L’ombra di Rol




Recensione di Francesco Morra


Autore: Enzo Orlando

Editore: Bonfirraro

Genere: Giallo

Pagine: 197

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Cosa ha a che fare l’assassinio di uno stimato libraio, proprio mentre a Torino si svolge la prestigiosa manifestazione dei Portici di Carta, con una serie di efferati delitti a sfondo sessuale perpetrati ai danni di giovani ragazze da un serial killer nel 1861? È quello che scoprirà il commissario Paolo Moretti, che in questa sua nuova indagine si trova catapultato suo malgrado ancora una volta nella “Torino magica”. Il commissario e i suoi due giovani collaboratori indagano su due differenti piste. La prima è legata al ritrovamento di una lettera consegnata da uno sconosciuto al libraio il giorno prima del delitto, in cui si parla di una serie di efferati delitti a sfondo sessuale perpetrati ai danni di giovani donne nell’estate del 1861, durante la guerra al brigantaggio nell’Italia meridionale. La seconda pista catapulta gli investigatori nella “Torino magica”, rappresentata dalle figure di una baronessa “medium”- che il commissario ha avuto l’opportunità di conoscere mentre lavorava al caso dell’omicidio del direttore del museo Lombroso – e del famoso sensitivo, che aveva vissuto parecchi anni nello stesso edificio dove abitava il libraio.

Recensione

Torino la città magica e esoterica italiana per eccellenza, fa da sfondo alla nuova indagine del commissario Paolo Moretti, nato dalla penna di Enzo Orlando.

Il nostro acuto dirigente di polizia è coadiuvato nelle indagini dai suoi solerti collaboratori, gli agenti Claudia Bonivént e Simone La Guardia. I tre diversi per carattere, esperienze e provenienza sono una squadra affiatata che riesce con dedizione a risolvere le indagini di efferati reati.

Lo scettico Moretti si trova di nuovo, suo malgrado, a fare i conti con il soprannaturale e a contatto con l’ombra del sensitivo Gustavo Adolfo Rol e di una medium.

Il team investigativo si trova a ricercare il colpevole di un omicidio che ha per vittima un noto libraio.

La narrazione si divide tra il 2012 a Torino ,appunto, con l’assassinio del signor Bairo e il 1861 tra la cittadina di Auletta e Napoli dove si racconta in una giovane Italia unificata della repressione del brigantaggio e nello specifico dei delitti che tra la cittadina salernitana e la ex capitale del Regno delle Due Sicilie hanno per protagonista un serial killer che massacra giovani donne.

Cosa hanno in comune l’esoterismo, il brigantaggio, Auletta e Torino?

Scorrendo le pagine di questa agile lettura lo scoprirete.

Un giallo ben costruito, scorrevole dalla scrittura piana da leggere magari sotto l’ombrellone o nei momenti di relax. Degni di nota i riferimenti musicali al jazz e soprattutto al mondo dell’occulto come via per il soprannaturale.

Questa ombra di Rol?

Il sensitivo piemontese aleggia su tutto il racconto ma la sua presenza è una proiezione salvifica soprattutto per i nostri protagonisti. Per coloro i quali amano il genere e sono appassionati del magico vi affezionerete alla trama. Pregevole l’affresco dato al periodo postunitario senza retorica.

Il commissario Moretti è persona oculata che rispetto a molti suoi colleghi riesce ad avere un rapporto speciale e di totale sintonia con i suoi sottoposti che considera parte integrante della sua famiglia lavorativa ed anche se si domanda il significato della giustizia terrena, ne è condottiero.

Colpi di scena, amore per i libri, magia, approfondimento storico sono solo alcuni tra gli elementi che vi faranno amare questo libro e pensare che il noir italiano è in salute. A presto Moretti alla prossima indagine!

A cura di Francesco Morra

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Enzo Orlando


Enzo Orlando: si è laureato in Architettura a Napoli nel 1988. Da sempre appassionato di musica e di narrativa gialla. A 14 anni divorava uno dietro l’altro i gialli di Ellery Queen e Aghata Christie. A 25 anni la sua passione per la musica lo porta a sospendere gli studi universitari e a collaborare in qualità di bassista, con il noto cantautore napoletano Nino Buonocore e con diversi artisti della scena musicale napoletana degli anni ‘80. Dopo questa esperienza durata circa due anni decide di riprendere gli studi e di conseguire la laurea. Nel 1995 si trasferisce a Torino dove insegna per quattro anni in vari Istituti materie tecniche. Nel 1999 viene assunto, a seguito di concorso, al Comune di Torino, dove tutt’ora lavora come architetto, occupandosi di edilizia sportiva. Il diario Lombroso e il killer dei musei è il suo sorprendente romanzo d’esordio. L’ombra di Rol è il suo ultimo libro.

 

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