L’isola della paura




Recensione di Fiorella Carta


Autore: Dennis Lehane

Traduttore: Chiara Bellotti

Genere: Thriller

Pagine: 346

Editore: Piemme

Anno: 2015

Sinossi. A chi arriva dal mare l’isola non fa una bella impressione. Una macchia scura in mezzo alla foschia, alberi macilenti e radi a interromperne il grigiore. Ma è difficile aspettarsi di meglio da un luogo come quello. Anche perché l’agente federale Teddy Daniels sa che lo attende un incarico delicato: una paziente dell’Ashecliffe Hospital, istituto per la detenzione e la cura dei criminali psicopatici, è scomparsa e le sue preoccupanti condizioni psichiche ne rendono più che urgente il ritrovamento. Ma su quell’isola, che un uragano travolge impedendo qualunque collegamento con la terra ferma, niente è davvero ciò che sembra: cosa succede veramente in quell’ospedale? E che cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta inspiegabilmente scomparsa, oppure le prove che all’Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani? Forse, invece, è qualcosa di torbido che lo tocca più nel profondo, e che riguarda i fantasmi che da tempo lo tormentano, da quando l’adorata moglie è morta tragicamente in un incendio doloso. E quanto più Teddy si avvicina alla verità, tanto più la morsa si stringe intorno a lui.

Recensione

Un cielo oscuro foriero di qualcosa che va oltre la tempesta. Due federali su un traghetto trascinato dai marosi verso un’isola tutt’altro che accogliente, in cui loro dovranno investigare su una scomparsa. 

La scomparsa di una paziente particolare, poiché l’isola ospita criminali psicopatici, ben poco mansueti e pronti a tutto pur di scappare. 

Teddy e Chuck indagheranno insieme, conosceranno medici, personale e degenti e si vedranno costretti in questo luogo inquietante a causa di un uragano. 

Un mondo che li vede costretti a fare i conti anche con il loro passato. Teddy, dopo la perdita della moglie Dolores in un incendio doloso, ancora non ha accettato la sua morte e vaga fra ricordi, sogni vividi e terrificanti. 

Ma non è solo questo che aleggia nell’aria… Qualcosa si cela nel faro, illazioni su esperimenti sui pazienti, al limite del legale e forse oltre. 

Un romanzo incalzante, una storia che gioca con gli specchi, con le personalità di ogni protagonista e risponde a mille domande solo sul finale, uno dei migliori mai letti in un romanzo thriller. 

Lehane sa ipnotizzare, trattenere sulla pagina il lettore, drogarlo di smania di conoscere, di vedere il male dietro la misera luce di un fiammifero, dietro le sbarre, una porta, una rampa di scale che porta agli inferi anche se sembra di salire. 

Una volta aperte le porte si sprofonda nel terrore che allibisce e ci si rende conto di aver letto una grandissima storia. 

 

 

Dennis Lehane


Prima di diventare uno scrittore a tempo pieno, ha lavorato come educatore per bambini affetti da handicap e vittime di abuso, come cameriere, parcheggiatore, autista di limousine, libraio, scaricatore di camion. Il suo unico rimpianto è di non aver mai fatto il barista. Ha scritto dieci romanzi, tutti bestseller, tradotti in oltre trenta lingue. Molti di questi hanno ispirato alcuni dei maggiori registi contemporanei: Clint Eastwood, Ben Affleck e Martin Scorsese. È anche sceneggiatore di serie tv (The Wire, Boardwalk Empire). È considerato uno dei più grandi autori contemporanei di noir. Lui e la moglie Angie vivono in California con i loro figli.

 

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