Phi




Recensione di Mara Cioffi


Autore: Akilah Azra Kohen

Editore: Mondadori

Traduzione: Nicola Verderame

Genere: Narrativa

Pagine: 520

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Can Manay è uno psicologo con molte ombre nel passato. Grazie alla sua filosofia di vita e ai suoi insegnamenti, ha ormai la popolarità di un guru ed è una potente – e capricciosa – star mediatica. Un giorno, mentre visita una proprietà da acquistare in un quartiere defilato della città, scorge tra le foglie una ragazza, una ballerina, che con una grazia e un’armonia uniche si esercita nel giardino di casa. Per Can è una vera e propria rivelazione: davanti a sé c’è l’incarnazione della perfezione estetica, di ogni ideale di bellezza, il PHI. L’uomo non può far altro che ricorrere a tutti i suoi mezzi e la sua ricchezza per conquistarla… Ma c’è qualcosa di più spietato dell’amore per una sola persona? Inizia così la travolgente storia di Can e Duru, del suo fidanzato Deniz e di Özge, una giornalista che scoprirà scottanti segreti sul conto di Can. Quattro personaggi intramontabili perché ci somigliano da vicino, ciascuno con i suoi traguardi da raggiungere e le sue ossessioni. Una storia di passione, speranza, tradimento, come la vita vera, che condurrà il lettore a muovere i primi passi verso un percorso di consapevolezza. Come i personaggi di PHI , infatti, “ciascuno, nella vita, ha una cosa che gli riesce molto bene. Una soltanto. Ce la portiamo dentro sin dalla nascita” e il nostro compito è riconoscerla; in una parola, scoprire chi siamo davvero. PHI è il viaggio di chi, senza paura, è padrone della propria esperienza, e non si perde nei suoi mille rivoli.

Recensione

Questo libro non è per tutti. È stato scritto per quelli tra noi che sono consapevoli del fatto che nulla è come sembra, che dal momento in cui nasciamo siamo bombardati da sollecitazioni che ci allontanano da ciò che siamo destinati a essere e ci trasformano in esseri sociali. Che nel corso della sua esistenza la cosa più importante per questo animale umano è scoprire la propria individualità mettendola al riparo dalla vita quotidiana.

Già con queste righe iniziali capiamo quale sia l’intento della scrittrice con questa Serie: permetterci di andare al di là delle apparenze e scavare nel nostro profondo per scoprire (o ri-scoprire) la nostra individualità. Il suo scopo, quindi, non è stato quello di scrivere un saggio psicologico, spesso di difficile comprensione per i più, ma quello di vestire i suoi personaggi di esempi caratteriali ben definiti, nelle quali i lettori possono facilmente identificarsi.

Devo dire che queste poche righe mi hanno lasciata inizialmente un po’ scioccata, perché non è certo quello che ci si aspetta da un libro di narrativa, ma ammetto anche che, una volta iniziata la lettura e superato lo scetticismo iniziale, la premessa dell’autrice sia passata in secondo piano, seppur mantenendosi sempre come filo conduttore dell’intera vicenda.

Il romanzo è ambientato nella moderna Turchia e a fare per la maggior parte da padrone della vicenda è Can Manay, psicologo e personaggio televisivo capriccioso ed eccentrico, il cui obiettivo è la ricerca del “phi”, indice della sezione aurea, della perfezione e dell’equilibrio tra linee, forme e armonia.

Durante la valutazione di una villa nella periferia della città, intravede nel giardino accanto Duru, una ballerina bellissima e sensuale che, con il suo fisico longilineo e le linee armoniche, rappresenta la bellezza ideale che tanto cerca. Da quel momento, Duru diventa la sua ossessione: vuole averla tutta per sé. Peccato che debba fare anche i conti con il fascinoso fidanzato di lei, Deniz, un musicista piuttosto popolare e con il fatto che Duru non sembra essersi affatto accorta di lui, del suo carisma.

La trama si intreccia poi con le vicende di altri personaggi, tra cui Özge, giornalista a caccia dello scoop che le permetta di dare una svolta alla sua carriera e che scoprirà alcuni segreti oscuri che lo riguardano e Bilge, uno dei miei personaggi preferiti, studentessa di Can con qualche problema di socializzazione e un fratello autistico con l’insana passione per i numeri.

Le interconnessioni tra i vari personaggi sono molto ben strutturate e tutti mostrano ossessioni, debolezze, fragilità nelle quali qualsiasi lettore non farebbe fatica ad identificarsi.

La trama, inoltre, è molto originale e coinvolgente e offre spunti di riflessioni interessanti su temi quali la spinta ad auto-realizzarsi e le sfumature che i desideri possono prendere in ognuno di noi.

É un testo, insomma, che giocando sulla dicotomia normalità/surrealismo può rivelarsi uno spunto di riflessione profonda e, perché no, di auto-analisi.

Lettura consigliata a tutti gli amanti della psicologia e dell’introspezione.

 

 

Akilah Azra Kohen


Di origini turche, ha studiato Psicologia cognitivo comportamentale in Gran Bretagna specializzandosi in studi motivazionali. La trilogia PHI, CHI, PI ha avuto un enorme successo in Turchia arrivando a vendere due milioni di copie. L’intera trilogia è stata pubblicata in Italia da Mondadori nel 2019.

 

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