L’incubo di Helen




Recensione di Priscilla D’Angelo


Autore: Antonio Pérez Hernàndez

Traduzione: Anna Camagni

Editore: GoWare

Collana: narrativa- Pesci rossi

Genere: Giallo/Thriller

Pagine: 360 brossura

Anno di pubblicazione: 2020

 
 

Sinossi. Nella piccola e tranquilla cittadina di Worte, mentre gli ultimi spiragli dell’inverno iniziano a svanire, avvengono misteriosi e terribili eventi. Richard sente di nuovo la sua presenza; sono trascorsi molti anni da quando è scomparso dalla sua vita, così tanti che lo aveva quasi dimenticato. Ma è vivo e la sua voce risuona nella sua mente, riverberando in ogni angolo della sua anima. Nel frattempo l’ispettore Moore e il giovane collega Eddie investigano sull’omicidio di Aaron Fellon Smith, il portiere del Bar Kobla, e si ritrovano coinvolti in un’indagine ricca di suspense, in cui un passato sepolto nell’oblio si fa strada inesorabilmente.

Recensione

La sinossi riportata dai siti risulta poco attinente con la reale storyline del romanzo.

Mi aspettavo sicuramente molta suspense e molte sequenze d’azione conseguenti a questi “misteriosi e terribili eventi”.

Ci troviamo di fronte, invece, ad un thriller che ha come nucleo centrale le vicissitudini di tre giovani: Helen, una quindicenne costantemente in guerra con la madre; Craig, un cervellone segretamente innamorato della ragazza; Richard, nominato dalla comunità di Worte come “il più attraente dalle ragazze, che aveva un lavoro, una decappottabile nera metallizzata di 330 cavalli e bicipiti palestrati”.

Helen rientra nello stereotipo di adolescente ribelle con le problematiche ad esso connesse: ribellione e distacco verso gli adulti, senso di indipendenza e voglia di ribalta, di far parte di un gruppo figo, di essere la più popolare tra i gruppi di pari.

Si innamora di Richard e per compiacergli accetta qualunque cosa le proponga, come una serata in discoteca o con gli amici di lui.

Peccato che il ragazzo, apparentemente perfetto, nasconda un passato complicato e il suo lato oscuro e cruento inizia a prendere il sopravvento nel momento in cui accade un terribile evento alla discoteca Kobla: il portiere Aaron Smith viene trovato in fin di vita a seguito di un’aggressione.

Sta nelle capacità deduttive dell’ispettore Moore, ormai prossimo alla pensione, e del suo partner Eddie indagare su cosa successe in quella nottata.

Purtroppo le indagini non proseguono come ci si aspetterebbe in un caso d’omicidio, anzi, dopo una busca frenata, l’attenzione del lettore si concentrerà sull’identità oscura di Richard, posseduto da una voce chiamata Spirito Rosso, che lo condurrà a compiere gesti davvero estremi…

Cosa succederà ad Helen, l’unica persona che ha scoperto il suo passato?

Grazie ad un ritmo fluido e incalzante, Hernàndez ci porterà a scoprire una storia complessa e al tempo stesso drammatica, legando il classico cliché del thriller con elementi tipici psicologici: verrà trattato il tema della malattia mentale e del rapporto d’amore e odio tipica della fase adolescenziale.

Nonostante alcuni piccoli difetti, nel complesso risulta una lettura piacevole, ma attenti alle apparenze della sinossi!

 

 

Antonio Pérez Hernández


è un insegnante di scuola primaria (specializzato in Educazione Musicale, Pedagogia Terapeutica e Comunicazione e Linguaggio). È anche pedagogo, ha ottenuto un Master in Ricerca e Innovazione nell’Educazione, ha svolto un Dottorato per la sua Tesi Valutazione della competenza nella comunicazione linguistica attraverso i racconti nell’Istruzione Primaria. Ha ricevuto un premio di consolazione al concorso letterario Premio di Creazione Letteraria Nemira ed è risultato finalista nel Concorso Internazionale di Romanzo Fantastico e del Terrore Dagón. Ha pubblicato più di una trentina di libri ed è stato tradotto in sette lingue: greco, tedesco, portoghese, italiano, inglese, francese e olandese. Attualmente concilia il suo lavoro di docente con la scrittura.

 

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