coppia con il fratello Gianrico, nel 2007 la graphic novel “Cacciatori nelle tenebre” e nel 2014 “La casa nel bosco”. Per Piemme, ha scritto “Wok” e “Voglio vivere una volta sola”, “Una specie di felicità” e, nell’autunno 2017, “Il Maestro”, nella collana Il Battello a Vapore il libro per ragazziJonas e il mondo nero2018.

 

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