Oxen. La prima vittima




Recensione di Sara Ferri


Autore: Jens Henrik Jensen

Traduzione: M. Podestà Heir

Editore: Salani

Genere: Thriller

Pagine: 518

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Due degli uomini più influenti della Danimarca sono morti in circostanze sospette. Non sembra esserci alcun collegamento tra i casi, se non fosse per un inquietante particolare: i cani delle vittime sono stati impiccati poco prima della morte dei padroni. Quando anche l’ex ambasciatore Hans-Otto Corfitzen viene trovato morto nel suo castello, nei boschi di Rold Skov, dopo che il suo bracco è stato impiccato, non c’è più alcun dubbio che si tratti di omicidi seriali. Il pluridecorato veterano delle forze speciali Niels Oxen soffre di disturbo da stress post-traumatico e si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato quando, per scappare dai suoi demoni, si accampa nei pressi del castello di Corfitzen. Viene incastrato e accusato dell’omicidio e ha solo un modo per uscirne: accettare la proposta del capo dei servizi segreti di collaborare a trovare il vero assassino. L’indagine lo porta sulle tracce di un’antica e potente organizzazione e, inevitabilmente, a pestare i piedi alle persone senza scrupoli che ne fanno parte. Ma non è facile venire a capo di un gioco complesso e ambiguo in cui anche le autorità sembrano avere qualcosa da nascondere…
Tra stanze segrete, intrighi di potere, omicidi e colpi di scena, La prima vittima dà inizio alla trilogia bestseller che sta affascinando i lettori di thriller di tutta Europa.

Recensione

Chi è Oxen? Un accattone, un clochard, un semplice uomo vittima dei propri incubi o un pluripremiato veterano di guerra? La risposta corretta è: tutte queste cose insieme!

In questo thriller danese, tutto ruota intorno a questo personaggio, la cui figura sembra essere avvolta nel mistero. Quello che viene celato al lettore all’inizio del libro, verrà svelato dall’autore lentamente mostrando ogni sfaccettatura del suo personaggio. All’inizio l’autore ci trasporta nella routine di quello che sembra un clochard che raccatta cibo dai bidoni dei ristoranti, che rifugge ogni tipo di contatto umano e che, in ogni sua peregrinazione, si fa accompagnare dal suo inseparabile cane bianco, Mr. White. Il suo fedele compagno sembra rapportarsi con il padrone come una qualsiasi altra persona. Il loro rapporto somiglia a quello di due vecchi amici.

Quando il protagonista sembra non poterne più della vita e del caos della città, si rifugia nei boschi di Rold Skov, ovviamente seguito dal fedele compagno di viaggio. Qui Oxen troverà rifugio e pace dagli incubi che lo perseguitano. Ma la vita nei boschi non è così facile come il protagonista poteva presumere. Per questo sarà costretto a spostarsi, uscendo dal suo nascondiglio per arrivare ai limiti della civiltà, quella civiltà che teme, ma che potrebbe essere l’unico modo di procacciarsi il cibo.

In un’atmosfera uggiosa, dove la pioggia sembra non voler lasciare spazio al sole, il protagonista si imbatterà involontariamente nel castello di un importante uomo politico. E qui sarà testimone di un omicidio.

Questo episodio sancisce per il protagonista il ritorno ad una porta che sembrava aver chiuso dietro di sé, un passato di cui Oxen non voleva più sapere nulla. Quello che ha vissuto in guerra ha lasciato cicatrici sul e dentro il suo copro che faticano a rimarginarsi. Gli incubi lo perseguitano e i “sette” come lui definisce i personaggi, che il protagonista ha realmente incontrato, legati alle vicende di guerra di cui è stato testimone, lo costringono a ricorrere a droga e alcool. Oxen, in questo contesto sembra il colpevole perfetto, una perfetta vittima sacrificale che la Polizia addita subito come principale indiziato.

Non serve a nulla cercare di eludere il controllo del commissario, a nulla cercare di nuovo rifugio nella foresta. Gli incubi verranno di nuovo a cercarlo e la Polizia, non gli darà tregua. Così l’offerta del capo dei servizi segreti, che inizialmente Oxen aveva rifiutato sembra invece essere l’unica ancora di salvezza dal carcere a vita.

Quello che Oxen non sa, quando si imbarca in questa impresa, è che tornare all’azione ha un sapore dolce. Le indagini che sarà chiamato a svolgere, hanno per lui un effetto rinvigorente. Si rende conto di aver dimenticato che cosa significa sentire l’adrenalina che scorre nelle vene, la sensazione di tensione che precede l’azione. Per questo Oxen, nella sua caccia al vero assassino, nel suo tentativo di salvare la faccia e l’onore dimostrando la sua innocenza, non fallirà.

Le atmosfere e l’ambientazione danese conferiscono a questo thriller un sapore nordico impossibile da non apprezzare. Tutto ciò crea un connubio perfetto con il personaggio protagonista della vicenda che possiede tutti i connotati giusti per farsi apprezzare dai lettori. Un passato travagliato, vizi e abitudini di vita sregolate, insieme alla sua mancanza di empatia nei confronti del genere umano lo rendono il candidato perfetto per una trilogia, come quella che l’autore ha deciso di dedicargli.

Ho accompagnato Oxen lungo il primo tratto di strada, una strada che è solo all’inizio e che fa ben sperare. Essendo questo il primo capitolo della trilogia, mi aspetto grandi cose dai restanti due libri della trilogia, per cui, non mi rimane che leggerli!

Jens Henrik Jensen


Ha lavorato nel campo del giornalismo per venticinque anni. Ama le trame sofisticate con personaggi ambigui, piani segreti e spie. È autore di un romanzo e tre trilogie di successo. La trilogia di Oxen ha venduto oltre 350.000 copie ed è in corso di traduzione in tredici Paesi. La prima vittima ha vinto il Reader’s Crime Award 2017 e diventerà presto un film prodotto dalla principale casa di produzione scandinava. Nel 2019 è stato tradotto in italiano il primo volume Jens Henrik Jensen ha cinquantatré anni. Ha lavorato nel campo del giornalismo per venticinque anni. È sposato e ha due figli. Ama le trame sofisticate con personaggi ambigui, piani segreti e spie. È autore di un romanzo e tre trilogie di successo. La trilogia di Oxen ha venduto oltre 350.000 copie ed è in corso di traduzione in tredici Paesi. La prima vittima ha vinto il Reader’s Crime Award 2017 e diventerà presto un film prodotto dalla principale casa di produzione scandinava. Nel 2019 il primo volume Oxen, la prima vittima è stato tradotto in Italia da Salani.