L’ombra di Nora





Recensione di Valentina Cavo


Autore: Patrizia Zappa Mulas

Editore: SEM

Genere: thriller

Pagine: 207

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Il capitano dei carabinieri Agostino, appena promosso maggiore, si trasferisce a Verona e aprire un nuovo capitolo della sua vita. Sul treno dove sta viaggiando in borghese fa un incontro che cambierà i suoi programmi. Nel sedile davanti a lui c’è una passeggera silenziosa; è anziana, elegante, e sta soffrendo. I due compagni di viaggio avviano una conversazione sorprendente che crea un’immediata intimità. Mentre scende la notte il treno si ferma per un guasto e nel buio inizia una vera e propria indagine. La donna si presenta, è Nora Casiraghi, un’importante gallerista d’arte milanese. Ha appena ricevuto una lettera anonima che l’avvisa di un furto che ha subito senza essersene accorta. Il messaggio è uno strano gioco di parole che può aver composto solo qualcuno che frequenta la sua casa. Qualcuno che l’ha derubata ed è riuscito a farla franca. Perché allora farglielo sapere? Quale insidia nasconde quel messaggio in codice? Invece di prendere servizio nel nuovo reparto Agostino raggiunge Milano e si trova catapultato in un ambiente disinvolto, tormentato e affascinante: la famiglia Casiraghi. Una famiglia dove i legami non sono di sangue ma d’amicizia e d’amore. Una corte che ruota intorno a una sovrana geniale e sotto attacco che ha bisogno di sapere quale dei suoi fedelissimi stia cercando di distruggerla…

Recensione

Su un treno che sfreccia veloce attraversando l’Italia, due sconosciuti sono seduti uno di fronte all’altro, si studiano ma non si parlano fino a che, a causa di un guasto al mezzo iniziano a chiacchierare.

È così che Patrizia Zappa Mulas ci introduce i suoi personaggi principali: il Maggiore dei Carabinieri Agostino, che è in viaggio per arrivare a Verona dove prenderà servizio, viene presentato come un linguista al quale piace sempre trovare l’origine delle parole e che cerca di scavare sempre fino in fondo per far venire a galla la verità; Nora Casiraghi è invece una gallerista molto affermata nel mondo dell’arte, donna elegante e di grande cultura che sta anche cercando di venire a capo di un misterioso enigma.

Occorre dire che, oltre ai protagonisti, anche gli altri personaggi che ruotano intorno ad essi sono ben caratterizzati e sono tutti legati, da rapporti di amicizia o amore, in particolare a Nora. Questa donna accoglie tutti e spesso perdona anche le loro bugie, ma non può passare sopra al fatto che una di queste persone l’ha tradita colpendola proprio dove invece si sentiva più al sicuro.

Quindi, troviamo: un marito fedifrago che ha alcuni anni meno di Nora e che voleva avere successo come pittore; l’affezionata cameriera che viene trattata come una figlia; l’assistente che si occupa di molte cose sia all’interno che all’estrno della galleria d’arte; la cuoca silenziosa e capace, che riesce quasi a diventare invisibile quando vuole; l’amica del cuore onesta fino al midollo; l’avvocato e il contabile,i quali sono in realtà più degli amici che dei semplici collaboratori. Tuttavia, tutti hanno dei segreti e tutti sono possibili sospettati agli occhi di Agostino.

Il ritmo del libro è incalzante, confezionato in uno stile di scrittura piacevole, e presenta qualche colpo di scena ben piazzato, che mantiene l’attenzione dove serve e che viene inserito nella trama senza risultare troppo eccessivo.

Di quando in quando, troviamo delle digressioni storico artistiche – soprattutto dell’area di Milano e dei pittori che nel corso dei secoli hanno con le loro opere arriccchito questa città -, ma anche linguistiche, all’interno delle quali ci catapultiamo in un’indagine nell’indagine, per cercare il significato delle parole e anche per risolvere il rebus che forse può essere la chiave di volta dell’intero caso e giungere finalmente alla verità. Pur essendo delle parentesi in una trama più complessa, queste digressioni, non spezzano la ritmicità della storia ma, anzi, la impreziosiscono rendendo la lettura assai interessante e gradevole.

Nel complesso, quindi, Patrizia Zappa Mulas ci regala un buon giallo che ci fa immergere nelle dinamiche di una famiglia unita, grazie a legami di amicizia più che di parentela, e che non solo riuscirà a non deludere gli amanti del genere, ma anche chi apprezza la storia dell’arte.

 

 

Patrizia Zappa Mulas


attrice e scrittrice, ha lavorato nei più importanti teatri italiani, in un repertorio che va da Shakespeare a Genet. Laureata in estetica, ha pubblicato: Lorgogliosa, Rosa furia, adattato per Rai 2 con la sceneggiatura di Lidia Ravera, Il talento della vittima (SEM, 2019) e Franca. Unincompresa di successo (SEM, 2020). Con le edizioni Nottetempo è uscito il racconto Tigre adorata e con Et al. la raccolta di racconti Purché una luce sia accesa nella notte. Vive a Roma.

 

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