L’uomo degli scacchi




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Peter May

Traduzione: Chiara Ujka

Editore: Einaudi Stile Libero

Collana: Stile libero big

Genere: Noir britannico

Serie: Trilogia di Lewis # 3

Pagine: 356 p., R

Anno di pubblicazione: 2015

Sinossi. Dopo aver abbandonato la polizia e aver deciso di stabilirsi definitivamente sulla più settentrionale delle isole Ebridi, Fin Macleod tiene lontano i cacciatori di frodo dalle terre di un facoltoso locale. Ed è proprio nel corso di un giro di ricognizione in quegli aspri territori che, in compagnia dell’amico Whistler, si imbatte nella più incredibile delle visioni. Un piccolo velivolo, all’apparenza intatto, col rosso e il bianco della fusoliera ancora ben visibili, è apparso su un cumulo di sassi, nell’alveo di un lago che si è appena ritirato. A bordo, il corpo di Roddy Mackenzie, una vecchia conoscenza di Fin e Whistler. E ben presto Fin si rende conto che della vicenda Whistler sa molto più di quanto non voglia ammettere.

Recensione


Questa è la fine di un viaggio e come tutte le volte che ci si rende conto di dover mettere un punto definitivo, un po’ di tristezza ti assale, soprattutto se il percorso si è rivelato intenso e profondo.

Il cacciatore di uccelli, “L’uomo di Lewis e L’uomo degli scacchi”.

Tre libri che raccontano una vita, anzi alcune vite, tre racconti che fanno bilanci, tre storie che di fatto sono una, solo più ricca, più dettagliata, più completa.

La storia centrale sarà sempre quella di Fin Macleod, ma attraverso i tre libri vi renderete conto di come ogni dettaglio, di capitolo in capitolo acquisterà sempre più chiarezza finendo per trasformarsi in un romanzo unico, solo con molte vie traverse, necessarie per capire come si sia arrivati all’epilogo finale.

Non c’è niente come avere la responsabilità di un’altra vita per iniziare a preoccuparti della tua.”

Fin lo ha scoperto tempo fa che occuparsi di qualcuno è un qualcosa che ti spinge da dentro e prende il sopravvento su tutto, ma ha altresì imparato che nel momento in cui quel qualcuno ti viene tolto anzitempo il tuo cuore si lacera, sfiorisce, non riesce a proseguire, a meno che tu non scopra l’impensabile, l’impossibile che però finisce per donarti ancora una possibilità, l’ultimo rimasuglio di certezze in una vita attraversata da scelte fatte, molto spesso anche consapevolmente sbagliate.

Pensò a come avesse preso la strada sbagliata davanti a quasi tutti i bivi della sua vita, anche quando sapeva quale fosse la strada giusta.”

Ognuno di noi è consapevole di come una decisione possa rivelarsi estremamente importante nel dare una direzione alla nostra vita. È facile dire che basta pensarci, ma alla fine, chi di noi ha sempre avuto da subito una chiara idea in mente?

Che dire, mi sento orfana perché quando ti ritrovi costretta a dire addio, cosa che io non amo particolarmente, mille emozioni contrastanti emergono e mi mettono in difficoltà.

Ora posso affermare di essere in pari per quanto riguarda la storia di Fin, il futuro, ovviamente sarebbe tutto da scrivere.

Le migliori amicizie sono quelle che non hanno bisogno di parole per riempire i silenzi.”

I temi fondanti di questo terzo libro sono sicuramente l’amicizia, l’adolescenza e tutte le scelte legate ad un periodo così complicato per ogni ragazzo, che si ritrova a viverlo in modo estremamente personale, difficile, unico.

Ricordi sviscerati che arriveranno con la violenza di un tornado, per riportare alla luce attimi divite, vissute alla luce e fra le ombre delle Ebridi, in modo intenso, forte, potente e infinitamente sofferto. L’adolescenza non perdona, la vita vista attraverso gli occhi di giovani anime ancora da costruire e plasmare, piccoli uomini e donne che ancora stanno crescendo, che ancora non si riconoscono in una vita a tratti anche più grande di ciò che si erano immaginati e che, privi di una vera guida cercano di costruirsi un futuro più o meno sicuro.

Spesso, però, come ci ha dimostrato la trilogia, passato e presente finiscono per fondersi e chi ormai già adulto, avrebbe dovuto trovare un equilibrio, si ritrova ancora ad essere come un’alga nel mare che cerca di ritrovare un punto, una roccia alla quale attaccarsi e moltiplicarsi in sicurezza, alla ricerca di tranquillità e quiete.

Non nego che ancora una volta mi sono emozionata, ho finito per entrare nella storia con una sorta di trasporto, facendo il tifo per taluni, diffidando di altri ma anche conscia, rispetto a come ciò che è ora non poteva essere applicato agli anni dei ricordi, riferendosi ad un’isola scomoda e inospitale come l’Isola di Lewis.

Un romanzo che sa di resoconto, di chiusura, di profondi rimpianti e che nel finale propone la possibilità di un riscatto e di un nuovo inizio più consapevole, forse.

La scrittura rimane fluida, gli ambienti ti si aggrappano affinché tu possa sentirli nella loro pienezza, con odori, sensazioni violente e rimpianto e i personaggi ti parlano, ti chiamano e ti chiedono di non abbandonarli… anche se ad un certo punto il messaggio sarà proprio quello di lasciarli andare in pace.

Come tutte le trilogie, anche questa era destinata a chiudersi e ciò che sarà o potrebbe essere in seguito rimarrà un segreto fra Fin e l’isola, fra l’autore e Lewis.

Pensò a tutto ciò che era accaduto e a tutto ciò che gli prospettava il futuro. Il lungo e vuoto capitolo ancora da scrivere che sarebbe stato il resto della sua esistenza.”

Permettete a questa meravigliosa trilogia di entrare a casa vostra, se ancora non l’aveste letta, vi si aprirà un mondo e magari anche voi, come me, vi ritroverete a vivere un viaggio incredibile.

Buona lettura!

 

 

Peter May


nato a Glasgow nel 1951, vive in Francia. Giornalista e autore di innumerevoli serie televisive, ha scritto una quindicina di romanzi. L’isola dei cacciatori di uccelli (Einaudi Stile Libero 2012) è il primo volume di una trilogia ambientata sull’isola di Lewis, e ha ottenuto uno straordinario successo di critica e pubblico in Gran Bretagna e in Francia, dove è stato insignito del prestigioso Prix Les Ancres Noir. Nel 2013 Einaudi Stile Libero ha pubblicato il secondo volume della trilogia, L’uomo di Lewis, e nel 2015 il terzo e conclusivo, L’uomo degli scacchi. Sempre per Einaudi, ha pubblicato, nel 2017, Il sentiero. Da poco è uscito con la medesima casa editrice anche “Lockdown” (2020).

 

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