Non era vero




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Clare MacKintosh

Traduttore: Chiara Brovelli

Editore: DeA Planeta

Pagine: 480

Genere: Thriller

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Anna è sconvolta quando, a sette mesi di distanza dalla morte per suicidio del padre, sua madre sceglie di togliersi la vita nello stesso identico modo. Almeno, questo è quanto stabilisce la polizia. Ma qualcosa dentro Anna, innamorata del suo ex terapeuta e da poco divenuta mamma, si ribella all’evidenza. Nulla, nel passato della sua famiglia, giustifica un epilogo tanto drammatico. Trascorso qualche tempo dal nuovo lutto, Anna riceve un biglietto anonimo che sembra confermare i suoi sospetti. Tanto basta a spingerla a rivolgersi alla polizia nella speranza che il caso venga riaperto. L’unico disposto a darle ascolto, però, è Murray Mackenzie, poliziotto in pensione. Mackenzie, marito devoto di una donna che soffre di depressioni violente, si impegna a riaprire ufficiosamente il caso, convinto che solo nuovi e concreti indizi potranno persuadere i colleghi a prendere sul serio i dubbi di Anna…

Recensione

La MacKintosh con Non era vero si conferma ancora una volta una grande scrittrice, il suo talento nel tenerti incollato alle pagine è davvero grandioso.

Anna, neomamma quando riceve un biglietto anonimo con su scritto “Suicidio. Ne sei proprio sicura?” rimane sconvolta, chi le ha mandato quel biglietto e perché vuole insinuarle il dubbio che i suoi genitori non si siano davvero suicidati?

Anna non è mai riuscita a darsi pace sul suicidio dei genitori, le sembra strano che siano arrivati a compiere un gesto simile dato che non aveva mai colto nessuna traccia di depressione, preoccupazione o qualcosa di diverso in loro prima di morire.

Il biglietto che riceve fa breccia in lei e aumentano così i dubbi e le incertezze sulla morte dei genitori, forse non si sono suicidati, forse si tratta di omicidio.

Con il biglietto e i suoi innumerevoli dubbi si reca alla polizia, qui la accoglie Murray Mackenzie, un poliziotto in pensione che ha tempo da vendere e necessità di tenersi occupato per non pensare sempre alla moglie vittima di forti depressioni. Mackenzie non avendo molti indizi decide di aiutare Anna ufficiosamente ritendendo che non sia necessario informare subito i suoi colleghi nel caso finisse tutto in un buco nell’acqua.

Le indagini del poliziotto con il passare dei giorni iniziano a dare i loro frutti e Mackenzie è sempre più motivato a scoprire la verità. I genitori di Anna si sono davvero suicidati volontariamente? Sono stati spinti a farlo o sono stati assassinati?                                                                                                                                

Il personaggio di Anna è decisamente ben costruito, è stato per facile per me immedesimarmi con lei e condividere le sue paure e incertezze. Da mamma capisco anche quanto sia difficile rimanere lucide e non farsi sopraffare dalle emozioni quando si ha partorito da poco.

Anna è sconvolta, arriva a credere di essere impazzita perché è l’unica ad avere dubbi sul suicidio dei genitori, ne diventa ossessionata. Il fatto di avere come compagno il suo ex terapeuta credo non l’aiuti perché si sente giudicata e analizzata. Anna non trova in lui un complice che l’aiuti a cercare la verità, con lei è buono, comprensivo, la ascolta ma più come farebbe un terapeuta che un compagno. Anna così si sente sola nella sua battaglia a parte l’appoggio di  Mackenzie e, noi con lei, iniziamo a dubitare di chiunque.

Qualcuno deve sapere cosa è successo veramente ed Anna è intenzionata a scoprirlo. La tensione dalla prima all’ultima pagina è palpabile così come la sofferenza di Anna, un crescendo di pari passo fino a raggiungere il culmine nel finale che mi ha soddisfatta, anche se avrei interrotto la narrazione un paio di pagine prima, le ultime  le ho trovate superflue.

Non era vero è un gran bel thriller da leggere assolutamente!

                                                                             

Clare MacKintosh


Clare MacKintosh ha lasciato la professione di poliziotta per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Il suo romanzo d’esordio, Scritto sulla sabbia (2015) ha dominato le classifiche internazionali per mesi, collocandola di diritto tra le nuove protagoniste del genere psychologicalsuspanse. Ha vinto il prestigioso Theakston Old Peculier Award, sbaragliando, tra tanti grandi nomi, anche JK Rowling. So tutto di te (2018) è il suo secondo romanzo. Per DeA Planeta ha scritto Non era vero (2019).

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