Noi due




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Giovanna Zucca

Editore: Dea Planeta

Genere: Narrativa

Pagine: 200 p., R

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Sono identici come due gocce d’acqua, ma hanno caratteri completamente diversi. Succede, si sa, tra gemelli. Tanto Gabriele è forte, risoluto e temerario di fronte a ogni genere di imprevisto, quanto Michele è prudente, sensibile e pieno di domande sui massimi sistemi. Stanno sempre vicini, parlano, scherzano, litigano, come tutti i fratelli. A volte rimangono a lungo in silenzio, altre volte si interrogano sui segreti dell’universo, sfiorando verità che forse nessuno prima di loro ha mai neppure intuito. Sono creature molto speciali, soprattutto perché osservano il mondo dal più imprevedibile dei punti di vista: dalla pancia della loro mamma! Sono appena stati concepiti, infatti, ma già comunicano tra loro e possono vedere cosa succede “là fuori”, dove ancora nessuno sa della loro esistenza. E quante sorprese e quante domande vengono spontanee ogni giorno: perché, ad esempio, Valentina, che ha trentasei anni e vorrebbe tanto avere un figlio, allo stesso tempo ne ha una terribile paura? Quale sarà la sua reazione quando scoprirà che sta per avere non uno ma due bambini? E come si spiega che certe volte piange quando è felice, e invece ride quando è nervosa? Alternando la prospettiva dei due spassosi nascituri con quella della futura mamma, Giovanna Zucca racconta con ironia, dolcezza e profondità, la più stupefacente avventura che chiunque abbia mai vissuto, risvegliando barlumi di quella primitiva misteriosa memoria che ci rende ciò che siamo. Un romanzo di straordinaria delicatezza e originalità.

Recensione

“Big bang – E poi all’improvviso un’esplosione squarciò il silenzio. Una luce abbagliante rivelò il nulla e comparve un arcobaleno di colori. Fu un atto d’amore. Conteneva al suo interno un seme di violenta distruzione, ma si trattava di un atto d’amore primigenio. E dal nulla fu il tutto. Era il tempo prima del tempo. Il tempo prima della storia.”

“Ehiii!” – “Cosa c’è adesso?” rispose Gabriele.

“Devo dirti una cosa importantissima.”

“Dai, spara.”

“Io sono Michele e tu Gabriele” annunciò solenne.

“Ma va?”

“Nooo! Davvero lo sapevi?”

“Certo. Loro là fuori credono di decidere i nostri nomi, ma noi i nomi li abbiamo già. Dove eravamo prima, io ero Gabriele.”

“E io sono Michele da un sacco di tempo.”

Questo non è un giallo e non è un thriller che sono di gran lunga le letture che preferisco e che da tanto sono le uniche che mi danno soddisfazione e appagamento.

Talvolta però, in modo inaspettato, certi libri ti scelgono e vai a capirne il motivo, sono cose inspiegabili ma quando succede tu lettore non puoi tirati indietro. Non ti rimane null’altro da fare che intraprendere il viaggio deciso per te e lasciarti guidare senza preconcetti o blocchi di alcun genere.

Così ho fatto io questa volta, ho aperto il libro e buon viaggio a me!

Devo essere onesta, quest’autrice, seppur in storie di tutt’altro tipo, mi aveva già colpito per stile, eleganza, semplicità e per il puro piacere provato durante la lettura dato dal ritmo trovato in altri suoi lavori che sicuramente si differenziano per temi trattati rispetto a questo (potete trovare le recensioni per Thrillernord di “Assassinio all’Ikea” e “Lo strano caso del Fatebenesorelle”).

Con questo libro Giovanna ci fa un regalo prezioso, dandoci la possibilità di seguire quello che è e sarà sempre la gara più importante di tutte, dove il premio in palio non ha paragoni con alcuna coppa, nemmeno quella di calcio dei mondiali.

Chi vincerà in questa competizione sarà insignito del diritto alla vita!

Un rapporto simbiotico e profondo raccontato dalle origini, che cresce e si nutre del più elementare dei sentimenti, l’amore, quello con la “A” maiuscola.

Quell’amore spontaneo che solo un’anima pura e innocente come quella di un bambino, per minuscolo che sia, può arrivare a provare per un suo pari e anzi a ben vedere per un altro sé stesso, un legame fortissimo che fungerà da faro per tutti i nove mesi di questo lungo viaggio… e anche dopo.

Un senso di protezione e cura che si respira da subito e che fa sì che il legame fra Gabri il temerario e Michi l’intellettuale arrivi a noi in modo travolgente, invogliandoci a proseguire il viaggio e a tifare per loro.

“Michi, ascoltami attentamente. Io ti voglio molto bene. Sei parte di me ormai. Questa che stiamo condividendo è la più grande avventura che potrà mai esistere. Nessuno scrittore, per quanto bravo, ne saprebbe inventare una simile. Qualche volta ci innervosisce, e tu sei un campione nello sport di rompere le scatole. Ma io ti voglio bene lo stesso e te ne vorrò sempre.”

“Gabri?”

“Eeeeehhhh.”

“Ma noi siamo dei lui o dei lei?”

“Noi siamo dei lui, sciocco. Eravamo dei lui già da prima.”

“Da prima quando?”

“Da prima di tutto. Dal tempo del tempo. Dal Tempo prima della storia.”

Non fraintendetemi e non fate l’errore di associare questo libro al famoso film “Senti chi parla” di qualche anno fa: quello era divertente, a tratti esilarante, questo però è molto di più e quello che ci regala è un indescrivibile marea di emozioni potenti, vere, forti e travolgenti.

La lettura mi ha smosso un garbuglio nello stomaco come non avrei mai pensato possibile. È stato un viaggio così emotivamente intenso da ridurmi con il fazzolettino in mano per le trenta-quaranta pagine finali a piangere come una fontana, ritrovandomi catapultata a quasi nove anni fa, quando quel viaggio lo stava affrontando qualcun altro con me.

“Non farmi commuovere, va’, che non ho nemmeno gli occhi per piangere.”

“Cos’è piangere?”

“Un modo per far vedere agli altri che stai male o che sei felice.”

“Cooosa? Io sapevo che piangere serve per far vedere che stai male, e ridere invece che sei felice.”

“Sì, è vero, ma a volte per far vedere che sei contento puoi anche piangere.”

La storia ti tocca nel profondo e non ti concede la possibilità di restarne indifferente ma solo dopo che anche voi avrete fatto la conoscenza di Gabriele e Michele potrete capirmi realmente.

Vorrei dirvi di più ma secondo me questo non è un libro che va svelato troppo con l’intento di incuriosire, bensì merita di essere scoperto a mano a mano leggendolo.

Posso solo consigliarvi di avvicinarvi a questa storia con il cuore e di accoglierlo con tanta dolcezza, non vi deluderà.

“Cos’è domani?”

“Domani è quando saremo riposati e tutto il viaggio ci apparirà come un ricordo.”

Buona lettura!

Giovanna Zucca


Giovanna Zucca: Infermiera prima a Torino e poi a Treviso, dove risiede, nel 2009 si laurea in Filosofia e teoria delle scienze all’Università Ca’ Foscari di Venezia con la tesi di Etica narrata Tutti da Vespa. Uno scherzo filosofico. La tesi diventerà nel 2012 un libro pubblicato da Fazi Editore.

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