Osvaldo, l’algoritmo di Dio





Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Renato de Rosa

Editore: Carbonio Editore

Genere: Fantascienza, narrativa

Pagine: 240

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Quando vedrò una macchina pensare come un essere umano? E cosa mi dirà? Domande che da sempre accompagnavano l’ordinata e razionale esistenza di Dario, giovane ricercatore toscano, esperto di intelligenza artificiale. Finché un giorno, per caso, il suo gruppo di ricerca si imbatte in un curioso sito, tidounconsiglio.com, che sembra capace non solo di fornire risposte a quesiti pratici, ma anche di distinguere tra giusto e sbagliato, tra bene e male. Impossibile per Dario e i suoi colleghi resistere alla tentazione di rivolgersi a ‘Osvaldo’, l’oscuro software onnisciente, per prendere qualsiasi decisione. Ma tra strane coincidenze e sospetti inquietanti, quello che è iniziato come un gioco si trasforma in un vero e proprio giallo…Un romanzo spumeggiante, costellato di personaggi memorabili – dal taciturno fisico tuttologo al borioso barone universitario, all’anziano viveur campione di bridge –, che con leggerezza e humour affronta uno dei temi più controversi nel rapporto tra l’uomo e la tecnologia: il libero arbitrio.

Una domanda stupida può stravolgerti la vita, ogni piccolo insignifcante gesto può farlo:

ti gratti il naso e il tuo destino cambia. Non puoi saperlo prima e spesso neppure dopo:

chi può dire cosa sarebbe successo se quella domanda non l’avessi mai fatta? Questo, in fondo, è il grande dilemma della vita: di tutti i potenziali infniti futuri,

ne possiamo vedere solo uno.”

Recensione

Algoritmo e Dio sono termini difficili da unire in un titolo in quanto appartengono a due insiemi quasi antitetici, la scienza e la fede ma Renato De Rosa nel suo romanzo “Osvaldo, l’algoritmo di Dio” riesce con bravura a sviluppare una trama che giustifica in pieno il titolo.

Capita a tutti di indugiare quando c’è da scegliere tra due opzioni e sarebbe davvero utile trovare qualcuno che decida per noi.

Casualmente un gruppo di lavoro dell’università di Pisa trova un sito, tidounconsiglio.com che sembra fatto apposta per accontentare i dubbiosi e gli eterni indecisi.

Tra due alternative, il sito, chiamato affettuosamente Osvaldo, sceglie sempre quella più logica e più adatta al richiedente.

Siccome il team di ricerca sta studiando proprio dei programmi di sviluppo dell’intelligenza artificiale, Dario e i suoi colleghi del Dipartimento di Informatica, un po’ per gioco, un po’ per lavoro si dedicano a capire meglio il funzionamento del sito.

Lentamente emerge la sensazione che dietro le risposte ci sia molto di più del caso o del tracciamento dei cookies tipico di ogni pagina web.

Ispirato al magnifico racconto breve “La risposta” di Fredric Brown, autore statunitense che ha saputo frequentare, con successo,  generi tanto diversi come la fantascienza e il giallo, il romanzo di Renato De Rosa arricchisce una trama intrigante e moderna con degli interrogativi universali e sempre più attuali.

Esiste il libero arbitrio?

I computer sapranno pensare e organizzare i modo autonomo la loro vita?

Nel “brodo primordiale” di tanti programmi lanciati nel cyberspazio ci può essere la possibilità di un collegamento unico e indipendente?

Se una scelta consapevole è basata sulla conoscenza e questa conoscenza costa tempo e fatica non è meglio affidarsi ad un programma che faccia tutto questo per noi senza doverci pensare troppo?

Scritto con brio e gradevole ironia toscana, il libro di De Rosa è popolato di personaggi simpatici e realistici che tutti noi abbiamo conosciuto, protagonisti di una vicenda che prefigura un mondo tanto affascinante quanto distopico.

Se demando ad un computer la scelta del locale dove andare a cena perché non chiedergli anche di votare per me dato che azzecca sempre la risposta, oppure di scegliere direttamente lui come risolvere i problemi della nazione?

Sono tanti i pensieri e le domande che vengono in mente leggendo questo romanzo che trasuda intelligenza e ironia da tutte le pagine.

“E se Osvaldo fosse uno strumento che Dio ci ha messo a disposizione per influenzare la sorte, per renderci un po’ più padroni del nostro destino? Uno strumento che dà suggerimenti od ordini? Che ci aiuta o che ci manipola? E il nostro libero arbitrio dove va a finire? Lui li chiama consigli. Ma come si fa a non seguire un consiglio che ti arriva direttamente da Dio?”

La vita è fatta di piccole e grandi decisioni, di sliding doors che si aprono o restano chiuse, di minuscoli dettagli, ognuno dei quali può potenzialmente cambiare il nostro destino: non potremo mai sapere come sarebbe andata se avessimo fatto scelte diverse.”

Col tempo si capisce che lo scopo del programma è quello di favorire l’eliminazione di un inconveniente che avrebbe stravolto la ricerca dei giovani studiosi.

Forse per il titolo o per gli argomenti trattati e per l’estrema scorrevolezza della lettura il libro mi ha fatto venire in mente alcuni romanzi a metà strada tra il thriller e la fantascienza di Roberto Vacca come “Dio e il computer” e “Il teatro della memoria” e come questi il romanzo di De Rosa è ricco di spunti e suggestioni da studiare e da approfondire.

Parafrasando il titolo di un libro di Noam Chomsky, “Osvaldo, l’algoritmo di Dio” sono 240 pagine di lucidità che offrono tanti motivi di riflessione:

Affrontare la vita facendo leva sulla logica è sbagliatissimo, perché il mondo non è razionale, amico mio.

Ti sembra che la gente agisca in modo razionale?”

e che malgrado tutto offre un squarcio di speranza e di ottimismo in quanto si conclude così:

“Improvvisamente, non ero più un ragazzo ma un uomo, un uomo solo con se stesso, un uomo con delle decisioni importanti da prendere.”

Renato de Rosa


è nato nel 1957 in provincia di Siena. Laureato in matematica, dirige una società di consulenza. Ha ideato e insegna Free Mind, una tecnica innovativa per potenziare l’attitudine a pensare con la propria testa. È creatore di giochi da tavolo commercializzati in Italia e all’estero, pratica gli scacchi e il bridge a livello agonistico ed è iscritto al Mensa, l’associazione delle persone con elevato QI. Scrittore umoristico e parodista, ha collaborato con i laboratori di Zelig come autore e attore. Ha scritto Il più grande calciatore del mondo (Limina Edizioni, 2006), La variante del pollo (Mursia, 2012), La variante del pollo international (Mursia, 2016).

 

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