Non salvarmi




Recensione di Sabrina De Bastiani


Autore: Livia Sambrotta

Editore: SEM

Genere: thriller

Anno edizione: 2021

Pagine della versione a stampa: 384 p.

Sinossi. Aeroporto di Phoenix, Stati Uniti. Deva Wood, una ragazza italoamericana di ventitré anni, scompare misteriosamente subito dopo aver effettuato il check-in per un volo diretto in Italia. Dipendente dagli psicofarmaci sin dall’adolescenza, Deva è in fuga da un centro di riabilitazione che si occupa dei giovani figli di star del cinema. I ragazzi vivono in un ranch dell’Arizona dove per disintossicarsi seguono una terapia basata sulla cura dei cavalli. “Cresciuti all’ombra della fama dei loro genitori miliardari, questi ragazzi a diciotto anni hanno già sperimentato qualsiasi tipo di dipendenza: alcol, cocaina, anfetamine, psicofarmaci, interventi estetici e sesso compulsivo.” Ad aspettarla a Milano c’è David, figlio del fondatore del centro, con cui ha organizzato la fuga. I due ragazzi sono follemente innamorati e pronti a vivere insieme, ma Deva non arriverà mai all’appuntamento. Le ultime immagini di lei sono quelle delle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto che la riprendono mentre si dirige in bagno con tracce di sangue sulle gambe. Il giorno dopo in un fiume vicino al ranch viene ritrovato il corpo di una giovane con il viso bruciato dall’acido. Un thriller appassionante, dotato di una trama costruita con grande abilità e ricca di colpi di scena. Alternando il racconto di carriere patinate a devastanti vicende personali, l’autrice apre uno squarcio sui risvolti segreti del mondo del cinema. Livia Sambrotta pubblica nel 2015 il primo romanzo noir Amazing Grace, seguito due anni dopo da Tango Down, che è stato selezionato tra i finalisti al Festival Giallo al Centro Rieti e ha ricevuto la Menzione Speciale al Festival Garfagnana in Giallo. Attualmente lavora a Milano per la società internazionale UCI Cinemas come coordinatore della promozione per il sud dell’Europa.


Recensione
Tutto questo quando è iniziato? E’ facile comprendere l’attimo in cui le cose finiscono. Ma se dovessimo individuare il momento esatto in cui comincia la deriva, quella slavina che in principio ingoia piccoli frammenti di noi, ma che poi nel corso del tempo cresce fino a diventare una valanga mastodontica e investe tutto ciò che siamo, ne saremmo capaci? Sapremmo dire quando il disastro è iniziato?”

Di sicuro, alla fine di questa lettura sapremo dire quanto Livia Sambrotta abbia dato vita e corso, nelle pagine di Non salvarmi, ad un romanzo che non si lascerà dimenticare.

Scardinando alle sue fondamenta qualunque concessione ad essere incasellato in una definizione di genere, ci troviamo di fronte all’epica della vita. Di tante vite che magari non sono le nostre, strettamente parlando, ma che comunque, con sensibilità sincera e diretta,  dicono di noi.

Ecco chi siamo” pensa. “Fiocchi di neve destinati a sciogliersi a terra:”

E poco importa che qui si tratti di esistenze elitarie, al di fuori di ogni accezione positiva o negativa del termine, esasperate, sopra le righe

Non esiste la normalità nella sua vita, ha conosciuto solo l’ambizione, l’eccesso e la solitudine

Ciò che conta sono le fragilità non mostrate,  la forza taciuta dalle parole e urlata nei gesti, la difficoltà del comunicare, realmente, in un mondo dove la comunicazione  sembra davvero essere alla portata di tutti.

Ci porta ad interrogarci su questi punti e su noi stessi, l’Autrice, raccontando con passo cinematografico, Sambrotta’s cut, e sicuro talento letterario, L’Iliade e L’Odissea che ognuno di noi si porta dentro e addosso, attraverso il thrilling sospeso  di un delitto efferato, di un’indagine impervia, dove troppi pretesi colpevoli, rischiano di equivalere a nessuno.

E invece i nodi vengono al pettine e tutti verranno sbrogliati con esiti davvero sorprendenti.

Perché è questo il punto di rottura più grande. Quando ci abbandoniamo alle possibilità.

Perché è questa la soddisfazione più grande. Quando ci si imbatte in un siffatto romanzo.

  

 

Livia Sambrotta


laureata in Lingue e Letterature Straniere con indirizzo spettacolo, dopo aver lavorato come redattrice per i magazine di promozione cinematografica 35mm e Primissima, nel 2015 pubblica il primo romanzo noir Amazing Grace (Tragopano Edizioni) e diverse short stories. Nel 2017 vince con un suo racconto il premio letterario Torinoir Memonoir 2017 del gruppo letterario fondato dall’autore Enrico Pandiani. Dal 2015 ha condotto diversi seminari di scrittura creativa a Milano. Nel 2017 ha pubblicato il romanzo noir Tango Down (Edizioni Pendragon). Il romanzo è stato selezionato tra i finalisti al Festival Giallo al Centro Rieti e ha ricevuto il Premio Menzione Speciale al Festival Garfagnana in Giallo. Attualmente lavora a Milano per la company internazionale UCI Cinemas come Film Promotion Coordinator Southern Europe.

 

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