L’ultima volontà




Recensione di  Maria Elisa Gualandris


Autore: Roberto Perrone

Editore: Rizzoli

Genere: Noir

Pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Un ex brigatista rosso ammette in punto di morte di non aver compiuto la strage per cui ha scontato decenni di galera. Non è stato lui ad aver massacrato, nel 1986, tre carabinieri nella campagna emiliana. Una confessione al contrario che significa solo una cosa: i veri assassini sono ancora in libertà. E sono potenti. Hanno depistato, intorbidito le acque, creato un labirinto di specchi in cui la verità sembra irraggiungibile. Ma l’ex colonnello dell’Arma Annibale Canessa non si fermerà di fronte a nulla pur di fare giustizia, ed è per questo che riunisce la sua squadra: il fido maresciallo Ivan Repetto, Piercarlo Rossi detto il Vampa, miliardario e aspirante uomo d’azione, l’atipico hacker Matteo Bernasconi. Con loro affronta un’indagine che lo porterà a esplorare i recessi più oscuri della storia italiana, un caso che affonda le radici nelle ombre della Resistenza e della Liberazione, e le allunga fino ad oggi, nei palazzi romani della politica. Una pista di sangue lunga settant’anni, costellata di morti innocenti e di segreti inconfessabili. Mentre il colpevole continua a tessere le sue trame, l’ex colonnello si ritroverà faccia a faccia con l’anima nera di un Paese in pace, ma mai pacificato. Con la terza avventura di Annibale “Carrarmato” Canessa, Roberto Perrone torna ad affondare le mani nelle pieghe più oscure della storia d’Italia. Senza fare sconti a nessuno.

Recensione

Un noir che ripercorre i momenti più bui e difficili della Storia d’Italia.

Gli Anni di Piombo, la Resistenza, i depistaggi, le menzogne. Perrone non ha paura di scavare nella memoria collettiva troppo spesso sepolta o rimossa.

Affida così al suo protagonista, Annibale “Carrarmato” Canessa, del quale è impossibile non innamorarsi a prima lettura, un caso difficile. Solo chi ha coraggio da vendere può affrontare un “cold case” dal quale probabilmente qualunque altro investigatore scapperebbe. Se non è stato l’uomo morto in una casa protetta a uccidere barbaramente tre carabinieri nel 1986, allora chi è il colpevole? E soprattutto, chi ha tenuto la verità sepolta per decenni?

Canessa si dà da fare subito per ripercorrere i fatti accaduti molti anni prima. Non è solo. Ho molto apprezzato anche i personaggi comprimari creati dall’autore. Repetto, il Vampa, Bernasconi, ma anche la giornalista Carla Trovati.

Lo stile è essenziale, limpido, chiaro: l’autore non si perde in valutazioni o giudizi morali. Racconta una storia, “la” Storia, svelando chiaroscuri del nostro Paese, con i suoi servitori fedeli, pronti a dare la vita, ma anche i corrotti e i vigliacchi. Perrone guida il lettore dall’elegante Milano alla Roma del centro storico e dei pranzi tra personaggi potenti, fino all’Emilia.

La storia inizia con pagine cariche di tensione e poi procede velocemente, in un vortice che cattura l’attenzione. Non fatevi spaventare dai numerosi personaggi che compaiono nei primi capitoli: tutto è in realtà chiaro anche se, come me, non avete letto i due precedenti libri. Ottima lettura in questa torrida estate.

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Roberto Perrone


E’ nato a Rapallo e vive a Milano. Giornalista e scrittore prolifico, ha cominciato al Giornale di Indro Montanelli ed è stato per trent’anni inviato del Corriere della Sera. Oltre alla serie Banana Football Club, per ragazzi, ha scritto numerosi romanzi e saggi. I suoi ultimi libri, pubblicati da Rizzoli, sono La seconda vita di Annibale Canessa, L’estate degli inganni e L’ultima volontà.

Di Maria Elisa Gualandris

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