Ostracismo




Recensione di Mariasilvia Iovine


Autore: Veit Heinichen

Traduttrice: Monica Pesetti

Editore: Edizioni E/O

Collana: Dal mondo

Genere: noir

Pagine: 304

Anno di pubblicazione: 2018

SINOSSI. Una nuova indagine del commissario salernitano di nascita e triestino d’adozione. Un romanzo corale, in cui i personaggi si muovono sullo sfondo della città di Umberto Saba, che “ha una scontrosa grazia” e “in ogni parte è viva”, sempre più terra di confine e sempre più protagonista. Aristèides Albanese torna a Trieste dopo diciassette anni passati in carcere e per molti è uno scheletro nell’armadio. Il Greco, infatti, è stato condannato per omicidio in seguito alle dichiarazioni schiaccianti di dodici testimoni che hanno deposto in blocco contro di lui. Ora vuole iniziare una nuova vita aprendo un locale insieme all’amico ed ex compagno di cella, il giovane pakistano Aahrash, ma vuole anche voltare finalmente pagina. Ha intenzione di vendicarsi e lo farà a modo suo, sfruttando la propria creatività di cuoco per preparare una gustosa – e indimenticabile – ultima cena.Questa volta potrebbe essere in pericolo anche Proteo Laurenti, che durante il processo ad Aristèides ha commesso un errore e adesso deve fare i conti con la propria coscienza e ricostruire in fretta il legame tra passato e presente, prima che tutti i falsi apostoli facciano una brutta fine.

RECENSIONE:

Lo chef Aristèides Albanese, detto Il Greco, è un uomo imponente, i capelli e la barba lunghissimi dopo quasi vent’anni di prigione: in pochi, a Trieste, si ricordano di lui e di quanto accaduto al Pesce d’Amare, il suo primo ristorante, dove uccise la guardia giurata Olindo Bossi. All’epoca, tutti e dodici i testimoni dell’omicidio parlarono di un’aggressione immotivata da parte di Albanese, ma il commissario Laurenti, che si occupò del caso, è tormentato dal dubbio di aver commesso un errore: tuttavia, è anche consapevole che, se davvero Il Greco era innocente, ora che è uscito dal carcere può mettere in atto la sua vendetta.

Piccoli reati, alcune intossicazioni sospette e due morti: Elio Mazza, Il Poeta, uno dei testimoni al processo, e Maggie Aggeliki, armatrice inglese interessata a investire nel porto di Trieste. Il piano di Aristèides Albanese si sovrappone ai crimini di oggi, in un intreccio di relazioni familiari, segreti, vecchi rancori.

Dopo La giornalaia (2017), Veit Heinichen firma un nuovo capitolo della serie dedicata a Proteo Laurenti, come sempre deciso a scoprire la verità e pronto ad assicurare alla giustizia i colpevoli. Ben presto si va oltre le indagini di polizia: la vendetta di Albanese è meditata, subdola, ma soprattutto simbolica, perché il suo percorso fuori dal carcere rappresenta il riscatto dopo una vita segnata, prima ancora che dall’aggressione al ristorante, dall’omicidio della madre, un delitto ancora irrisolto.

Genitori, figli, fratelli: Ostracismo insiste molto sui legami familiari e di amicizia, in una compenetrazione tra passato e presente per ricercare le motivazioni che muovono i protagonisti. Nel romanzo, molti rapporti entrano in crisi una volta che la fortuna volta loro le spalle, ma altrettanti resistono, addirittura si rafforzano: in ogni caso, tutti i personaggi devono confrontarsi con le contraddizioni e le opportunità della città di Trieste, raccontata attraverso la sua criminalità, il tessuto vivo di una città di frontiera, tra Austria, Italia e Slovenia, nel sovrapporsi di molte vite all’ombra di una classe politica corrotta.

Veit Heinichen


Veit Heinichen (1957) è stato libraio, collaboratore di diversi editori internazionali a Zurigo, Francoforte e Berlino e infine editore a sua volta con la casa editrice Berlin Verlag, della quale è stato cofondatore. I suoi noir, che nel corso degli anni hanno ottenuto molti riconoscimenti e sono stati tradotti in una decina di lingue europee, sono ambientati a Trieste, dove l’autore si è trasferito nel 1997: il protagonista, il commissario Proteo Laurenti, è stato interpretato dall’attore Henry Hübchen nella serie per la televisione tedesca tratta dai romanzi. Per le Edizioni E/O sono usciti I morti del Carso, Morte in lista d’attesa, A ciascuno la sua morte, Le lunghe ombre della morte, Danza macabra, La calma del più forte, Trieste. La città dei venti (libro scritto assieme alla chef Ami Scabar e dedicato alle particolarità culinarie e culturali della città), Nessuno da solo, Il suo peggior nemico, La giornalaia.

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