Newton contro Dio




Recensione di Giulia Manna


Autore: Alessandro Dolce

Editore: Alessandro Dolce Editore

Genere: Thriller.

Pagine: 603

Anno di pubblicazione: 2013

Sinossi. Natan è appena diventato ricercatore della facoltà di fisica teorica dell’università di Seattle e molte delle speranze per il futuro della fisica quantistica poggiano su di lui che subito impressiona per le sue capacità finché, una maledetta sera, un incontro non sconvolge la sua esistenza portandolo a sfidare tutte le concezioni comunemente accettate. Natan non si tira indietro e con Luce, biologa, scoprirà la verità a cui non è pronto, una verità scomoda che potrebbe destabilizzare i sistemi scientifici predominanti. Nella sua ricerca però troverà anche l’amore, quello che ti cambia la vita, e sarà proprio l’amore a tracciare la strada davanti a lui contro tutto e tutti spingendolo a lottare malgrado tutto il suo mondo rischi di crollare irrimediabilmente.

Recensione

Non solo Dio gioca a dadi ma… a volte li getta dove non può essere visto”.

Stephen Hawking

Contrariamente a quello che può far pensare il titolo, Newton contro Dio non è un saggio in cui scienza e fede si scontrano per l’ennesima volta, ma un thriller ambientato all’università di Seattle.

Natan Weicos, ricercatore di fisica teorica, è appena arrivato e riesce a entrare nelle grazie del suo professore, Luke Barnaby. Conosce e si invaghisce della bellissima dottoressa Julia Moore, e in breve tempo viene invitato a far parte di un ristretto circolo culturale.

Christian e David sono due talentuosi studenti universitari con caratteristiche opposte: l’uno disorganizzato e perennemente  in ritardo, laltro preciso e puntuale. Quest’ultimo ha la classica cotta per la sorella dell’amico e non lo nasconde, anzi, ci scherza su.

Luce, biologa con un bel caratterino e sorella di Christian, ha un fidanzatino, ma non è tanto presa dalla loro storia, quanto dal lavoro.

Alexandra, madre di Christian e Luce, personaggio secondario, ma non per questo meno intenso degli altri.

Tutto sembra essere una normale finestra su un ambiente universitario e su vicissitudini familiari, finché non accade una tragedia capace di sconvolgere chiunque.

Quando ci si scontra con la morte, ci sembra che Dio abbia lanciato i dadi senza guardare.

Perché è capitato? Perché non sono morto io? E se fosse capitato a me? Queste sono le classiche domande che ci ronzano nella testa. Inoltre, come si reagisce alla morte? Come si sopravvive al lutto? Come si fa ad andare avanti?

Natan, che ha sempre tratto dalla ragione e dal metodo scientifico la sua forza, decide di provare a cercare delle risposte, e così conosce Luce. Affronteranno dolore, sensi di colpa, scontri e inganni. In modo assolutamente originale, porteranno avanti progetti scientifici non solo utili per risolvere il mistero, ma per dare un senso a tutto il resto.

Alla fine, viene voglia di alzarsi in piedi e applaudire l’autore per la semplicità con cui riesce a conciliare scienza, fede e thriller.

Crea una tale tensione e una tale curiosità che ogni volta che dovevo sospendere la lettura per motivi personali e quotidiani, mi sembrava di sgretolare qualcosa.

Forse perché sono impetuosa come Luce e ho avuto modo di incontrare e ammirare persone che rispecchiano nel modo più assoluto la morale di questo libro. Non posso dire di più, se non che questa indagine vi stupirà.

Questo libro è forza. È vita. È amore.

Alessandro Dolce


Alessandro Dolce è nato e vive a Potenza, classe 1981; consegue la laurea in ingegneria meccanica nel 2008 a cui fa seguito un master in sistemi di gestione aziendale nel 2010. Lavora come ingegnere e consulente per numerose aziende lucane, ma non dimentica la passione per i libri e per la scrittura, passioni che lo portano a piazzarsi tra i finalisti del concorso letterario Sanremo Writers 2014.