The last girl




Recensione di Giusj Sergi


Autore: Joe Hart

Traduzione: Federico Ghirardi

Editore: La Corte

Genere: Distopico

Pagine: 360

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. In un mondo in cui sono rimaste meno di 1000 donne, Zoey è una delle ultime speranze per l’umanità. È fuggita dalla prigione in cui è stata cresciuta e le hanno dato la caccia fino a ridurla quasi in punto di morte, ma è riuscita a sopravvivere, a riemergere ancora più forte di prima. Ora è giunto il momento di scoprire la verità sulle sue origini: chi è davvero Zoey? Chi sono i suoi genitori? Ma un nuovo nemico è alle porte, insidioso e terribile: la cosiddetta Fiera delle Fate, un macabro spettacolo che vede uomini combattere per vincere una delle rare donne rimaste, che vengono messe in palio e ridotte a nient’altro che schiave da una coppia di sadici senza scrupoli. Quando anche Chelsea viene catturata dagli uomini della Fiera, Zoey deve fare di tutto per liberarla. Sarà a questo punto che incontrerà Wen, una donna forte e determinata quanto lei, una donna che ha perso tutto e che nasconde un importante segreto. Il viaggio di Zoey tra i meandri più oscuri della psiche umana la condurrà sempre più vicino a varcare il limite che separa il bene dal male, e il costo finale della sua sete di giustizia potrebbe essere la sua stessa umanità.

Recensione

Ritornare nel mondo di Zoey è stato come ritrovare una vecchia amica che da tanto tempo desideravi rivedere. La vicenda di questo secondo libro riprende la narrazione che si era conclusa con un colpo di scena nel primo, interrompendosi bruscamente ma lasciando intravedere la speranza; adesso ritroviamo Zoey mesi dopo correre sulle sue gambe, ritornare a combattere e a lottare per la sua vita e per ciò in cui crede, per le persone che ama e che vuole salvare.

Ma le minacce incombono su di lei e sulle poche donne ancora rimaste, e questa pericolosa e perversa macchina venditrice di donne è un vero e proprio circo, chiamato “la fiera delle fate”, dove due coniugi folli catturano le donne che sventuratamente si vengono a trovare sulla loro strada, per poi rivenderle nelle varie tappe dei loro tour, ma non con delle semplici aste, bensì con delle vere e proprie lotte in stile gladiatore romano, dove l’unico uomo superstite vince la donna e può fare di lei ciò che vuole.

Ma il modo in cui Zoey verrà a conoscenza di questa folle fiera sarà il momento più atroce e doloroso per lei, il momento che decreterà la definitiva rottura dell’unico legame con quel pezzo di sé che la teneva ancorata alla speranza e alla realtà di un futuro migliore.

Zoey in questo secondo capitolo cade e sprofonda nella disperazione più nera, tocca con mano l’abbandono da parte di sé stessa e del mondo che la circonda, ormai non si riconosce più e non riesce a trovare un’identità, se non quella di mostro; e gli avvenimenti che si susseguiranno, senza sosta, sanguinosi e impietosi, strazianti, non faranno, per lei, che confermare questa unica verità.

In questo secondo capitolo ho trovato scene molto dure, molto disturbanti e commoventi da mandare giù; non è presente nessun finto buonismo e Zoey non è un eroina che deve apparire buona, senza macchia e senza paura, a tutti i costi, ed è una cosa che apprezzo molto, perché la rende un personaggio estremamente reale, con i suoi lati e modi oscuri.

Se vi aspettate il solito distopico young adult allora rimarrete delusi: questo è un libro pregno di esseri umani senza cuore, colpevoli e depravati, un libro pieno di colpa, tormento e voglia di redenzione; c’è violenza, c’è sacrificio, ci sono lacrime. Un mix esplosivo e perfetto di tutto ciò che un romanzo del genere dovrebbe contenere. Mi ha tenuta incollata alle pagine, dalla prima all’ultima riga, ho amato l’intera storia, mi sono infuriata, ho pianto e urlato con Zoey, ho guardato l’orrore in faccia e ho sentito l’adrenalina scorrere nelle vene.

La narrazione è dal punto di vista di Zoey e dal punto di vista di Wen, la cuoca della fiera delle fate, una donna che nasconde molto, che sarà fondamentale per il romanzo e che sarà inevitabile amare. Come si è ben capito, ho amato questo libro, fino al finale, che si interrompe in un momento clou della narrazione; quindi non posso che fremere nell’attesa dell’ultimo volume, con paura e voglia di sapere e scoprire quale sarà il destino di Zoey e dei suoi amici.

Joe Hart


Joe Hart è nato e cresciuto nel Minnesota del nord, dove risiede tutt’ora . Scrive romanzi d’horror e thriller sin da quando aveva 9 anni. È l’autore di 5 romanzi e numerose storie brevi (non editi in Italia). Quando non scrive, a Joe piace leggere, fare esercizio fisico, guardare film con la sua famiglia. Questo libro è il secondo di una trilogia.