Se è così che si muore




Recensione di Patrizia Argenziano


Autore: Sara Magnoli

Editore: Bacchilega Editore

Genere: giallo

Pagine: 304

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Un volo dal sesto piano di un hotel sul mare e ciò che resta di una splendida modella è un corpo senza vita e un nome. Che però non è il suo. L’inchiesta su quello che sembra solo un incidente diventa presto un’indagine ad alta tensione, dove un terribile traffico di esseri umani si unisce a destini che nascondono sempre qualcosa. A seguirne gli sviluppi da vicino è la giornalista Lorenza Maj, pronta a raccontare gli eventi e a cercare di scoprire la verità. Nella città sul mare dove è inviata, ritroverà un vecchio amico in vacanza, il vicequestore Luciano Mauri. E mentre nuovi protagonisti entrano in gioco e i colpi di scena si susseguono, sia Lorenza sia Luciano dovranno fare i conti con la propria vita personale, con dubbi, scelte e desideri.

Recensione

Se è così che il romanzo ci sorprende, con un salto nel vuoto già alle prime righe, mi sento pronta ad affrontare tutta la storia.

San Benedetto del Tronto. Volti e nomi conosciuti e nuovi personaggi si incontrano per la prima volta o si ritrovano dopo anni, il loro è soprattutto un incontro di anime.

Anime confuse che cercano solo un po’ di serenità, anime alla disperata ricerca d’amore, anime alla deriva, anime schiacciate da pesi insormontabili, anime sporche di sangue, anime sole, anime spaventate, anime bruciate e anime che sperano ancora.

Sono anime che non dimenticano, anime il cui passato ha lasciato segni indelebili nel cuore, cuore che spesso si lascia trasportare dagli eventi.

Giallo e thriller a tratti si confondono, l’adrenalina sale, la tensione cresce eppure non mancano denuncia, storia, geografia, passione, amore e pura poesia.

Con la sua scrittura inconfondibile l’autrice graffia e fa male, smaschera con abilità i soggetti ambigui, ci lascia cullare dal mare e dall’atmosfera quasi fiabesca di una cittadina che, a dispetto degli eventi, sembra accogliere tutti a braccia aperte.

Fa parlare i protagonisti, Sara Magnoli, protagonisti che svuotano i loro pensieri, i   dubbi, le incertezze, i sogni, protagonisti che hanno tanto da raccontare. Hanno una storia, la loro storia. E se alcune sono storie di vita che possono, solo in apparenza, sembrare ordinarie, altre sono storie che vengono da lontano ma sono presenti qui in mezzo in noi e spesso mettiamo la faccia sotto il cuscino per non vederle, ci tappiamo le orecchie per non sentirle o forse, semplicemente, ci sono anime talmente avide e assetate di potere che riescono a nascondercele.

Quante anime femminili in questo romanzo!

Sì, ancora donne umiliate nel corpo e nell’anima, donne con il cuore pieno di vita e di sogni usate e gettate o semplicemente emarginate. Insieme a loro però anche donne che cercano una rivincita in questo mondo che sembra flagellato dal male e dalle ingiustizie, che non vogliono arrendersi ma che vogliono darsi una seconda possibilità.

In questo giallo in cui anche gli emarginati, i deboli, i poveri e i buoni hanno un ruolo importante, l’autrice ci regala un pezzo di Storia con i suoi retroscena ma soprattutto un viaggio all’interno dell’animo umano senza precedenti.

Complici il sottofondo musicale e le passeggiate al Faro, con Sara Magnoli esploriamo in profondità il cuore di ciascuno, ne attraversiamo le fibre, ne percepiamo la paura, la sofferenza e la rabbia. Eppure sono proprio questi due complici, vista mare, a donarci una sorta di pace e serenità.

Un giallo ben congegnato, un rompicapo difficile da risolvere, un’inchiesta fuori porta con tanti ostacoli, una vicenda attuale, storie da non soffocare sotto il cuscino, un viaggio alla scoperta di San Benedetto del Tronto e della musica.

Gli amici di Lorenza Maj e Luciano Mauri non rimarranno delusi, la giornalista in trasferta e il vicequestore in vacanza non lasceranno niente al caso ma soprattutto dovranno, una volta per tutte, mettere a nudo la propria anima e sistemare anche se stessi e non solo il mondo circostante.

È una danza questo romanzo in cui si alternano brevi e suggestivi capitoli, alcuni carichi di tensionepura e altri pieni di romanticismo, alcuni da brividi di paura e altri densi di serenità, è un susseguirsi continuo di emozioni diverse e il lettore rimane inebriato e appagato. La scrittura della Magnoli è travolgente e avvolgente, è questione di un attimo e anche il lettore diventa parte della storia.

Eccoci qui, Stiefelin. Tu e io. Non dirlo a Lorenza.

Siamo arrivati alla fine. La Trilogia del Se è terminata.

Grazie per aver condiviso con noi lettori la vostra storia.

Mi mancherete. E scusa, se ho bisogno posso cercarti?

A cura di Patrizia Argenziano

instagram.com/patrizia.arge

 

Sara Magnoli


Sara Magnoli: la sua casa era il cinema della nonna paterna. Sara Magnoli, giornalista professionista, è laureata in lingue e letterature straniere moderne all’Università degli Studi di Milano con una tesi sul romanzo giallo in lingua tedesca di Friedrich Glauser. Vive in provincial di varese con suo marito, i loro figli ( un ragazzo e una ragazza), e un gatto di nome Chewbecca.Alcune delle sue pubblicazioni: “Se un cadavere chiede di te” (Caminito Cesano Maderno) ha vintoil Garfagnana in Giallo 2015 sezione ebook e ha ricevuto una menzione anche al San Giuliano in Giallo dell’associazione culturale Il Picchio di San Giuliano Milanese nel 2017; “Se il freddo fa rumore” (Damster) nel 2017 ha vinto il secondo premio al Milano International, il premio specialeL’Aringo al concorsoEssere donna oggi” di Gallicano (Lucca) e menzioni nel 2018 al premioAlda Merini di Lucca e al Città di Cattolica. Tra i suoi libri destinati a un pubblico di giovanilettori, “Dark Web” è uscito nel gennaio 2020 per Pelledoca Editore.

 

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